Romanzi, piacevole lettura

Perché vale la pena leggere romanzi? Chi legge vive due volte, diceva l’editore Valentino Bompiani. E allora l’uomo, se ne ha il talento, inventa tempo, inventa vite.
Redazione

 

Perché vale la pena leggere romanzi? Penso, in generale, che la lettura sia come il denaro, di cui è stato detto che non basta per essere felici ma un po’ serve. «Chi legge vive due volte», diceva l’editore Valentino Bompiani.

E in effetti uno si tuffa in un romanzo ed entra in una vita altra, in una realtà immaginata ma vivida come se fosse vera (nutrita peraltro dall’esperienza del vissuto). E d’altra parte quando chiudi il libro e rialzi lo sguardo sulla realtà, ci ritrovi accenti e rimandi di quelle storie appena lette.

Perchè in fondo, a guardar bene, la letteratura non è altro che la trasformazione in scrittura di uno dei bisogni profondi del cuore umano, che è quello di conservare il tempo, di non lasciarselo sfuggire per sempre.

E allora l’uomo, se ne ha il talento, inventa tempo, inventa vite. Racconta storie. Che talvolta sono solo da gustare con piacere puro, per divertimeno o emozione, come una musica. Qualche altra volta dentro un romanzo battono anche le domande inesorabili e struggenti della vita, le inquietudini di senso e di moralità. Ma sempre storie, sono. (MF)  http://circolodeilibri.ch

 

    Redazione
  (08/03/2018)

 

 

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