Luca, l’abbraccio con il campione Roberto Baggio

Luca Cristilli, la corsa, la foto e l’abbraccio di Roberto Baggio. Una bella storia che dimostra come lo sport sia qualcosa che va oltre il gesto atletico, ma è anche un mondo fatto di sentimento ed emozione.
di Flavio Bertolini 

Luca, l’abbraccio con il campione Roberto Baggio
Trento, Luca Cristilli e Roberto Baggio

Luca, l’abbraccio con il campione. A volte i sogni da ragazzi si avverano e fanno parte del nostro vivere. Luca Cristilli, è uno studente dell’Università di Trento che aveva un desiderio d’incontrare di persona il suo mito, Roberto Baggio, conosciuto solo grazie al racconto dei nonni, dei genitori.

Non gli è sembrato vero di vivere quella emozione, è raggiante, la racconta e la vive con i suoi amici. Durante il Festival dello sport di Trento, un incontro a tu per tu con il proprio campione, il sogno si avvera. Roberto Baggio lo invita sul palco per abbracciarlo e stringerli la mano, complimentandosi per la sua determinazione, una dote che apprezza molto.

Abbiamo incontrato Luca, cosi ci ha spiegato dell’ammirazione per Roberto Baggio?

“Roberto Baggio é il calciatore italiano più amato di sempre, amato da tutte le tifoserie per cui ha giocato. Baggio rappresenta il calcio, ed è l’unico giocatore italiano ad aver segnato in 3 mondiali diversi. Proprio grazie al suo carattere introverso ha conquistato il cuore dei tifosi. Anche chi come me non lo ha visto giocare lo conosce e lo ricorda grazie al racconto di nonni e genitori, come un mito degli anni ‘90.”

Raccontaci come è avvenuto il primo incontro con il campione?

“La mattina del 12 ottobre mi trovavo all’Hotel Trento in attesa di poterlo incontrare e quando ho visto che è uscito in macchina, mi sono messo a correre inseguendo l’auto, una lunga corsa dall’Hotel Trento, per circa 200 metri, fino al semaforo dove per fortuna era rosso. Così sono riuscito ad avvicinarmi e chiedere una foto che il campione mi ha concesso. Pochi attimi, dopo il semaforo, se non si fosse fermato lui non c’è l’avrei fatta. Ha preso lui il telefonino e scattato le foto per me, io, tremante, non mi sembrava vero. Poi, mi ha detto che era stupito perché non pensava che stessi correndo per lui”.

Luca, l’abbraccio con il campione Roberto Baggio
Trento, Luca Cristilli e Roberto Baggio

Ma le sorprese non finiscono, perchè, poi, Roberto Baggio al Teatro Sociale di Trento,l’incontro con il pubblico nell’intervista ha esordito chiedendo se in sala ci fosse “quell’amico di Napoli di questa mattina, che mi aveva rincorso per tutta quella strada”.

Luca Cristilli, ancora emozionato continua il suo racconto: “Io, non ero in Teatro e un mio amico mi ha avvertito del fatto, cosi al termine dell’incontro sono riuscito ad entrare nel teatro e davanti alla folla che stava chiedendo autografi, Roberto Baggio, mi ha fatto salire sul palco, così ho potuto abbracciare il campione”.

Per Luca è stata una giornata indimenticabile.

“Si. Mi ha colpito molto il tratto umano del campione, poteva non farlo, ma si è ricordato di quella mattina, la mia corsa, quell’incontro. Non so se ringraziare il destino o la fortuna, o la mia intraprendenza. Il risultato è che ho potuto conoscere e parlare con un campione che stimo da molto tempo e che sa ancora oggi, a 50 anni, regalare emozioni a tutti i suoi fans, di ogni età e generazione.”

Una bella storia questa, che dimostra come lo sport sia qualcosa che va oltre il gesto atletico, ma è anche  un mondo fatto di sentimento ed emozione. E questa testimonianza ce lo ricorda.

Luca, l’abbraccio con il campione Roberto BaggioProprio per questo è importante riconoscere un valore anche agli sportivi che sanno interpretare il loro ruolo anche al di fuori dello sport. Si qualificano come uomini e personaggi che regalano al pubblico un pezzo della loro popolarità e rendono migliore il mondo.

 

  di Flavio Bertolini
    (25/10/2019)

 

 

 

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