Il San Leonardo e la cucina creativa

Nell’incantevole paesaggio di Riva del Garda,al Resort Lido Palace la cucina creativa incontra l’eccellenza dei vini della Tenuta San Leonardo.
di Michele Luongo

Il San Leonardo e la cucina creativaRiva del Garda (Tn) – Wine il San Leonardo e la cucina creativa. Il piacere di un paesaggio unico, scorci incantevoli, quasi naturale la location del Resort Lido Palace , un’elegante bellezza Liberty che abbraccia il contemporaneo, sul lago di Garda, qui, giovedì scorso, lo straordinario party: incontro enogastronomico tra i piatti gourmet dello Chef Giuseppe Sestito e gli eccellenti vini della Tenuta San Leonardo.

Gli ospiti sono stati accolti in terrazza con calici di Champagne “Carte Blanche” Brut Maison Bauget Jouette Epernay, bollicina persistente, che incontra con piacere le piccole delizie: “Bocconcino di salmerino in crosta di mandorle e crema di acetosella” , “Crostino di pan di molche con agoni del Garda in carpione” e “Carne salada con capperi del Garda e Trentingrana invecchiato 20 mesi”, un delizioso preludio della serata con un dolce saluto dagli ultimi riflessi del sole.

Nella sala con luci soffuse, eleganti tavoli bianchi, rotondi, con al centro i bellissimi fiori, freschi, di Anthurium , il Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga, amministratore delegato della Tenuta San Leonardo, con garbo ha salutato gli ospiti, alcuni erano stranieri, e raccontato brevemente la storia della San Leonardo, una storia di passione, di amore, di rispetto per la terra, per i vitigni.

Una corolla di sapori, s’inizia con le “Capesante con guanciale, invidia brasata e crema di nocciole accompagnate da gamberoni rossi scottati su cialda di patate e spuma di cipolla rossa” , semplicemente superlativo, perfetta armonia, croccantezza, leggerezza, avvolte nel sapore delle nocciole. Eccellente. In abbinamento “Vette di San Leonardo” un bianco ricco di profumi floreali, mineralità e freschezza, in perfetta armonia anche con il “ Gazpacho con melone, carpaccio di scampi e burrata”.

Il Marchese Anselmo Guerrieri Gonzaga, ai tavoli s’intrattiene con gli ospiti, racconta i suoi vini, risponde alle domande; la serata si evolve con piacevolezza, una bella atmosfera, soft , con evidente soddisfazione per gli appassionati della buona cucina, del buon vino.

San Leonardo Petto AnatraSi prosegue con “Quaglia arrosto farcita con fegato d’oca e caponatina di verdure”, delicata, eccellente esaltazione dei sapori tra il fegato d’oca e la carne. Naturale il calice del “ San Leonardo 2007”, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Carmènère e Merlot, seduzione avvolgente con sentori di frutti di bosco.

Ancora eccellenza e perfezione nel piatto “Petto d’anatra scaloppato e glassato con miele e arancio e composta ai frutti di bosco” bellezza creativa, armonia dei colori, nel perfetto equilibrio l’unicità dei sapori. Eccellenza chiama eccellenza il “San Leonardo 1999”, colore rosso rubino, intenso, silenzioso, pieno, maestoso, note di cuoio, con un lungo finale. Assoluto protagonista, meritatamente è il vino simbolo della Tenuta San Leonardo.

Si conclude in dolcezza con il “Tutto cioccolato” diversi piccole chicche di cioccolatini accompagnate dal cioccolato fuso. L’intensità del cioccolato con il forte brio della “Grappa Stravecchia” sono una naturale emozione per concludere il meraviglioso incontro tra una cucina creativa di classe e l’eccellenza dei vini della Tenuta San Leonardo.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (09/06/2014)

 

 

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