Speranza Campania Calabria politica fallimentare

Speranza Campania Calabria il caos della inadeguatezza di una politica fallimentare che non ha più giustificazioni. Ben tre nomine ben tre errori per un settore così importante quale la Sanità
di Michele Luongo 

Speranza Campania Calabria, ennesime sottolineature di una politica fallimentare, a questo punto non ci resta che chiederci davvero in mano a chi abbiamo affidato l’amministrazione della Nostra Nazione.

Dell’inadeguatezza di questo governo, ed è bene ricordare: M5S, Pd, Italia Viva, LeU, con a capo Giuseppe Conte se ne è parlato sin dalla sua nascita con un straordinaria sequenza, non passa giorno, settimana, mese cui non vi siano state dichiarazioni, comportamenti o decisioni che non abbiano lasciato perplessità. Probabilmente anche i più attenti osservatori della politica avranno grandi difficoltà a trovare vicinanze ad altri governi della storia della politica italiana.

Certamente l’evento della pandemia coronavirus giustifica e potrebbe giustificare, ma la debolezza di questa politica è riuscita anche a scivolare dall’enorme ombrello pandemico, e nel modo peggiore ad incominciare dai ritardi e dal segretare documenti per la salute degli italiani.

Va bene il prima impatto, gli italiani hanno rispettato chiusure e restrizioni, ma poi col trascorrere i mesi come se nulla fosse successo, senza attivare immediatamente tutte quelle necessarie esigenze per la tutela degli italiani con corsie d’urgenza, e non dimentichiamo che la Nazione vive in Stato di Emergenza che attribuisce al governo poteri straordinari. Quanta attenzione, invece, il governo mostrava per i monopattini e biciclette elettriche, banchi a rotelle, addirittura il ministro Speranza si prodiga nell’uscita di un libro “Perché guariremo” ( poi ritirato) che la dice lunga sull interesse e la capacità dell’affrontare la pandemia.

Purtroppo, intanto, migliaia di cittadini italiani da mesi non ricevevano la cassa integrazione, e poco molto poco si faceva nell’adeguare e approntare gli ospedali con apparecchiature e personale. Nonostante ci sollecitassero all’attenzione per la seconda ondata del coronavirus. Già tre lunghi mesi, estivi, in Stato di Emergenza, lasciati cosi come se nulla fosse.

E siamo al caso Campania, Calabria, senza voler entrare nei particolari, ma doveroso chiedersi e chiedere come si stato possibile che in piena emergenza coronavirus, con un aumento di allarme giornaliero di SOS dal settore sanitario campano, la politica per giorni è in balia di quella inadeguatezza per decidere se dichiarare la Campania da zona gialla a zona rossa. Un vuoto enorme sulla salute dei cittadini.

E la Calabria, qui, si supera ogni ambito. Una delle Regioni italiane più bistrattata con una miriade di problematiche cui le grida di aiuto allo Stato si sono smarrite nel tempo. Ebbene in questa terra dove la nomina dei commissari sembra una regola, si scopre grazie a una inchiesta giornalistica del programma Report che Commissario alla Sanità calabrese Saverio Cotticelli, nulla sapesse del  piano antiCovid. Poi, nella trasmissione di La 7 “Non è L’Arena” di Massimo Giletti emerge che ci sono debiti e dubbie fatturazioni che si vogliano fare passare, coprire, nell’emergenza coronavirus.

Dimesso Cotticelli si nomina subito Giuseppe Zuccatelli nuovo commissario ad acta della sanità calabrese, ma anche quest’ultimo è costretto alle dimissioni dopo che viene scoperto di avere rilasciato dichiarazioni video poco felice sull’uso della mascherina e su come si prenda il coronavirus. E’ finita? Neanche per sogno, ecco la nomina di Eugenio Gaudio ex rettore dell’Università la Sapienza, appena un giorno e si dimette dall’incarico. Ben tre nomine ben tre errori per un settore cosi importante quale la Sanità.

La politica ha dimostrato di non avere cura del popolo calabrese, invece di intervenire, dare risposte precise, cala nomine per soddisfare soli fini politici. Adesso si fa ancora il nome di Gino Strada, un nome di rilievo, ma davvero è la persona giusta? E soprattutto avrà davvero quei poteri straordinari per decidere, chiudere, inviare, sostituire, fare? Soluzioni ambigue non saranno altro che un ennesimo sperpero, regalia, a danno dei calabresi e dei cittadini italiani.

Speranza Campania Calabria, ennesime sottolineature di una politica fallimentare, forse sarebbe opportuno prima di tutto che si dimetta qualcuno in quel Palazzo, perché è proprio dal caos e dalle carenze che si alimentano le mafie.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (17/11/2020)

 

 

 

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