È nata l’Associazione Italiana Ristoratori di Strada, sono ben 25mila gli operatori di questo settore. Dare vita a una vera e propria filiera produttiva Parte la raccolta delle adesioni.
Redazione
Associazione Italiana Ristoratori di Strada. Tutelare i propri interessi, avviare un dialogo con le istituzioni, dare vita a una vera e propria filiera produttiva: nasce con questi obiettivi l’AIRS – Ristoratori di strada FIDA, organismo di rappresentanza di settore presentato martedì 1° febbraio a Roma.
Lo street food riscuote sempre maggior successo presso il pubblico e il comparto, ad oggi, è composto da 25mila esercenti, mentre la neonata Associazione Italiana Ristoratori di Strada aprirà la sua campagna di adesione con 253 iscritti e un direttivo di 7 unità per una proposta rivolta a tutto il territorio nazionale.
L’associazione di categoria difenderà, va da sé, i propri interessi che vanno dalla fiscalità alla legislazione, dalla semplificazione amministrativa alla creazione di eventi per garantire la continuità del lavoro.
“L’idea dell’associazione – afferma Alfredo Orofino, presidente dell’Associazione Italiana Ristoratori di Strada – nasce dal fatto che in questi due lunghi anni non siamo stati difesi o tutelati a sufficienza dallo Stato, che ci ha accomunati agli ambulanti pur avendo delle esigenze così distanti dalle loro”.
AIRS, si legge nella pagina FB dell’associazione, promuove il progresso e il benessere civile, sociale ed economico delle imprese rappresentate e persegue la loro valorizzazione e quella della somministrazione su aree pubbliche.
“Vogliamo far capire alle amministrazioni e alle istituzioni – aggiunge Orofino – che non siamo concorrenti privilegiati dei ristoratori, ma professionisti che al pari di questi ultimi hanno un’attività, dei dipendenti e contribuiscono come tutti al benessere del Paese”.
Associazione Italiana Ristoratori di Strada La costituzione di un’associazione che tuteli gli operatori di street food è stata un’esigenza scaturita da una volontà condivisa da tantissimi operatori del settore. “Dobbiamo ora iniziare a muovere i nostri primi passi – conclude Orofino – accrescere la nostra credibilità e presentarci a chi non ci conosce, nella consapevolezza che l’unione fa la forza”.
( https://www.foodaffairs.it – https://www.foodandtec.com )
Redazione
(02/02/2022)
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