A Pergine il Concorso Nazionale Pigarelli

A Pergine Valsugana il Concorso Nazionale Pigarelli, con nuovi autori, canti e cori. Le porte del Teatro di Pergine saranno gratuitamente aperte al pubblico sia in occasione delle semifinali del concorso, che nella fase finale dei cori.
Redazione

A Pergine il Concorso Nazionale Pigarelli
Trento Palazzo Geremia, tavolo relatori da sinistra Sandro Filippi, Paolo Bergamo, Mirko Bisetti, Betti Morgan

A Pergine il Concorso Nazionale Pigarelli. Saranno ben 56 i canti scritti dopo il 2000 da autori ancora viventi che risuoneranno sabato 6 e domenica 7 maggio a Pergine, il cui teatro comunale ospiterà la quarta edizione del concorso nazionale riservato a cori maschili e intitolato al grande compositore Luigi Pigarelli.

Presentato a Trento a Palazzo Geremia il Concorso Nazionale Pigarelli, promosso dalla Federazione cori del Trentino il “Pigarelli”, unico concorso del genere in Italia, metterà a confronto 18 formazioni vocali maschili provenienti da sei diverse regioni (oltre al Trentino saranno rappresentati Veneto, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Sardegna), selezionate tra diverse altri gruppi che si erano candidati a partecipare, da un’apposita commissione artistica formata da tre esperti maestri: Angelo Foletto, Sandro Filippi e Bruno Zanolini.

Le porte del Teatro di Pergine saranno gratuitamente aperte al pubblico sia in occasione delle semifinali del concorso, in programma sabato 6 maggio, che nella fase finale dei cori che si esibiranno domenica 7. “Anche con questa grande manifestazione puntiamo ad avvicinare i giovani al nostro mondo”, ha esordito il presidente provinciale di Federcori Paolo Bergamo. “Non a caso proprio in questo periodo la Federazione ha promosso la nascita del Coro Giovanile del Trentino, che parteciperà in rappresentanza di tutto il nostro territorio ad eventi organizzati in Italia e all’estero, e per cantare nel quale sono state raccolte 40 domande. Segno del sorprendente interesse che la coralità sa suscitare anche nelle nuove generazioni”.

Bergamo ha ricordato infine che le prime tre edizioni del “Pigarelli”, in programma ogni due anni, si erano svolte ad Arco. E che dopo aver saltato l’edizione del 2021 a causa della pandemia, ora il concorso torna nella cornice di Pergine desiderando rilanciare con forza il valore non solo storico, tradizionale, ma anche attuale, culturale e sociale della coralità nella comunità provinciale.

A Pergine il Concorso Nazionale Pigarelli.“Siamo orgogliosi di ospitare questa edizione del concorso Pigarelli e auspichiamo che torni anche nei prossimi anni”, ha aggiunto Morgan Betti, assessore comunale alla cultura di Pergine, che ha messo l’accento anche sull’importanza dell’indotto per le positive ricadute d’immagine, turistiche ed economiche che una simile manifestazione nazionale porta con sé. A beneficio sia della città capoluogo dell’Alta Valsugana sia dell’intero territorio. Non a caso l’affluenza di comitive al seguito dell’evento ha reso necessario utilizzare anche alcune strutture ricettive di Levico.

Tra i componenti dei 18 cori, i direttori, i presidenti delle associazioni, i familiari, gli accompagnatori e gli amici, in quei giorni a Pergine e dintorni è atteso l’arrivo e la permanenza di non meno di 500 persone provenienti da altre regioni. Che i cori con i loro canti costituiscano “l’espressione più caratteristica del Trentino” è stato sottolineato dall’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti. Nel periodo in cui la Provincia autonoma di Trento ha presieduto l’Eusalp, formato da sette Paesi e 50 regioni europee, i partecipanti provenienti da Nizza fino alla Slovenia hanno indicato nei cori l’immagine maggiormente evocativa del Trentino. Per questo la tradizione della coralità deve continuare con anche con l’iniezione di forze giovani”, ha proseguito Bisesti. Che ha concluso: il concorso Pigarelli sarà un’occasione di confronto, di incontro e di festa che farà al Trentino testimoniando i valori di dialogo, coesione e solidarietà che ci identificano in una fase storica segnata da troppi conflitti.

“Con questa edizione del concorso Federcori intende imprimere al mondo della coralità una forte spinta in avanti, introducendo nuovi autori, brani, stili e modalità interpretative”, ha spiegato Sandro Filippi, tra i principali curatori artistici dell’evento. Si tratta di dare un futuro alla coralitià – ha insistito – non fermandosi ai nomi più gettonati del recente passato quali De Marzi, Maiero, Susana, Lanaro e altri, ma dando voce a compositori meno conosciuti ma di notevolissimo spessore come Armando Franceschini, Mauro Zuccante e Fabio Vacchi. Ques’ultimo ha raggiunto alti livelli artistici elaborando ben 17 partiture per il coro alpino Ana di Domodossola, che sarà tra i protagonisti del concorso.

Per Filippi quindi questa “gara” merita sicuramente di essere portata avanti anche nei prossimi anni abbracciando cori dell’intero arco alpino. “Il Trentino – ha concluso – è infatti la culla della coralità che in altre regioni è oggi un po’ in declino. Ma affinchè i cori non si riducano a una forma espressiva quasi museale occorre, anche attraverso concorsi come il Pigarelli, valorizzare le formazioni vocali che dimostrano maggiore qualità.

I dettagli del concorso si possono trovare nella sezione dedicata del sito di Federcori Trentino:  https://www.federcoritrentino.it/  .

 

        Redazione
      (28/04/2023)

 

 

 

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