Gas e luce contratti al supermercato

Contratti di luce e gas al supermercato. Gruppi della grande distribuzione offrono sconti in vista della liberalizzazione totale.  Insieme a prezzi più bassi sulla materia energia ci sono altri vantaggi ancora, come l’azzeramento della cauzione, punti premi e pagare  nei negozi della catena con termini a 30 giorni
di Sandra Riccio 

Luce e gas? Adesso si comprano anche al supermercato. Con lo sconto e con molti servizi aggiuntivi. In vista della definitiva liberalizzazione del mercato dell’energia, cresce il numero di operatori esterni che provano a mettere piede in questo settore. Coop, per esempio, vende già ai suoi soci anche luce e gas. Per ora questa proposta è offerta soltanto dalle cooperative della dorsale adriatica, la rete più grande (Coop Alleanza 3.0) che va dal Friuli alla Puglia. Presto potrebbe però essere estesa alle altre cooperative, come già successo con la vendita di carburanti e le farmacie. «Abbiamo approcciato questo mercato perché ce lo hanno chiesto i soci e vediamo molto interesse – racconta Antonio Cerulli, presidente di “Luce&Gas ècoop”, la società dell’energia costituita da Coop Alleanza 3.0 -. A oggi abbiamo attivato 25 mila forniture, con un ritmo di 100 nuovi contratti al giorno. Nel frattempo abbiamo deciso di aprirci ai non soci». 

Insieme a prezzi più bassi sulla materia energia ci sono altri vantaggi ancora, come l’azzeramento della cauzione (intorno ai 50 euro) e la possibilità di ottenere punti premio con la bolletta (per ricariche telefoniche o buoni spesa). In più si può pagare nei negozi della catena con termini a 30 giorni, quindi più lunghi. «Vediamo i vantaggi soprattutto nella serie di servizi e sconti aggiuntivi offerti» dice Franco Conte, responsabile settore energia e utenze di Confconsumatori. «L’obiettivo è anche mantenere il cliente all’interno dello stesso circuito commerciale». 

Altri operatori stanno proponendo prezzi più bassi e cercano di allargare il raggio d’azione. Sui comparatori di tariffe come Facile.it, o direttamente sul sito dell’Authority per l’energia («trova offerte») è possibile vedere le tariffe. Ma vale la pena passare da un vecchio operatore a quelli nuovi che si stanno affacciando sul mercato? Molte famiglie sono rimaste scottate dal trasloco. In alcuni casi, balzelli non annunciati e conguagli salati, hanno fatto lievitare le cifre promesse. «Meglio sempre leggere attentamente i contratti – dice Pietro Moretti, vicepresidente di Aduc -. E controllare che nel contratto non siano previste clausole penali per cui occorre restare con il fornitore scelto per un determinato periodo di tempo».

Non ci sono soltanto i supermercati tra i nuovi arrivati nell’energia. L’obiettivo è quello di aggiudicarsi una fetta del business e di farsi strada in nuovi segmenti che potrebbero svilupparsi nei prossimi anni e che sono collegati all’energia di casa nostra e alle nuove tecnologie. Sul conteggio dei consumi, per esempio, potrebbero nascere nuove forme di servizi. Per questo su questo mercato si stanno lanciando anche le società Internet. In Germania, per esempio, la luce adesso la fornisce anche un provider di e-mail (web.de). Proprio perché così un giorno potrà offrire il servizio di conteggio intelligente dei consumi nelle case super-connesse del futuro.   (  http://www.lastampa.it  )

 

 di Sandra Riccio
 (10/10/2016)

 

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