La stella un cuore d’amore

La stella un cuore d’amore. Ciao Amore che storia dalla gioia al silenzio della sofferenza. Il dolore, la rabbia e la speranza, la profondità e l’intensità del palpito. L’abbraccio con l’oceano delle lacrime, nella luce il candore, la potenza dell’Amore.
di Antonella Iozzo 

La stella un cuore d’amore.La stella un cuore d’amore. Ti guardo, ti guardo e sento il tuo sorriso sulla pelle, sento i tuoi occhi raccontarmi il silenzio, la curva della sofferenza che ha attraversato la tua vita, il dolore mutarsi in rabbia, riflessione, turbamento, ma mai, mai abbandono.

Ti guardo e sento le tue parole scivolarmi dentro, frasi, osservazioni, confronti, dialoghi all’ombra dell’ideologia politica, delle problematiche sociali, della quotidianità e del nostro quotidiano, un turbinio filtrato da un amore invisibile, latente, eppure così totalizzante.

Ti guardo e sento il respiro dei tuoi pensieri, è lieve come una nuvola che rivela il mio sorriso, è profondo come la realtà che non puoi cambiare, è gravido di tensione, di responsabilità, un fiume che cerchi di deviare dal mio essere “la Tua Stella” per farmi navigare in acque tranquille.

Ti guardo e sento la tua profondità che avanza con il carico della verità e dei valori. Il tuo faro, la tua identità.

Ti guardo e sento la tua forza, la tua fiducia, la tua energia sferrare arcobaleni di luce e di speranza.

Ti guardo e sento il tuo abbraccio avvolgermi come un oceano, immergermi nelle dolci acqua del nostro Amore, Vero, Autentico, Unico. Un oceano che ci travolge, un fuoco che arde, un cielo che irradia, una forza nell’aria, impossibile domarla, impossibile spiegarla. È la NOSTRA VITA.

Ti guardo e d’improvviso un brivido, la paura che il destino volesse portarti via, ma forse non era il tuo destino, ma solo una tappa intermedia. Eppure quando le porte si chiusero e un volto sconosciuto fermò il passo, il mondo scomparve.

Mai il candore del bianco divenne così disarmante, atemporale, ipnotico, il cuore impazzì, il corpo tremava, gli occhi navigano a vista in quel bianco che mi circondava e mi spaventava. L’aria era satura… poi la rabbia inconscia, no, non puoi farmi questo, devi mantenere la tua promessa, non te lo perdonerò mai…. Dio. Dio… non ho mai invocato il suo nome così tanto e così intensamente.

Arrivò la quiete, la calma apparente, l’attesa infinita, i pochi ricordi sfilano come scatti di un album mai finito e le lacrime si cristallizzano in fiducia, in quel domani che ci attende, perché sarà così.

Era il 25 Agosto 2009.

Ed è stato così, Mai un risveglio, mai sentirmi il mio nome risuonare nel corridoio, mai una sola parola sulle tue labbra “Stella” mai ha portato tanta gioia, tanta felicità, tanta luce da illuminare, nel corso del tempo, anche la notte più buia. Il 25 agosto 2009 stava per allontanarsi portando con se il tremore della fine.

26 agosto 2009, da allora ti guardo e ogni sguardo è un regalo prezioso. Nulla è scontato. Attimo dopo attimo, giorno dopo giorno, anno dopo anno, ancora qui, mano nella mano, con il nostro sorriso, ci sosteniamo, ci amiamo, ci ripariamo dopo la tempesta, sotto il mantello del Nostro Amore.

Ti guardo, ti guardo anche quando le pareti di casa sembrano ostacolare la vista, ma il nostro vedere, sentire, percepire va oltre, respirando all’unisono. Ti sento, ci sentiamo.

Si, continuo a guardarti e quando la tua voce mi chiama: “Amore, Stellina”, sorrido dentro tutto scompare e il non detto si tramuta in un intenso abbraccio che danza nell’infinito del nostro Essere Noi, l’una il battito dell’altro. Ti Amo

 

di Antonella Iozzo ©Riproduzione riservata
                  (26/08/2024)

 

 

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