Passaggi nella scena della natura di Adriana Ostuni. Sorgente di meraviglia e che dà origine alla poesia, perché ogni singolo elemento, un fiore, un albero, un uccello in volo, altro non sono nei suoi versi che la metafora di un sentimento.
Redazione
Passaggi, Wip Edizioni, 2018, è la prima raccolta poetica di Adriana Ostuni, inserita nella collana di Narrativa e Poesia, Spazio-Tempo, curata da Alessandro Lattarulo. L’autrice, dopo il fortunato esordio letterario con i romanzi Apollo nel caos e Le verità apparenti, sperimenta questa volta un tipo di linguaggio che condensa in suggestivi versi un mondo di idee e di emozioni, realizzando una produzione che documenta, come lei stessa asserisce, “l’attimo magico in cui avviene l’incontro tra mondo interiore e mondo esteriore: un istante che genera l’ispirazione”.
Ispirazione che nasce, come lei dichiara, non soltanto attraverso lo stupore destato dal contatto diretto, dall’osservazione dal vivo di determinati contesti naturali, ma anche dalla vista di alcune fotografie particolarmente evocative, quali quelle a corredo del testo, a cura di Fedele Eugenio Boffoli. Fondamentale, dunque, è per l’autrice la connessione con la natura e con i suoi elementi: aria, acqua, terra, fuoco, i quali scandiscono l’opera in calibrati capitoli.
La natura che è per lei continua sorgente di meraviglia e che dà origine alla poesia, perché ogni singolo elemento, un fiore, un albero, un uccello in volo, altro non sono nei suoi versi che la metafora di un sentimento, di una emozione: stati d’animo fatti di forme, di colori, di odori e di suoni.
La poesia, in effetti, altro non è per l’autrice che un mezzo di comunicazione verso la volontà di esprimere e di manifestare quei desideri, sogni, nostalgie, gioie e speranze comuni a tutti gli esseri umani. La poesia intesa anche come rifugio in cui ritrovare autenticità, come fonte di nutrimento per lo spirito che attinge alla natura, considerata nelle sue manifestazioni fisiche, le quali sprigionano e dispiegano il loro corollario in circolarità simbiotica con le espressioni spirituali di ogni uomo.
La natura che viene esaminata dalla Ostuni sotto l’aspetto calendariale, in relazione ai suoi ciclici passaggi (da qui il titolo della raccolta), in riferimento, cioè, al segmento temporale più breve, l’attimo in cui tutto cambia, fino a quelli più estesi: le fasi del giorno, i mesi, le stagioni, l’anno solare, che rendono ancor più vistosi i cambiamenti.
Perché ogni elemento in natura, essere umano compreso, soggiage sempre alla stessa legge: si trasforma, vale a dire, vive, muore, e si ri-ricrea sotto rinnovata forma, pur mantenendo la stessa essenza. Una poesia profondamente introspettiva, quella della Ostuni, che mette di conseguenza anche il fruitore di fronte alla propria anima, liberata dal superfluo; i suoi versi, un veicolo verso una maggiore consapevolezza, che permette a colui che legge, di accostarsi, per immedesimazione, al nucleo più profondo del proprio essere.
Adriana Ostuni “Passaggi”
WIP Edizioni, BA, 2018
Pagine: 96 Prezzo: € 10,00
ISBN: 978-88-8459-472-3 – http://www.wipedizioni.it/
Redazione
(20/08/2018)
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