Perri, Le verità della filosofia

Le verità della filosofia. Un saggio di Giuseppe Perri sulla natura della filosofia e le sue pratiche. Gli scenari aperti oggi sono quelli dell’incontro tra filosofia e religione. Ma anche quello della prevalenza delle forze impersonali, e dell’accorciamento tra le distanze tra mito e logos, narrazione e concetto.

di Mario Lupoli

 

Perri,  Le verità della filosofiaFilosofo, docente e autore di numerosi studi, Giuseppe A. Perri esce con un prezioso e-book per le edizioni Kkien Publishing International: Le verità della filosofia. Prezioso per il tema, che accende una nuova luce sugli aspetti centrali della riflessione e dell’agire filosofici. Ma anche per la forma dialogica che ha scelto per presentare i suoi argomenti, accompagnando il lettore con semplicità, ma anche con rigore, alla scoperta dei problemi e dei percorsi propri della filosofia. Fino a rintracciare ciò che di comune si mostra in ogni discorso filosofico, un sapere costruito in oltre duemila anni e che ha, come già suggerisce il titolo, le sue “verità”.

Il libro, edito nella collana “Pratica Filosofica” diretta da Maria Giovanna Farina, si sviluppa lungo un percorso in quattro tappe.  Apre con Fare filosofia, sezione che riconferisce al pensiero occidentale la sua natura costitutivamente pratica, centrata su problemi da risolvere. Un modo tipicamente umano di instaurare relazioni con le cose, ineludibile e naturale.

La seconda tappa è Filosofia teoretica, che abbraccia le questioni di più generale portata, a partire dalle domande fondamentali sull’essere e il non essere, su ciò che esiste e la sua configurazione, sul divenire e sull’identità. Perri attraversa con agilità il contributo dei filosofi dall’antichità classica al medioevo, all’epoca moderna a quella contemporanea, consentendo al lettore, anche quello con minore familiarità con la storia della filosofia, di districarsi senza difficoltà nel quadro di pensiero occidentale. Il lettore può individuare anche le relazioni tra bisogni e possibilità dell’umano nel relazionarsi all’esistente e a sé, cogliendo le differenze di approccio nel complessivo orizzonte teoretico.

Un terzo momento è intitolato dall’autore Filosofia “di”, una «disamina filosofica dei fondamenti, delle “grammatica” e dei significati [delle] regioni categoriali» dello Spirito, scrive l’autore; regioni i cui confini sono «una “proposta” e non una oggettiva ed eterna demarcazione di senso». Perri conduce il lettore in una riflessione su arte, scienza, etica e politica. Un discorso che avvicina a questi territori con spirito critico e solidità di riferimenti, che raggiunge tra l’altro un obiettivo sottotraccia che dovrebbe appartenere a ogni lavoro filosofico: far maturare autonomia di pensiero ai lettori – interlocutori.

Dalla riflessione dell’autore emerge l’inefficacia di ogni epistemologia con pretese di autosufficienza. Da ciò non scaturisce tuttavia l’idea dell’impossibilità di conseguire conoscenza, ma la necessità di una cooperazione tra diversi punti di vista e metodi: teoretico, metodologico, gnoseologico, storico, ontologico, fino a quello disciplinare, al culturale, a quello pratico e infine a quello sociologico.

L’approccio dell’autore consente al lettore di ricercare altre dimensioni di senso, cui partecipano, si diceva, le sfere dell’arte, della morale e della politica, con uno spirito che si rivendica «di equanimità o eclettico, che è poi l’esito naturale del vaglio individuale delle idee “chiare prima di noi” a cui c’invitava Proust». A partire da tale proposito, Le verità della filosofia è un’opera che orienta il lettore, più o meno addentro alla filosofia, nella comprensione delle varie questioni, delle loro ragioni e del possibile dialogo tra i diversi percorsi che l’Occidente ha intrapreso.

L’autore ha inteso tuttavia il suo lavoro come un libro in cui fosse anche riconoscibile un chiaro contributo personale. Il Perri prende posizione, offre punti di riferimento e apre, nelle sue ultime pagine, alla riflessione dell’ultima tappa del libro: Il futuro della filosofia.

«Pensare, oggi», sostiene l’autore, «significa riprendere i fili di una visione neoclassica della filosofia, come quella che abbiamo presentato nei paragrafi iniziali, articolandola però con nuove forme concettuali».

Gli scenari aperti oggi sono quelli dell’incontro tra filosofia e religione, che «fa della rivelazione o della morte delle dimensioni che la filosofia non riesce a mettere fra parentesi». Ma anche quello del «“ritorno” del tragico», che mette a fuoco la «prevalenza delle forze impersonali», e dell’accorciamento tra le distanze tra mito e logos, narrazione e concetto.

È possibile portare a sintesi questi scenari? Perri propone come direzione la convergenza «verso qualcosa che assomiglia al “pensiero poetante” di Heidegger, ma che non s’identifica completamente con esso».

L’importanza di quest’ultima parte del libro è data dall’esigenza, condivisibile da chiunque avverta l’importanza di liberare il pensiero da impostazioni chiuse, di dare un nuovo slancio alla filosofia. Questo obiettivo comporta assumere problematicamente la degenerazione del «progetto storico ipermoderno», andare oltre i limiti propri della “Ragione”, ragione che anzi non esiste affatto come «programma autonomo, privo di connessioni con altro da sé».

L’autore prospetta quindi una nuova stagione di pensiero che consenta alla filosofia di «farsi carne e cosa, senza pretendere di essere però la cosa stessa, poiché essa è comunque attraversata da quel niente da cui si vuol liberare e da quel silenzio che intende squarciare».

Una filosofia della vita che si faccia controcultura rispetto a una «vita intesa come pura amministrazione e che restituisca quindi valore e forza alle istanze decentrate, subalterne, alternative, plurali».

Quest’opera recupera un modo di fare filosofia che negli anni, schiacciato da approcci più accademici, ha visto una frequentazione sempre meno rilevante. Un libro da non trascurare, per riprendere una riflessione, soprattutto attorno alla natura stessa della filosofia, capace di un movimento critico e non dogmatico nell’orizzonte del pensiero occidentale.  (  https://filosofiaenuovisentieri.it  )

 

Giuseppe A. Perri “Le verità della filosofia”
 introduzione al metodo riflessivo
Ed. KKIEN, 2017, Pag . 147, EAN-13 9788833260075

 

    di Mario Lupoli
    (10/04/2018)

 

 

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