Pianeta, immagini che dimentichiamo

Pianeta Terra, Giornata Mondiale da Neanderthal con i ragazzi dell’Isiss del  Gregorio Ronca di Montoro che hanno concelebrato l’evento con la conoscenza del ricco patrimonio archeologico.
 di Vincenzo D’Alessio 

Pianeta, immagini che dimentichiamoVenerdì scorso è stata celebrata la Giornata Mondiale in favore della Terra: il nostro azzurro pianeta che da milioni di anni ospita le specie viventi e anche l’essere umano.  I giovani studenti dell’Isiss “ Gregorio RONCA”  di Montoro, settore tecnico e  settore “enogastronomico” , guidati dalle docenti  Elvira Bruno e Mariarosaria Iennaco, hanno concelebrato  l’evento con la conoscenza del ricco patrimonio archeologico che la valle di Montoro, in Irpinia, conserva. 

L’area prescelta è stata quella di Aterrana, una parte del territorio ai piedi del massiccio del Pizzo San Michele (mt.1.567) a Sud-Est, interessata dalla presenza di un riparo sotto roccia abitato dall’uomo di Neanderthal, durante il Paleolitico Medio,  circa 40mila anni da oggi. La presenza antropica è stata accertata dall’Università degli Studi di Siena, Dipartimento Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, nel corso dei vari sopralluoghi effettuati nel corso degli anni  dai professori Annamaria Ronchitelli e Paolo Gambassini. 

In quell’antico contesto la valle era percorsa da stambecchi, cervi, rinoceronti, cavalli selvatici, lupi, orsi martore, marmotte e chissà quante altre specie selvatiche, oltre ai pesci presenti nell’ ampio corso d’acqua che attraversava la valle di Montoro partendo dalle pendici del Pizzo San Michele dove insistevano le nevi perenni.

Uno scenario stupendo e pericoloso per l’essere umano che i giovani studenti certamente hanno immaginato nel corso dell’incontro tenutosi all’interno del centro multimediale attraverso le immagini dei luoghi, le foto dei reperti, il dialogo con i studiosi del territorio a cui ho partecipato insieme a Michele Caliano e Simone D’Anna, intervenuti all’incontro,

In momenti particolari, come questi che stiamo vivendo, la conoscenza, la passione, l’emozione di ricongiungersi ai luoghi della memoria collettiva per salvaguardali, preservarli dagli eventi naturali e dalla brutalità degli uomini, devono nascere nella mente e nel cuore di chi, frequentando una scuola pubblica, prende coscienza che il pianeta Terra è proprio, permette di sopravvivere ma non ha risorse infinite.

Gli studenti hanno avvertito questo segnale e hanno programmato una visita guidata ai luoghi visti nelle immagini per la fine di questo mese, perché in loro è sentita la necessità di valorizzare quel poco, o quel molto, che il territorio offre e che, oltre alle istituzioni dello Stato, esiste la consapevole partecipazione dei cittadini all’utilizzo e alla valorizzazione dei Beni Culturali.

La Casa Editrice Fara di Rimini ha collaborato al progetto scuola/territorio con il dono di pubblicazioni.

 

  di Vincenzo D’Alessio
      (26/04/2016)

 

 

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