Garda Summer Intensive Course, una settimana di approfondimento, attraverso una decina di incontri, dove esperti del settore hanno indagato il rapporto tra musica, letteratura, arti visive e filosofia.
Redazione
Il Conservatorio Bonporti archivia con soddisfazione la nona edizione del Garda Summer Intensive Course, una settimana di approfondimento, attraverso una decina di incontri, dove esperti del settore artistico hanno indagato il rapporto tra musica, letteratura, arti visive e filosofia.
Una trentina sono stati i partecipanti, tra docenti, studenti del conservatorio e studenti universitari, che hanno seguito i seminari a Riva del Garda, e ben la metà avevano già partecipato all’edizione precedente, confermando l’attenzione per questa iniziativa del Bonporti.
Si è parlato del ciclo liederistico “Winterreise” di Schubert e delle atmosfere lunari presenti nella musica di Berg, Schönberg e Debussy; e ancora dell’architettura della poesia francese di Paul Valéry come del rapporto tra musica e mito nel melodramma. «A tutti i relatori è sempre stata dimostrata invariata stima – ha dichiarato Anna Vildera, docente presso il conservatorio trentino nonché curatrice del corso – difficile dire quale lezione sia stata più apprezzata. Ritengo che la grande varietà degli argomenti trattati, e l’originalità delle idee proposte, sia la vera attrattiva del corso».
Gli apprezzamenti dei partecipanti sono stati indirizzati proprio all’apertura verso ogni tipo di tematica nonché alla capacità dei relatori di creare un’atmosfera in cui i corsisti si sono sentiti a proprio agio, così da recepire proficuamente i concetti e le nozioni talora comunicate anche attraverso un dialogo sereno e alla pari.
Garda Summer Intensive Course. «Quest’anno, per esempio, si è confrontata con la musica anche la filosofia – ha spiegato Vildera – e questo ha attirato corsisti che insegnano filosofia, i quali, prima d’ora, non avevano mai partecipato. Inoltre, l’inserimento di lezioni-concerto ha saputo offrire dei momenti di distensione, commozione ed entusiasmo».
La proposta di quest’anno ha inoltre previsto un seminario negli spazi del MAG, in concomitanza con una mostra che espone le criografie, ossia opere realizzate attraverso l’azione del gelo sui materiali, da Nanni Menetti.
Redazione
(13/09/2017)
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