Case della Salute in Trentino

Ci Sono Scelte Politiche Dietro Le Undici Case Della Salute? (Di Paola Demagri).  Si vedono numeri e poco altro. Una domanda quanto mai lecita quella di conoscere la strategia politica che l’attuale giunta mette davanti al progetto di far nascere 11 Case della Salute in Trentino
di Michele Dallapiccola 

Case della Salute in TrentinoCase della Salute in Trentino. Lo sprono arriva dallo Stato attraverso i fondi del PNRR e in particolare attraverso la missione 6 che prevede la progettazione delle cosiddette Case della Salute, un’opportunità che il Trentino non può farsi scappare sia perché lo Stato ne offre le potenzialità economiche sia perché il SSP ha necessità di essere rimodellato dal punto di vista dei servizi territoriali.

In più occasioni si è chiesto alla Giunta leghista di conoscere i contenuti da inserire dentro questo bel contenitore. Ad oggi purtroppo abbiamo solo visto dichiarazioni che di settimana in settimana si susseguono per narrare, come una storia lunga 11 settimane, quali comuni trentini avranno su un proprio sito la possibilità di riqualificare un vecchio edificio oppure la costruzione di uno nuovo. L’unica offerta informativa fatta oggi dall’Assessorato alla salute alla popolazione trentina è rappresentata da alcuni importanti numeri ma che non sono esaustivi a farci conoscere quali servizi verranno aggregati nella casa della Salute e quali saranno i modelli organizzativi attraverso i quali garantire salute ai trentini.

. Lo Stato attraverso il PNRR ha messo a disposizione 15 milioni per la casa della Salute, e ha dato l’indicazione di far sorgere 12 strutture che per volontà politica locale si sono ridotte ad 11 cercando di distribuirle equamente nei principali comuni del Trentino. Il conteggio prosegue: un mq di ambulatorio vale €1700 e presso i Comuni candidati si cercano edifici da 700/800 mq 15.000.000 mln / 11 = 1.363.636 /1700 € = 802 mq

Case della Salute in Trentino. Ecco quindi subito individuata la strategia politica fatta di numeri e non di offerta di servizi e modelli organizzati. Che non ci sia un programma politico è evidente e lampante determinato da alcuni fattori:

non farsi scappare i 15 mln offerti dalla Stato
chiudere la progettazione delle Case della Salute entro il 2026
l’importante è annunciare e fare un bel titolone
l’attuale riorganizzazione dell’APSS non declina le funzioni delle Case della Salute si perde tempo ad ascoltare i portatori di interesse.
Ben vengano le 11 Case della Salute che speriamo strada facendo prendano forma non solo dal punto di vista cantieristico, ma anche sostanziale di merito.  ( https://www.micheledallapiccola.it/ )

 

di Michele Dallapiccola
  (01/03/2022)

 

 

 

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