Merler. Ora le dismissioni e le scuse

Le dichiarazioni di Merler, “Sudici sudisti”. Proprio per la responsabilità individuale e collettiva che l’impegno politico comporta, le dimissioni dal ruolo di vicepresidente del Consiglio comunale sono necessarie come primo gesto di scuse e di rispetto verso l’istituzione e la comunità.
di Silvia Zanetti 

Merler. Ora le dismissioni e le scuseIl messaggio di Andrea Merler, attuale vicepresidente del Consiglio comunale, sta tenendo alta l’attenzione della politica e della stampa, non solo per il linguaggio utilizzato dal consigliere, certamente non accettabile e quindi fonte di polemica certa, ma anche per le riflessioni che questa azione porta con sé. 

Da un lato emerge quanto spesso le istituzioni, che rappresentano de facto i cittadini e la comunità, si trovino schiacciate e mortificate di fronte agli atteggiamenti dei loro stessi eletti. 

Dall’altro emerge quanto sia chiaro e importante, se si decide di rivestire ruoli istituzionali come quello in discussione, mantenere caratteristiche di responsabilità, compostezza, imparzialità e rispetto. 

E proprio in merito a quest’assunzione di responsabilità, da parte dei decisori politici, così come degli elettori tutti, si manifesta poi la questione più generale relativa alla capacità dell’elettore di scegliere in maniera informata in sede di voto. 

Con quali garanzie il cittadino può dirsi davvero informato rispetto a quelli che sono i profili più idonei? Combattere la disinformazione salvaguardando i valori fondamentali del nostro sistema Paese, da nord a sud, è oggi quanto mai fondamentale. 

Di certo ciascun politico dovrebbe essere in grado autonomamente di capire se ha sbagliato, assumendosi le proprie responsabilità, in prima persona; se necessario, come in questo caso, anche arrivando a fare un passo di lato per il bene della comunità.

Proprio per la responsabilità individuale e collettiva che l’impegno politico comporta, le dimissioni dal ruolo di vicepresidente del Consiglio comunale sono necessarie come primo gesto di scuse e di rispetto verso l’istituzione e la comunità.

 

                Silvia Zanetti
Consigliere comunale di Trento per Si può fare!

 

 

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