Sviluppo rurale, valorizzazione degli ecosistemi

Adottato il Programma di sviluppo rurale per la provincia di Trento. 301 milioni di euro di finanziamenti disponibili per il periodo 2014-2020. Tra le priorità, il ripristino e la valorizzazione degli ecosistemi e la prevenzione dell’erosione.
Redazione

 

 

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Bosco Trentino

La Commissione europea ha adottato il 3 agosto 2015 il programma di sviluppo rurale (PSR) della Provincia autonoma di Trento e delineato le priorità della provincia per l’utilizzo dei 301 milioni di euro di finanziamenti pubblici disponibili per il periodo settennale 2014-2020 (129.5 milioni di euro dal bilancio UE e 171.5 milioni dieuro di cofinanziamento nazionale).
Il Psr per la Provincia di Trento è incentrato principalmente sul ripristino, sulla preservazione e sulla valorizzazione degli ecosistemi, su una maggiore competitività dei settori agricolo e forestale e sulla promozione dell’inclusione sociale e dello sviluppo economico nelle aree rurali.
Quasi il 41% della superficie agricola sarà oggetto di contratti volti a migliorare la gestione del suolo e a prevenire l’erosione e il 38% di contratti di gestione a sostegno della biodiversità. Nell’ottica di una migliore competitività degli agricoltori, più di 1100 aziende otterranno un sostegno per interventi di ristrutturazione e ammodernamento e 300 giovani agricoltori beneficeranno di un contributo che gli consentirà di avviare la loro attività. Infine, il PSR della Provincia di Trento promuoverà l’inclusione sociale e lo sviluppo economico delle aree rurali, attraverso strategie locali di sviluppo che riguarderanno più del 43% della popolazione rurale e attraverso nuove o migliori infrastrutture a banda larga, di cui beneficerà il 78% della popolazione delle aree rurali.

 Per il sostegno allo sviluppo rurale, il 2° pilastro della politica agricola comune, l’Unione europea mette a disposizione degli Stati membri una dotazione finanziaria che è gestita a livello nazionale o regionale nell’ambito di programmi pluriennali cofinanziati. In totale sono previsti 118 programmi per l’insieme dei 28 Stati membri.

 Il nuovo regolamento sullo sviluppo rurale per il periodo 2014-2020 stabilisce sei priorità in campo economico, ambientale e sociale, sulla cui base i programmi nazionali definiscono precisi obiettivi. Inoltre, per favorire il coordinamento degli interventi e massimizzare le sinergie con gli altri Fondi strutturali e di investimento europei (SIE), con ogni Stato membro è stato concluso un Accordo di Partenariato che ne delinea la strategia generale per gli investimenti strutturali finanziati dall’UE. (  www.agrinews.info )

 

    Redazione
 (17/08/2015)

 

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