Superlativo Bell, applausi

Superlativo Bell con il suo violino dipinge poesia, passione, malinconia, raggiunge livelli di incantevole tensione.  L’armonia della musica, un abbraccio tra gli archi e la tastiera, un suono caldo, di ampio respiro, ritmi vivaci per gioiosi stacchi, ci regalano note di assoluto splendore.   Bell è magnifico.
di Michele Luongo 

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Joshua Bell

Verbier (CH) – Nell’incantevole panorama delle Alpi lo straordinario “Verbier Festival” una perfetta simbiosi con la sinfonia della natura. Tanta musica di qualità per gli innumerevoli appassionati e cultori, una vera immersione: Master class, laboratori e intrattenimenti, gruppi e musicisti in ogni luogo, per una continua emozione musicale.

Alla sala “Eglise” c’è il pienone, per Joshua Bell e Pamela Franck al violino, Lawrance Power alla viola, Steven Isserlis al violoncello, Dènes Vàrjon al pianoforte.  Cinque musicisti  e in programma Antonin Dvořák, Leoš Janáček, Bedrich Smetana preannunciano un interessante serata.

Il concerto ha inizio con “Le Quattro miniature op.75” di  Dvořák: Cavatine (Moderato), Capriccio (Poco Allegro), Romance ( allegro), Elègie (Larghetto), con Joshua Bell, Pamela Franck al violino e  Lawrance Power alla viola. I musicisti in piedi, la Franck sfoggia uno splendido vestito rosso, Bell apre il primo movimento con una intensa espressione di quiete, la Franck accompagna  e la viola di  Power  ne sottolinea il romanticismo. Variazioni armoniche nel Capriccio con echi di musica popolare. Nel terzo movimento il violino torna al suo canto di poesia, ma è nel larghetto, il più complicato, passaggi di breve aperture, esaltano l’interpretazione di Bell. Il pubblico sottolinea con lunghi applausi.

Si prosegue con la “Pohadka” di Janáček  con Dènes Vàrjon al pianoforte  e Steven Isserlis al violoncello, prima di iniziare Isserlis con molta simpatia ci accenna l’origine del racconto musicale della Pohádka che è tratto da  un poema russo di  Vasily Zhukovsky . Innamoramento, trame, sortilegi, incantesimi  e vissero felici e contenti

Una magnifica interpretazione da far rivivere il racconto. Una perfetta sintonia tra il pianoforte e  il violoncello, Isserlis  è  straordinario, ogni arcata, ogni pizzicato e ogni suo stesso movimento è parte dell’esecuzione. Vàrjon  e Isserlis con perfetto linguaggio ritmico trasmettono l’intensità della dolcezza, del dolore e della passione. Applausi dal pubblico, letteralmente affascinato.

La prima parte dello spettacolo va a concludersi con l’opera “ Trio per piano, violino e violoncello in sol magg. Op15” di Smetana e sul palco ritorna Joshua Bell con Dènes Vàrjon e  Steven Isserlis.

Superlativo Bell con il suo violino dipinge poesia, passione, malinconia, raggiunge livelli di incantevole tensione. Il violoncello di Isserils è compagno fedele del violino, una perfetta armonia, un collante del trio.  Sottili improvvisazioni solistiche,  piano, violoncello e violino incalzano il ritmo. Bell è ineguagliabile ci regala un’espressione musicale di straordinaria bellezza. Pubblico senza parole, ripete e scandisci applausi.

Con la seconda parte Joshua Bell e Pamela Franck al violino, Lawrance Power alla viola, Steven Isserlis al violoncello, Dènes Vàrjon al pianoforte, tutti insieme sul palco, per  il “Quintetto per piano e archi n.2 in la magg.op81” di Antonin Dvořák.

E’ l’armonia della musica, un abbraccio tra gli archi e la tastiera, un suono caldo, di ampio respiro, cadenze di gocce e ritmi vivaci per gioiosi stacchi, ci regalano note di assoluto splendore.

Bell è magnifico, con il violino dà tutto se stesso, sprigiona l’energia dell’anima, e il violino raggiunge il lirismo della parola, mentre il suo corpo è un bagno di sudore. La conclusione del concerto è accolta con il boato del pubblico che, a scena aperta, scandisce continui applausi che per oltre dieci minuti richiama più volte il quintetto sul palco. Bell non concede il bis, lo immaginiamo, ha dato tutto, è stremato. Superlativo Joshua Bell.
Ottima organizzazione quella del Verbien festival. Perfetto orario dell’inizio dello spettacolo. Pubblico di assoluta competenza.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (02/08/2012)

 

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