Al Lazio la Migliore Gigantografia Vinitaly

Al Lazio la Migliore Gigantografia Vinitaly 2022, sulle grandi pareti riporta calici con interno i luoghi del territorio laziale. Eleganza, linearità, impatto comunicativo
di Michele Luongo

Al Lazio la Migliore Gigantografia Vinitaly Al Lazio la Migliore Gigantografia. Dopo due anni di problematiche Covid che hanno avuto forti ripercussioni sul tessuto produttivo italiano e non solo, per la 54°Edizione di Vinitaly 2022 non era affatto scontato che riscontrasse il successo che ha meritato.

Una kermesse che ha visto il crescente interesse del buyer internazionali, e il grande entusiasmo e voglia di ripartire dei produttori. Una manifestazione curata nei dettagli, un organizzazione quella di Veronafiere attenta a soddisfare i produttori e i visitatori. Si, Vinitaly è Vinitaly.

I produttori nel presentare il loro magnifico prodotto, il vino, hanno avuto cura di curare anche l’immagine, sempre più importante nella comunicazione moderna. Passeggiando in fiera tra i padiglioni e gli stand, abbiano notato che anche i grandi produttori, finalmente, stano lasciando i brutti cilindri, i cubi degli stand, pur conservando, bene, la parte intima del business, si sono aperti cercando il contatto e la visibilità immediata.

E’ doveroso premettere che La Segnalazione che da alcuni anni ci piace indicare sulla Rivista ViaCialdini, è chiaramente un’interpretazione soggettiva.

Al Lazio la Migliore Gigantografia Vinitaly La Segnalazione per la Migliore Gigantografia Vinitaly 2022, va al Padiglione del Lazio, che sulle grandi pareti riporta calici con interno i luoghi del territorio laziale, e le porte d’ingresso al padiglione vengono a trovarsi in una bottiglia. Bella gigantografia di impatto immediato.

Sempre molto bene il padiglione del Veneto con le grandi immagine dei vigneti. Mentre quello della Sicilia più che altro comunica un’immagine di mare. Forte e d’impatto i colori accesi del padiglione Puglia, forse troppo. Semplice e carino quello del Molise, che pone l’ingresso tra due calice. Molto molto interessante quello dell’Alto Adige con un’immagine di vigneti verdeggianti e vigneti innevati. Bisognerà osare di più e magari stendere l’immagine per l’intera parete del Padiglione, sarebbe decisamente di grande effetto comunicativo.

Al Lazio la Migliore Gigantografia Vinitaly 2022, e per gli stand, invece, è sempre più difficile individuare uno migliore in quanto stiamo assistendo a una bellissima realtà di crescita e di presentazione. Ma non possiamo non indicare la forte comunicazione della Calabria, colori e immagini immediate, e una grande volontà di crescita, una comunicazione decisamente diversa dagli altri anni, e la conferma viene anche dal padiglione Sol&Agrifood, dove presenta con cura le eccellenze produttive di olio extra vergine d’oliva.

Ed ancora stand, molto bene quello dell’Azienda Mionetto, con bella apertura e soppalco, aperto per il business, e l’Azienda San Marzano, dalla serie piccolo ma bello, semplice, bianco, lineare. E quello dell’Azienda Valdo, stand molto curato, con più prospettive, chiuso ma di fatto aperto, ottimo. E lo stand di quel nero elegante de La Collina dei Ciliegi.

Naturalmente ogni produttore, con la sua professionalità e il modo di presentare ed accogliere, riesce sempre a dare quel Quid in più che fa la differenza. A riguardo da sottolineare quello dell’Azienda Villa Sandi, l’ospite è sempre posto a centro dell’attenzione.

Vinitaly, uno splendido viaggio tra i produttori dell’eccellenze vitivinicole italiane, ogni padiglione, ogni stand ci racconta storie magnifiche, quelle di una Italia vera.
https://www.veronafiere.it/ –   www.vinitaly.com )

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (20/04/2022)

 

 

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