Parlamento europeo quali poteri

Parlamento europeo: quali poteri ha e cosa fanno i deputati. La funzione legislativa, la legittimazione della Commissione europea, la censura, i vincoli.

di Alberto Battaglia 

Il Parlamento europeo è l’unico organo direttamente eletto dai cittadini dell’Unione. Si compone di 751 membri, incluso il suo presidente. Fra le funzioni più importanti che sono a esso affidate ci sono la collaborazione al processo legislativo e la funzione di controllo dell’organo esecutivo, ovvero della Commissione europea.

Inoltre, la maggioranza che si viene a comporre nel Parlamento europeo è fondamentale per l’assetto della Commissione, in quanto essa deve godere del voto favorevole dell’assemblea per entrare in carica. Allo stesso modo la Commissione può essere sfiduciata con una mozione di censura del Parlamento europeo (anche se finora mai è accaduto).

Nonostante le importanti prerogative, il Parlamento europeo, i cui deputati sono eletti ogni quattro anni, non dispone degli stessi poteri che vengono comunemente attribuiti alle assemblee nazionali. In parte questo è dovuto alla natura dell’ordinamento giuridico europeo, che non è quello di uno stato federale, bensì più simile a un ordinamento sovranazionale di stati indipendenti che mantengono, più o meno indirettamente, dei poteri d’indirizzo forti sui processi decisionali comunitari.

La funzione legislativa

L’aspetto più rilevante dell’attività del Parlamento europeo riguarda il processo legislativo. Di fatto, il voto di Strasburgo (o Bruxelles, data la doppia sede) è necessario affinché direttive e regolamenti (i due principali atti della legislazione Ue) vengano approvati. Nella procedura legislativa ordinaria (nota in precedenza come codecisione) il Parlamento europeo condivide il potere di approvare atti con un altro organo comunitario: il Consiglio dell’Unione Europea.

Noto anche come Consiglio dei ministri Ue, esso si compone da membri designati dai governi nazionali dell’Unione e si può considerare come emanazione delle posizioni di questi ultimi. Il potere legislativo europeo, dunque, viene in qualche modo spartito fra l’assemblea eletta e un consiglio di rappresentanti scelti dai governi nazionali. Solo se questi due organi riescono a trovare un accordo, il processo legislativo può concludersi con successo.

Mentre i parlamenti nazionali possono assumere iniziative legislative indipendentemente dal governo, al Parlamento europeo è preclusa questa possibilità, che è affidata alla sola Commissione europea. Tuttavia, l’assemblea parlamentare (così come il Consiglio Ue) può richiedere alla Commissione di assumere un’iniziativa.

In alcune materie, poi, il parere del Parlamento europeo non è vincolante per l’approvazione dell’atto legislativo. E’ quanto accade nella procedura di consultazione. Quest’ultima è limitata ad alcune materie previste espressamente dal trattato sul funzionamento dell’Ue (ad esempio riguarda le politiche agricole comuni, i regolamenti e le direttive sulla concorrenza, le direttive sulle liberalizzazioni).

La legittimazione della Commissione europea

Anche se spesso i commissari europei vengono dipinti come “burocrati non eletti da nessuno”, di fatto assumono il proprio incarico solo se il parlamento approva con voto di maggioranza la Commissione. Dal Trattato di Lisbona in poi, il candidato presidente della Commissione non può che essere emanazione del risultato elettorale. Tipicamente viene designato il leader del Gruppo parlamentare che raccoglie più voti alle elezioni. Il presidente in pectore deve, inoltre, incassare una maggioranza in parlamento ancor prima di aver formato la sua squadra di commissari.

Il Parlamento europeo, inoltre, dispone di un’arma in grado di costringere alle dimissioni tutta la Commissione: la mozione di censura. I suoi numerosi vincoli l’hanno resa, finora, di difficile attuazione, tanto che nessun esecutivo è mai stato sfiduciato dal Parlamento. La mozione di censura richiede una maggioranza qualificata di due terzi dei voti espressi.

Altre importanti funzioni dell’Europarlamento riguardano la preparazione e l’approvazione del bilancio Ue, così come poteri di ratifica per i trattati la cui competenza è comunitaria (come, ad esempio, quelli commerciali come il Ceta). Tramite le interrogazioni, l’Europarlamento esercita anche funzioni di controllo su altri organi europei.  (  https://www.wallstreetitalia.com  )

 

  di Alberto Battaglia
    (25/05/2019)

 

 

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