Sul Colle un presidente in cerca di popolo

Sul Colle un presidente. In attesa di una elezione diretta del Presidente della Repubblica. Questa politica è obsoleta svilisce la stessa carica presidenziale. Un Capo dello Stato, non eletto in modo diretto dal popolo, quale forza ha per rappresentarlo?
di Michele Luongo

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Sul Colle un Presidente. In questi giorni stiamo assistendo ed assisteremo all’ennesimo squallido spettacolo della politica, per scegliere ed eleggere il prossimo Presidente della Repubblica. Intrecci, accordi sottobanco, compromessi e promesse, inganni, tutto il meglio di una brodosa messinscena per poi raggirare il popolo italiano.

“Giochi” che tradiscono lo stesso significato del dettato Costituzionale: “Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale”. Già da qui si potrebbe iniziare a capire dell’importanza dell’elezione diretta del Presidente della Repubblica e dei suoi reali poteri; quindi dell’attuale inutilità delle due figure: Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica. Si, si aprirebbe un lungo dibattito (che sarebbe sacrosanto per chi ama le vere riforme), ma porgo, invece, l’attenzione proprio sull’ispirazione Costituzionale della figura del Capo dello Stato, perché se non è eletto in modo diretto dal popolo, quale forza ha per rappresentarlo?
Questo modo di fare politica è obsoleto, e svilisce la stessa carica presidenziale tanto è che questa non viene nemmeno eletta in modo palese, ma a scrutino segreto, favorendo un’azione ombrosa, quasi a  sottolineare i viziosi giochi dei “politicanti”.

Con queste premesse e con i nomi che circolano, come una girandola, a seconda degli interessi di questo o di quel partito o peggio ancora, magari, da questa o da quella lobby, ci ritroviamo gli stessi personaggi, come se nulla fosse mai successo in tutti questi anni, è una mera offesa e non solo allo istituto dell’elezione.

Sul Colle un Presidente. L’Italia ha bisogno di vere riforme, strutturali, un bisogno che viene da lontano da “Mani pulite”, ma la nostra rappresentanza politica non è stata mai all’altezza, perdendo o disperdendo ogni nuova spinta, un ultima occasione sembrava toccarla con mano, ma ben tre governi non eletti dal popolo, e saggi e saggini di quest’ultimo presidente che non ha avuto il coraggio di scriverLa la storia, si rinvia la realizzazione di una concreta riforma ( unica e seria è quella dell’ Assemblea Costituente) , regalandoci briciole di riforme che raramente hanno a cuore l’interesse del Popolo.

In attesa che il Popolo Italiano possa eleggere il proprio ed unico “Presidente” della Repubblica, un vero capo dello Stato, non ci resta che osservare quale testa siederà sul Colle, sperando che non sia nessuna di quelle che negli ultimi venticinque anni abbia percorso e segnato i palcoscenici di una vecchia politica.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (26/01/2015)

 

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