<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0" xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/" xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom" xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/" xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/" > <channel> <title>Donne - ViaCialdini</title> <atom:link href="https://www.viacialdini.it/tag/donne/feed" rel="self" type="application/rss+xml" /> <link>https://www.viacialdini.it/tag/donne</link> <description>Rivista On line di Cultura e Informazione</description> <lastBuildDate>Mon, 27 May 2024 17:41:18 +0000</lastBuildDate> <language>it-IT</language> <sy:updatePeriod> hourly </sy:updatePeriod> <sy:updateFrequency> 1 </sy:updateFrequency> <generator>https://wordpress.org/?v=6.3.1</generator> <item> <title>Donne, assorbenti gratis</title> <link>https://www.viacialdini.it/notizie/donne-assorbenti-gratis</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Wed, 25 Nov 2020 17:18:37 +0000</pubDate> <category><![CDATA[NOTIZIE]]></category> <category><![CDATA[assorbenti]]></category> <category><![CDATA[assorbenti gratis]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Scozia]]></category> <guid isPermaLink="false">https://www.viacialdini.it/?p=19600</guid> <description><![CDATA[<p>Assorbenti gratis e di tutti i prodotti di base necessari nel periodo delle mestruazioni, per legge a tutte le donne: la Scozia è la prima al mondo. L’iniziativa ha ricevuto il via libera finale del Parlamento di Edimburgo. di Giovanni D’AGATA Donne, assorbenti gratis. In Scozia tutti i prodotti legati al ciclo mestruale saranno gratuiti. Il Period Products Bill, ossia il primo provvedimento normativo al mondo che garantisce la fornitura… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/donne-assorbenti-gratis">Donne, assorbenti gratis</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Assorbenti gratis e di tutti i prodotti di base necessari nel periodo delle mestruazioni, per legge a tutte le donne: la Scozia è la prima al mondo. L’iniziativa ha ricevuto il via libera finale del Parlamento di Edimburgo</strong>. <br /> <em>di Giovanni D’AGATA </em></h2> <p style="text-align: justify;">Donne, assorbenti gratis. In Scozia tutti i prodotti legati al ciclo mestruale saranno gratuiti. Il Period Products Bill, ossia il primo provvedimento normativo al mondo che garantisce la fornitura gratis e universale alle donne degli assorbenti e di tutti i prodotti di base necessari nel periodo delle mestruazioni, è legge da ieri in Scozia.</p> <p style="text-align: justify;">L’iniziativa, formalizzata a inizio 2020 dal governo locale scozzese guidato dalla leader indipendentista Nicola Sturgeon, ha ricevuto ieri il via libera finale del Parlamento di Edimburgo, con il voto unanime sia della maggioranza secessionista dello Scottish National Party (Snp), sia dei partiti unionisti britannici: dai Conservatori, al Labour, ai Liberaldemocratici, ai Verdi.</p> <p style="text-align: justify;">Gli assorbenti dovranno essere messi a disposizione sia dalle autorità locali, sia dai responsabili di scuole e istituzioni educative in giro per le varie contee del territorio più settentrionale del Regno Unito.</p> <p style="text-align: justify;">Si tratta d’una novità assoluta tanto fra le nazioni del Regno Unito, quanto nel resto del pianeta, come sottolineano nei commenti odierni sui media diverse attiviste di organizzazioni di donne.</p> <p style="text-align: justify;">«Questa campagna è stata sostenuta da una vasta coalizione di sindacati, organizzazioni femminili e associazioni caritative», ha sottolineato fra gli altri Monica Lennon, deputata locale che è stata tra le promotrici della legge. «È un segnale al mondo che l’accesso universale gratuito ai prodotti per le mestruazioni può essere garantito», ha concluso.</p> <p style="text-align: justify;">Le scuole, i licei e le università, evidenzia lo “Sportello dei Diritti”, devono anche rendere disponibile una gamma di prodotti gratuiti nei loro bagni, ma la legge ora prevede l’obbligo per i ministri di istituire un programma a livello nazionale per garantire che chiunque possa accedervi.</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione">di Giovanni D’AGATA<br /> (25/11/2020)</p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/donne-assorbenti-gratis">Donne, assorbenti gratis</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Salotto tra le vigne con le donne del Santa Maddalena</title> <link>https://www.viacialdini.it/winefood/salotto-tra-le-vigne-con-le-donne-del-santa-maddalena</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Sat, 10 Oct 2020 10:00:03 +0000</pubDate> <category><![CDATA[WINE&FOOD]]></category> <category><![CDATA[Bolzano]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Kathrin Werth]]></category> <category><![CDATA[lagrain]]></category> <category><![CDATA[Maria Romaner]]></category> <category><![CDATA[Salotto tra le vigne]]></category> <category><![CDATA[Santa Maddalena]]></category> <category><![CDATA[Schiava]]></category> <category><![CDATA[St. Magdalener]]></category> <category><![CDATA[Tenuta Waldgries]]></category> <category><![CDATA[vigneti]]></category> <category><![CDATA[vino]]></category> <category><![CDATA[Vino rosso]]></category> <guid isPermaLink="false">https://www.viacialdini.it/?p=19263</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020-150x150.jpg"/><p>Salotto tra le vigne con le donne del Santa Maddalena, un vino fresco, fine, vivace, intenso. E’ un vino con un proprio Marchio di Tutela e numero di controllo, più di 2 Milioni di bottiglie per sorsi che ci fanno stare insieme per raccontare e vivere la nostra quotidianità. di Michele Luongo Salotto tra le vigne con le donne del Santa Maddalena. Una splendida mattinata a contatto con la natura… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/winefood/salotto-tra-le-vigne-con-le-donne-del-santa-maddalena">Salotto tra le vigne con le donne del Santa Maddalena</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Salotto tra le vigne con le donne del Santa Maddalena, un vino fresco, fine, vivace, intenso. E’ un vino con un proprio Marchio di Tutela e numero di controllo, più di 2 Milioni di bottiglie per sorsi che ci fanno stare insieme per raccontare e vivere la nostra quotidianità</strong>. <br /> <em>di Michele Luongo </em></h2> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020.jpg" data-rel="lightbox-gallery-jnJzWfYk" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" fetchpriority="high" class="alignleft wp-image-19264 size-medium" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020-300x170.jpg" alt="Salotto tra le vigne con le donne del Santa Maddalena" width="300" height="170" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020-300x170.jpg 300w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020-768x434.jpg 768w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020.jpg 800w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a>Salotto tra le vigne con le donne del Santa Maddalena. Una splendida mattinata a contatto con la natura tra filari dei vigneti in un armonica partitura della Tenuta Waldgries, martedì 6 ottobre il Consorzio per la Tutela della Produzione del Vino Santa Maddalena, ha organizzato un incontro con la stampa che ha visto protagoniste le donne delle aziende vinicole produttrici del vino rosso simbolo della città di Bolzano.</p> <p style="text-align: justify;">Il vino Santa Maddalena che prende il nome dall’omonimo quartiere posto su una collina di Bolzano, in un abbraccio di vigne, è prodotto con uve Schiava e con non oltre il 15% di altre uve rosse di qualità, solitamente il Lagrein. </p> <p style="text-align: justify;">Il Santa Maddalena un vino vivace, come le sfumature delle protagoniste che sono riuscite a dare quel tocco intenso, femminile all’evento con il racconto delle loro storie ad incominciare da Kathrin Werth (consigliera del Consorzio del Santa Maddalena) che ha introdotto le protagoniste sottolineando il magnifico paesaggio che ci circonda dove la natura e l ‘uomo hanno incontrato un felice legame di crescita.</p> <p style="text-align: justify;">Salotto tra le vigne con le donne del Santa Maddalena. Si, un elegante salotto con la spontaneità delle storie vere, della quotidianità di quelle che si toccano e si vedono, come Astrid Ramose, punto di riferimento della Cantina Fliederhof. Dopo il matrimonio con Stefano Ramoser, si è dedicata con tutta se stessa alla famiglia, all’azienda, dalla vigna, all’amministrazione e all’accoglienza, un enorme lavoro nello splendido equilibrio dell’armonia.</p> <p style="text-align: justify;">E il bell’esempio di Maria Romaner della Tenuta Gleifnerhof e socia di Cantina Bolzano, ci racconta di essere cresciuta tra le vigne di Santa Maddalena, e di avere appreso dalla famiglia, dal papà l’amore per l’arte del vino. Più giovane di tre figli, è Lei che ha la conduzione del maso di famiglia, una responsabilità sentita nel rispetto della terrà e dei suoi avi.</p> <p style="text-align: justify;">E’ una storia d’amore per la natura di Getrud Vogel (conferitrice di Tenuta Rottensteiner), svizzera di nascita ma innamorata dell’Alto Adige, che da 19 anni si prende cura del maso Premstallerhof, dove applica il metodo biodinamico e ci racconta: “Ho imparato da sola a lavorare questa terra e, grazie al Santa Maddalena, ho potuto realizzare il mio sogno di vivere a contatto con la natura”.</p> <p style="text-align: justify;">E Katharina Martini della Tenuta Falserhof, socia di Cantina Bolzano, agronoma di formazione e mamma di tre figli, che vede nell’agricoltura il futuro della propria famiglia. Ci racconta che quando dovevano fare i novi impianti con il marito non hanno avuto alcun dubbio, hanno scelto di reimpiantare le uve per il Santa Maddalena, saggezza, passione, lungimiranza.</p> <a href='https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-Salotto-tra-le-vigne-2byLM-06102020.jpg' title="" data-rl_title="" class="rl-gallery-link" data-rl_caption="" data-rel="lightbox-gallery-1"><img width="150" height="150" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-Salotto-tra-le-vigne-2byLM-06102020-150x150.jpg" class="attachment-thumbnail size-thumbnail" alt="" decoding="async" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-Salotto-tra-le-vigne-2byLM-06102020-150x150.jpg 150w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-Salotto-tra-le-vigne-2byLM-06102020-140x140.jpg 140w" sizes="(max-width: 150px) 100vw, 150px" /></a> <a href='https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-1byLM-06102020.jpg' title="" data-rl_title="" class="rl-gallery-link" data-rl_caption="" data-rel="lightbox-gallery-1"><img width="150" height="150" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-1byLM-06102020-150x150.jpg" class="attachment-thumbnail size-thumbnail" alt="" decoding="async" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-1byLM-06102020-150x150.jpg 150w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-1byLM-06102020-140x140.jpg 140w" sizes="(max-width: 150px) 100vw, 150px" /></a> <a href='https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020-1.jpg' title="" data-rl_title="" class="rl-gallery-link" data-rl_caption="" data-rel="lightbox-gallery-1"><img width="150" height="150" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020-1-150x150.jpg" class="attachment-thumbnail size-thumbnail" alt="" decoding="async" loading="lazy" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020-1-150x150.jpg 150w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-salotto-tra-le-vigne-byLM-06102020-1-140x140.jpg 140w" sizes="(max-width: 150px) 100vw, 150px" /></a> <a href='https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-Salotto-tra-le-vigne-3byLM-06102020.jpg' title="" data-rl_title="" class="rl-gallery-link" data-rl_caption="" data-rel="lightbox-gallery-1"><img width="150" height="150" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-Salotto-tra-le-vigne-3byLM-06102020-150x150.jpg" class="attachment-thumbnail size-thumbnail" alt="" decoding="async" loading="lazy" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-Salotto-tra-le-vigne-3byLM-06102020-150x150.jpg 150w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2020/10/Bolzano-St-Magdalener-Salotto-tra-le-vigne-3byLM-06102020-140x140.jpg 140w" sizes="(max-width: 150px) 100vw, 150px" /></a> <p style="text-align: justify;">Storie di generazioni una continuità nel segno del Santa Maddalena, come l’entusiasmo della sedicenne Miriam Plattner di Tenuta Waldgries, quando non è impegnata con la scuola, aiuta papà Christian in cantina. Una tenuta che sa guardare avanti, e nei vigneti segnali di nuove prospettive è facile incontrare opere di sculture d’arte in armonia con il paesaggio.</p> <p style="text-align: justify;">Santa Maddalena D.O.C. è ottenuto da uve provenienti dall’aree di produzione di Bolzano: Santa Maddalena, Santa Giustizia, San Pietro, Rencio e Coste. E’ un vino con un proprio Marchio di Tutela e numero di controllo. Sono prodotte più di 2 Milioni di bottiglie ed è esportato in oltre 30 Stati.</p> <p style="text-align: justify;">Vino fresco, fine, vivace, intenso, fruttato e floreale con sentori di ciliegia e lamponi, bello pieno, che si lascia piacevolmente bere. Sono sorsi che ci fanno stare insieme per raccontare e vivere la nostra quotidianità, come la realtà della donne del Santa Maddalena, come in salotto tra le vigne con la passione e il sorriso. ( <a href="http://www.magdalener.com/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">www.magdalener.com</a> )</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_michele">di <strong><em>Michele Luongo</em></strong> ©Riproduzione riservata<br /> (10/10/2020)</p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/winefood/salotto-tra-le-vigne-con-le-donne-del-santa-maddalena">Salotto tra le vigne con le donne del Santa Maddalena</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Change Pays 2019, perceptual art di Michael Murphy</title> <link>https://www.viacialdini.it/inscena/change-pays-2019-perceptual-art-di-michael-murphy</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Mon, 11 Mar 2019 15:41:06 +0000</pubDate> <category><![CDATA[INSCENA]]></category> <category><![CDATA[Arte]]></category> <category><![CDATA[Artista]]></category> <category><![CDATA[Change]]></category> <category><![CDATA[Change Pays]]></category> <category><![CDATA[donna]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Installazione]]></category> <category><![CDATA[Michael Murphy]]></category> <category><![CDATA[Women’s]]></category> <category><![CDATA[World Trade Center]]></category> <guid isPermaLink="false">https://www.viacialdini.it/?p=14554</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-2019-4-Michael-Murphy-byLuongo-08032019-150x150.jpg"/><p>Change Pays 2019, perceptual art, installazione dell’artista Michael Murphy per Women’s Day. Giornata Internazionale della Donna. Un investimento nelle donne è un investimento in tutti noi. di Michele Luongo   Change Pays 2019, Women’s Day. La Giornata Internazionale della Donna e delle donne di tutto il mondo è stata celebrata al World Trade Center di New York City con una installazione d’arte “Change”. L’opera di arte percettiva realizzata dall’artista Michael… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/inscena/change-pays-2019-perceptual-art-di-michael-murphy">Change Pays 2019, perceptual art di Michael Murphy</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-2019-4-Michael-Murphy-byLuongo-08032019-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Change Pays 2019, perceptual art, installazione dell’artista Michael Murphy per Women’s Day. Giornata Internazionale della Donna. Un investimento nelle donne è un investimento in tutti noi</strong>. <br /> <em>di Michele Luongo </em></h2> <p> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-Michael-Murphy-byLuongo-08032019.jpg" data-rel="lightbox-gallery-7VmKZocK" data-rl_title="" data-rl_caption="" title=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft size-medium wp-image-14556" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-Michael-Murphy-byLuongo-08032019-300x169.jpg" alt="" width="300" height="169" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-Michael-Murphy-byLuongo-08032019-300x169.jpg 300w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-Michael-Murphy-byLuongo-08032019-768x432.jpg 768w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-Michael-Murphy-byLuongo-08032019.jpg 800w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a>Change Pays 2019, Women’s Day. La Giornata Internazionale della Donna e delle donne di tutto il mondo è stata celebrata al World Trade Center di New York City con una installazione d’arte “Change”.</p> <p style="text-align: justify;">L’opera di arte percettiva realizzata dall’artista Michael Murphy, è composta da 549 banconote estinte di valuta globale. Sono stati utilizzati 35.000 piedi di cavo aereo, che è superiore al Monte Everest.</p> <p style="text-align: justify;">Nello splendore del bianco del World Trade, l’installazione ha catturato la vista e l ‘attenzione di miglia e di miglia di persone, che inevitabilmente attratte hanno rivolto lo sguardo all’insù, per ammirare le banconote sospese, tenute da fili, nell’aria.</p> <p style="text-align: justify;">Change Pays 2019 è un opera unica, da lontano la vedi con tante banconote come se fossero stese nel vuoto, poi ti avvicini e vedi le valute con il volto delle donne, e il pensiero va subito al mondo dell’economia. Lasciata alla libera visione, aveva, a poca distanza, un punto ben preciso di osservazione, infatti, solo da qui levando con lo sguardo in alto si riesce a leggere il nome che le banconote vanno a formare: “Change” da una parte, e dalla parta opposta “Pays”.</p> <p style="text-align: justify;">Change Pays di Michael Murphy, è un arte trasformativa che corrisponde all’importanza della partecipazione femminile nei luoghi di lavoro e nel mondo della finanza. S & P Global, finanziatore dell’opera, non ha dubbi sull’impatto positivo delle donne, un vero investimento, nel mondo della politica, sui mercati finanziarie e sull’economia.</p> <a href='https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-2019-4-Michael-Murphy-byLuongo-08032019.jpg' title="" data-rl_title="" class="rl-gallery-link" data-rl_caption="" data-rel="lightbox-gallery-2"><img width="150" height="150" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-2019-4-Michael-Murphy-byLuongo-08032019-150x150.jpg" class="attachment-thumbnail size-thumbnail" alt="" decoding="async" loading="lazy" /></a> <a href='https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-2019-1-Michael-Murphy-byLuongo-08032019.jpg' title="" data-rl_title="" class="rl-gallery-link" data-rl_caption="" data-rel="lightbox-gallery-2"><img width="150" height="150" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-2019-1-Michael-Murphy-byLuongo-08032019-150x150.jpg" class="attachment-thumbnail size-thumbnail" alt="" decoding="async" loading="lazy" /></a> <a href='https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-2019-3-Michael-Murphy-byLuongo-08032019.jpg' title="" data-rl_title="" class="rl-gallery-link" data-rl_caption="" data-rel="lightbox-gallery-2"><img width="150" height="150" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-2019-3-Michael-Murphy-byLuongo-08032019-150x150.jpg" class="attachment-thumbnail size-thumbnail" alt="" decoding="async" loading="lazy" /></a> <a href='https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-2019-Michael-Murphy-byLuongo-08032019.jpg' title="" data-rl_title="" class="rl-gallery-link" data-rl_caption="" data-rel="lightbox-gallery-2"><img width="150" height="150" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/03/Change-Pays-2019-Michael-Murphy-byLuongo-08032019-150x150.jpg" class="attachment-thumbnail size-thumbnail" alt="" decoding="async" loading="lazy" /></a> <p style="text-align: justify;">Nella descrizione dell’opera, l’artista Michael Murphy ha posto la seguente annotazione: “It’s great opportunity to be able to participate in the creation of an art installation that has, at it’s core, the objective to affect positive social change. I’m confident this piece wil inspire conversation equality in the workplace ” – ( È una grande opportunità per poter partecipare alla creazione di un’installazione artistica che ha, al suo centro, l’obiettivo di influenzare il cambiamento sociale positivo. Sono sicuro che questo pezzo ispirerà l’eguaglianza di conversazione sul posto di lavoro) .</p> <p style="text-align: justify;">L’installazione resterà visibile al Westfield World Trade Center di New York City dal 08 al 12 marzo 2019. ( <a href="https://www.spglobal.com/en/perspectives/change-pays" target="_blank" rel="noopener">https://www.spglobal.com/en/perspectives/change-pays</a> )</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_michele">di <strong><em>Michele Luongo</em></strong> ©Riproduzione riservata<br /> (11/03/2019)</p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/inscena/change-pays-2019-perceptual-art-di-michael-murphy">Change Pays 2019, perceptual art di Michael Murphy</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Abbigliamento sexy va scelto in base alle tue curve</title> <link>https://www.viacialdini.it/style/abbigliamento-sexy-va-scelto-in-base-alle-tue-curve</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 12 Jul 2018 06:45:56 +0000</pubDate> <category><![CDATA[STYLE]]></category> <category><![CDATA[abbigliamento sexy]]></category> <category><![CDATA[Abiti]]></category> <category><![CDATA[curve]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[intimo]]></category> <category><![CDATA[L'abbigliamento]]></category> <category><![CDATA[sexy]]></category> <category><![CDATA[trasparenti]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=12692</guid> <description><![CDATA[<p>L’abbigliamento sexy ti trasforma in una dea del flirt: 6 look perfetti da indossare quest’estate 2018. Le notti estive sono fatte anche per flirtare in modo sexy e easy. Fallo con 6 idee outfit da vera dea dell’estate 2018. di Guia Rossi L’estate 2018 è nel suo pieno svolgimento. L’abbronzatura comincia a farsi vedere e tu sei salita di almeno 4 gradini nella scala dell’autostima. Bene, è il momento di considerare… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/style/abbigliamento-sexy-va-scelto-in-base-alle-tue-curve">Abbigliamento sexy va scelto in base alle tue curve</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>L’abbigliamento sexy ti trasforma in una dea del flirt: 6 look perfetti da indossare quest’estate 2018. Le notti estive sono fatte anche per flirtare in modo sexy e easy. Fallo con 6 idee outfit da vera dea dell’estate 2018</strong>. <br /> <em>di Guia Rossi </em></h2> <p style="text-align: justify;">L’estate 2018 è nel suo pieno svolgimento. L’abbronzatura comincia a farsi vedere e tu sei salita di almeno 4 gradini nella scala dell’autostima. Bene, è il momento di considerare qualcosa di diverso che probabilmente giace sul fondo più buio del tuo guardaroba: l’abbigliamento sexy.</p> <p style="text-align: justify;">Che non significa solo e unicamente completini intimi sexy per incontri piccanti (ok, quelli vanno sempre bene) ma allarga lo sguardo anche su outfit favolosi perfetti per andare a ballare nelle lunghe notti d’estate.</p> <p style="text-align: justify;">I vestiti sexy non sono seducenti perché semplicemente sono corti-cortissimi oppure sono mini abiti con scollatura ombelicale. L’abbigliamento sexy va saputo scegliere in base alle tue curve e alle tue non-curve. Perché tutte possiamo essere delle dee del flirt estivo grazie a vestitini sexy se scelti con cura e furbizia.</p> <p style="text-align: justify;">E in certi casi, come accade con gli abiti trasparenti vedo-non-vedo, un intimo sexy scelto male potrebbe rovinare il magico effetto window-shopping.</p> <p style="text-align: justify;">Consigli: <br /> <strong>Abiti sexy con lo spacco e arriva l’effetto WOW <br /> </strong>I vestiti sexy sono quelli che scoprono parti del corpo inavvertitamente. L’effetto sorpresa è la componente principale con cui fare colpo. Abiti sexy con lo spacco svelano a ogni tuo passo quella meraviglia che sono le tue gambe. <br /> Se le scarpe hanno un ruolo fondamentale, non tralasciare l’intimo sensuale, culotte o slip che coprano e mantengano intatto quel velo di mistero.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Abbigliamento sensuale: abiti scollati a regola d’arte <br /> </strong>Carica la tua autostima con un abbigliamento sexy woman, anche se hai curve extra. Punta su mini abiti il cui focus si concentra nella scollatura. <br /> Se il punctum dell’abito sale al petto, scegli scarpe minimali e borse a tinta unita.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Mini abiti? Meglio con maniche lunghe <br /> </strong>In questo caso vale la regola sopra-sotto. Se decidi di scoprire le gambe in modo esagerato con mini abiti, allora le braccia vanno coperte. Questi modelli sono vestiti discoteca ideali. <br /> Lascia perdere collane e pendenti e punta tutto su orecchini vistosi a clip.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Abbigliamento sexy: pelle su pelle<br /> </strong>Vuoi davvero far impazzire tutti? Scegli di doppiare l’effetto seconda pelle con abiti sexy in pelle colorata. Spalle grandi e punto vita segnato secondo i diktat della moda anni 80.<br /> Qui gli accessori sexy devono caricare l’effetto. Sì a modelli con passante alle caviglie, ancora meglio se le hai sottili come Meghan Markle, sì a cristalli, piume e tacchi design.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Vestitini sexy: quel vedo-non-vedo che invoglia<br /> </strong><span style="font-size: 14px;">E qui l’intimo sexy si prende i suoi bei 15 minuti di celebrità. Ok, facciamo anche l’intera serata. Con i vestitini sexy trasparenti, trend estate 2018, la lingerie sexy passa in primo piano. Cioè, per dirla chiara, si vede di brutto. <br /> </span> Sfrutta tutto quello che hai imparato con le nostre guide costumi da bagno e lingerie. Indossa body o costumi interi se hai gambe favolose ma curve extra al girovita. Completi di lingerie sexy a vita alta per tornire se, invece, hai una figura carente di sinuosità.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Infine vai con il nero per un abbigliamento sexy a prova di bomba<br /> </strong>Ok, un abito nero ti risolve la vita. Ma occhio al modello che sceglierai. Un abbigliamento sexy, per esserlo veramente deve poterti scivolare addosso accentuando le curve sorvolando sul resto.<br /> Sei una magrissima dalla tipica forma “a banana”, cioè senza curve in mezzo? Evita abiti troppo aderenti. Ricorda che lo scheletro, se non ad Halloween, non piace a nessuno. ( <a href="https://www.cosmopolitan.com" target="_blank" rel="noopener">https://www.cosmopolitan.com</a> )</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica"> di Guia Rossi<br /> (12/07/2018)</p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/style/abbigliamento-sexy-va-scelto-in-base-alle-tue-curve">Abbigliamento sexy va scelto in base alle tue curve</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Irène Némirovsky, L’Orchessa e altri racconti</title> <link>https://www.viacialdini.it/cultura/irene-nemirovsky-lorchessa-e-altri-racconti</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Mon, 11 Jun 2018 08:16:11 +0000</pubDate> <category><![CDATA[CULTURA]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[femminile]]></category> <category><![CDATA[Ida Sconin]]></category> <category><![CDATA[Irène Némirovsky]]></category> <category><![CDATA[L’Orchessa]]></category> <category><![CDATA[Racconti]]></category> <category><![CDATA[zitella]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=12356</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/06/Irène-Némirovsky-L-Orchessa-150x150.jpg"/><p>L’Orchessa e altri racconti, le donne raccontate da Irène Némirovsky. Un approfondimento sull’animo femminile. Tutte le donne sono accomunate da una vita difficile, o meglio, tutte si trovano ad affrontare un momento difficile. di Caterina Geraci Pochi sanno che Irène Némirovsky, celeberrima autrice di Suite francese, si è dedicata nel corso della sua vita anche alla stesura di racconti, in parallelo alla scrittura “impegnata” caratteristica della sua opera più… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/irene-nemirovsky-lorchessa-e-altri-racconti">Irène Némirovsky, L’Orchessa e altri racconti</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/06/Irène-Némirovsky-L-Orchessa-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>L’Orchessa e altri racconti, le donne raccontate da Irène Némirovsky. Un approfondimento sull’animo femminile. Tutte le donne sono accomunate da una vita difficile, o meglio, tutte si trovano ad affrontare un momento difficile</strong>.</h2> <h2 style="text-align: justify;"><em>di Caterina Geraci</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/06/Irène-Némirovsky-L-Orchessa.jpg" data-rel="lightbox-gallery-yNLhRxRD" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-12357" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/06/Irène-Némirovsky-L-Orchessa-191x300.jpg" alt="Irène Némirovsky, L’Orchessa e altri racconti" width="250" height="393" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/06/Irène-Némirovsky-L-Orchessa-191x300.jpg 191w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/06/Irène-Némirovsky-L-Orchessa.jpg 500w" sizes="(max-width: 250px) 100vw, 250px" /></a>Pochi sanno che Irène Némirovsky, celeberrima autrice di Suite francese, si è dedicata nel corso della sua vita anche alla stesura di racconti, in parallelo alla scrittura “impegnata” caratteristica della sua opera più conosciuta. Nel 2014 Adelphi ha deciso di pubblicare nove delle sue narrazioni brevi, inserendole in un unico volume intitolato L’Orchessa e altri racconti. Le nove storie contenute nel libro contano altrettante protagoniste, le quali ci rendono partecipi della loro visione tutta al femminile del mondo che le circonda: Madeleine, e quella Commedia borghese che è la sua vita; Ida Sconin, anziana soubrette che conosce la tristezza di essere messa parte per una ballerina più giovane; Agnès, alle prese con la difficile adolescenza della figlia Nadine e un marito totalmente assente; la signora Barret, disposta ad umiliarsi pur di salvare la vita al figlio condannato a morte; Anne Demestre, e il delicato rapporto con i suoi quattro figli; Blanche Lajunie, “vecchia zitella povera e sola”; Rosine, bambina che sta per diventare donna, con tutti i problemi che quest’età difficile comporta; Florence, e la sua vita di bugie all’uomo che credeva di amarla; l’Orchessa, una matrona tarchiata, e le sue figlie.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Un approfondimento sull’animo femminile</strong><br /> Tutte le donne di cui ci parla la Némirovsky sono accomunate da una vita difficile, o meglio, tutte si trovano ad affrontare un momento difficile. Anche coloro che hanno vissuto un’esistenza felice, come l’ex soubrette Ida Sconin di Ida, si ritrovano a fare i conti con la dura realtà sopraggiunta e si perdono in riflessioni su ciò che è stato e ciò che sarà. Proprio l’approfondimento psicologico di ogni personaggio costituisce l’aspetto più interessante dei racconti. L’animo femminile è descritto in tutta la sua sensibilità, a prescindere dal corpo nel quale si ritrovi ad abitare, che sia la zitella o la madre preoccupata per i figli, l’adolescente o la signora anziana. Gli uomini non giocano comunque un ruolo meno rilevante: essi sono indispensabili co-protagonisti delle vite delle donne che popolano i racconti. Talvolta accade che la figura maschile passi in primo piano rispetto a quella femminile. Ad esempio, la signora Barret di L’inizio e la fine si batte per la scarcerazione del figlio, ma la storia vera e propria è incentrata sui tormenti del giudice che dovrà prendere una decisione in merito alla causa che vede coinvolto il giovane, seppur non sia difficile immaginare le conseguenze che tale decisione avrà sulla madre.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Un piccolo capolavoro: il racconto Legami di sangue</strong><br /> Il racconto che a mio parere merita di più tra tutti quelli del volume è senza dubbio Legami di sangue. Esso narra del delicato rapporto di una madre, Anne, con i suoi quattro figli: Alain, Albert, Augustin e Mariette. L’unico momento in cui la famiglia si riunisce è il pranzo domenicale, ma per i figli anche presenziare a questo appuntamento diventa sempre più difficile, presi come sono dalle loro incombenze quotidiane. Anne lo sa, ma fa finta di nulla. Li provoca, li vorrebbe più presenti, ma alla fine prevale in lei un triste senso di rassegnazione:</p> <p style="text-align: justify;"><<Gli uomini sono fortunati…>> pensò. Anche da vecchi hanno occupazioni più interessanti, più appassionanti: la politica, la pace, la guerra, gli affari internazionali… e ricordi più vividi e intensi. Alle donne resta solo il lavoro a maglia o un solitario. Ah, l’allegro baccano domestico di un tempo… Le voci dei bambini, lo sbattere delle porte, l’eco delle risate, dei bisticci…</p> <p style="text-align: justify;">Fino a quando Anne non si ammala. Solo allora i Demestre riscopriranno l’importanza della famiglia, delle radici alle quali sentirsi legati. Trovo che la narrazione dei pensieri che si agitano nelle menti dei figli di Anne, la descrizione dell’atmosfera che si respira in casa Demestre, i dialoghi stringati tra i fratelli e la loro graduale presa di coscienza, valgano già da soli la lettura dell’intero libro. Non che gli altri racconti siano da meno: ciascuno a suo modo fornisce uno spunto di riflessione e una prospettiva diversa dalla quale osservare la realtà. A questo si aggiunge poi lo stile ricercato della narrativa della Némirovsky, la maestria di questa scrittrice che consiste nel far immedesimare il lettore nella storia raccontata e al contempo trasportarlo lontano nello spazio e nel tempo, accanto ai protagonisti di cui sta leggendo. Insomma, L’Orchessa e altri racconti è una lettura consigliatissima: se avete già letto altro di questa scrittrice e, come me, ne siete rimasti affascinati, questo volume non potrà che confermare le aspettative nei suoi confronti; se invece non avete ancora avuto modo di conoscerla, i suoi racconti sono il punto di partenza ideale per comprenderne appieno le doti narrative e imparare ad apprezzarla.( <a href="http://www.recensionilibri.org" target="_blank" rel="noopener">http://www.recensionilibri.org</a> )</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica"> di Caterina Geraci<br /> (11/06/2018)</p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/irene-nemirovsky-lorchessa-e-altri-racconti">Irène Némirovsky, L’Orchessa e altri racconti</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Fai piano quando torni</title> <link>https://www.viacialdini.it/cultura/fai-piano-quando-torni</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Wed, 02 May 2018 11:00:18 +0000</pubDate> <category><![CDATA[CULTURA]]></category> <category><![CDATA[Dolore]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Margherita]]></category> <category><![CDATA[romanzo]]></category> <category><![CDATA[Silvia Truzzi]]></category> <category><![CDATA[speranza]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=12000</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/04/Fai-piano-quando-torni-150x150.jpg"/><p>Silvia Truzzi Fai piano quando torni. Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama. È bella, ricca. Il dolore della perdita e la fatica della rinascita. Redazione Un’amicizia tra due donne diverse, tanto improbabile quanto unica e portatrice di speranza e rinascita. E’ raccontata nel libro dell’esordio letterario di Silvia Truzzi, ‘Fai piano quando torni’ (Longanesi). Una prosa emozionale e delicata quella dell’autrice, che accompagna il lettore nelle… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/fai-piano-quando-torni">Fai piano quando torni</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/04/Fai-piano-quando-torni-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Silvia Truzzi Fai piano quando torni. Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama. È bella, ricca. Il dolore della perdita e la fatica della rinascita</strong>. <br /> <em>Redazione</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/04/Fai-piano-quando-torni.jpg" data-rel="lightbox-gallery-RkivQJhA" data-rl_title="" data-rl_caption="" title=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft size-medium wp-image-12001" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/04/Fai-piano-quando-torni-200x300.jpg" alt="" width="200" height="300" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/04/Fai-piano-quando-torni-200x300.jpg 200w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/04/Fai-piano-quando-torni.jpg 500w" sizes="(max-width: 200px) 100vw, 200px" /></a>Un’amicizia tra due donne diverse, tanto improbabile quanto unica e portatrice di speranza e rinascita. E’ raccontata nel libro dell’esordio letterario di Silvia Truzzi, ‘Fai piano quando torni’ (Longanesi). Una prosa emozionale e delicata quella dell’autrice, che accompagna il lettore nelle trame di una storia di ferite, cicatrici e cure del cuore, in cui chiunque si può riconoscere.</p> <p style="text-align: justify;">Silvia Truzzi Fai piano quando torni. Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama. È bella, ricca ma disperatamente incapace di superare sia la scomparsa dell’adorato papà, morto all’improvviso otto anni prima, sia l’abbandono del fidanzato che l’ha lasciata senza troppe spiegazioni. Dopo un grave incidente d’auto si risveglia in ospedale.</p> <p style="text-align: justify;">Qui incontra una signora anziana che da poco è stata operata al femore. Anna, oggi settantaseienne – nata poverissima, «venduta» come sguattera da bambina – ha trascorso la vita in compagnia di un marito gretto e di una figlia meschina, eppure ha conservato una gioia di vivere straordinaria. Merito delle misteriose lettere che, da più di mezzo secolo, scrive e riceve ogni settimana.</p> <p style="text-align: justify;">I mondi di queste due donne sono lontanissimi: non fossero state costrette a condividere la stessa stanza, non si sarebbero mai rivolte la parola. Dopo i primi tempestosi scontri, però, fuori dall’ospedale il cortocircuito scatenato dalla loro improbabile amicizia cambierà in meglio la vita di entrambe.</p> <p style="text-align: justify;">Un romanzo pieno di grazia che racconta, con tono ironico e sorprendentemente leggero, il dolore della perdita e la fatica della rinascita.</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;">Silvia Truzzi “Fai piano quando torni “<br /> Ed. Longanesi ,Milano, 2018 <br /> Pag 272 Euro 16,40 – ISBN 9788830449879 – <a href="http://www.longanesi.it" target="_blank" rel="noopener">www.longanesi.it</a></p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione"> Redazione<br /> (02/05/2018)</p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/fai-piano-quando-torni">Fai piano quando torni</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Mattioli, Ti porto con me</title> <link>https://www.viacialdini.it/inscena/mattioli-ti-porto</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 15 Feb 2018 03:50:19 +0000</pubDate> <category><![CDATA[INSCENA]]></category> <category><![CDATA[Arianna Mattioli]]></category> <category><![CDATA[Dialoghi]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Giovanna Guida]]></category> <category><![CDATA[Giulia Galiani]]></category> <category><![CDATA[Lucia Lavia]]></category> <category><![CDATA[Mattioli]]></category> <category><![CDATA[rappresentazione]]></category> <category><![CDATA[Regia]]></category> <category><![CDATA[rinchiuse]]></category> <category><![CDATA[testo]]></category> <category><![CDATA[Ti porto con me]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=11357</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/02/Regia-Mattioli-Ti-porto-con-me-150x150.jpg"/><p>Mattioli, Ti porto con me … in questo luogo chiamato inferno. Un testo complesso, greve, due donne, due vittime, due atomi composti da piccole particelle. di Costanza Carla Iannacone Regia di Arianna Mattioli, “Ti porto con me” in scena all’Eliseo Off. Loro si chiamano Maria (Lucia Lavia) e Anna (Giulia Galiani), ma in realtà non hanno un nome. Sono due donne, due vittime, due carnefici. Due atomi composti da… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/inscena/mattioli-ti-porto">Mattioli, Ti porto con me</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/02/Regia-Mattioli-Ti-porto-con-me-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Mattioli, Ti porto con me … in questo luogo chiamato inferno. Un testo complesso, greve, due donne, due vittime, due atomi composti da piccole particelle</strong>.<br /> <em>di Costanza Carla Iannacone</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/02/Regia-Mattioli-Ti-porto-con-me.jpg" data-rel="lightbox-gallery-9Io8OJUY" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-11358" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/02/Regia-Mattioli-Ti-porto-con-me-300x174.jpg" alt="Mattioli, Ti porto con me" width="350" height="203" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/02/Regia-Mattioli-Ti-porto-con-me-300x174.jpg 300w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2018/02/Regia-Mattioli-Ti-porto-con-me.jpg 650w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a>Regia di Arianna Mattioli, “Ti porto con me” in scena all’Eliseo Off. Loro si chiamano Maria (Lucia Lavia) e Anna (Giulia Galiani), ma in realtà non hanno un nome. Sono due donne, due vittime, due carnefici. Due atomi composti da piccole particelle subatomiche di protoni, elettroni e neutroni. Due donne che non hanno nulla da perdere perché hanno già perso tutto, tranne i ricordi e il dolore.</p> <p style="text-align: justify;">Trascorrono la loro grigia esistenza in una stanza grigia, con un letto a castello grigio anche quello, un comodino grigio, delle lenzuola grigie, abiti grigi e pile di quotidiani ammassate alle pareti, anch’essi grigi.</p> <p style="text-align: justify;">E, come l’elettrone e il protone, costituiscono un unico atomo che danno vita alla materia. A dar voce ai loro pensieri è un elemento “fuori” dal contesto in cui tutto si svolge: il neutrone (Giovanna Guida).</p> <p style="text-align: justify;">Sono due elementi che interagiscono tra loro; parlano, pensano, litigano, soffrono. Il tutto sotto lo sguardo vigile di quest’occhio esterno. I loro dialoghi seguono una direzione che fa presagire niente di buono, niente di concreto; le parole si susseguono inciampando tra loro, sussultano, s’accavallano, si confondono, si perdono tra loro e sfugge anche il senso ma, ecco, ad un tratto s’intravvede uno squarcio: la materia comincia a prendere forma come quella di un pane. È un piccolo panetto, quanto basta per far comprendere al pubblico di quale atrocità si siano macchiate le mani delle due donne, ora nere come l’inchiostro dei giornali che sfogliano ogni giorno che passa, chiuse in quella che sembra essere una cella senza possibilità di evasione.</p> <p style="text-align: justify;">Qualcosa fa pensare che ad essere fuori di testa sia solo una delle due, e che l’altra sia stata messa lì soltanto a fare da contrappeso, ma la carica che entrambe si portano dentro è la stessa carica di dolore e di smarrimento. Nel limbo in cui sono rinchiuse ognuna si aggrappa all’altra attraverso i propri sogni, le proprie illusioni, la propria rabbia, per poter sopravvivere all’angoscia e alla paura. Per sopravvivere a se stesse.</p> <p style="text-align: justify;">Ti porto con me di Arianna Mattioli è un testo che sonda la natura più intima e più buia dell’animo umano, un testo che mette a confronto il bene e il male e cosa avviene nell’uomo quando si trova a dover affrontare faccia a faccia questo male (che si traduce in come affrontare se stessi). Ne prova ribrezzo, se ne ritrae, prova a dargli un altro volto pur di non dover ammettere di esserne l’artefice, tenta persino di cancellarlo e sostituirne il ricordo per non dover fare i conti con ciò che è o che è stato.</p> <p style="text-align: justify;">Lucia Lavia e Giulia Galiani, in questo spettacolo, sono la rappresentazione di questo specchio: il bene e il male che si scontrano, si riflettono, si guardano negli occhi, si giudicano, si criticano; s’attraggono e si sfuggono perché, in fondo, non possono resistere (ed esistere) l’uno senza l’altro.</p> <p style="text-align: justify;">Un testo complesso, greve, ma che le due attrici con la loro esemplare interpretazione e bravura hanno saputo sviscerare e mettere sul palcoscenico grazie anche al supporto di Giovanna Guida che, con la sua voce fuori campo, fa da completamento al sistema, pur restando neutrale. Anche la scenografia è molto preziosa, basilare ma efficace per il contesto. L’unica pecca è data dai dialoghi troppo veloci e articolati che rallentano l’apprendimento di un testo già così drammatico e, sotto certi aspetti, crittografico. Dalle prime battute, infatti, non è dato capire a cosa si allude, nel prosieguo invece i pezzi si assemblano tra loro, il racconto prende forma e s’avvia verso la triste conclusione così come era cominciato.</p> <p style="text-align: justify;">Dialoghi a parte, Ti porto con me resta dunque un testo affascinate la cui potenza è accresciuta grazie alla prestazione intellettiva, attoriale e fisica delle tre grandi attrici che ben hanno saputo renderne l’essenza. ( <a href="http://www.laplatea.it/" target="_blank" rel="noopener">http://www.laplatea.it/</a> ).</p> <p style="text-align: justify;"><strong>TI PORTO CON ME</strong> , di Arianna Mattioli, con Giovanna Guida, Lucia Lavia e Giulia Galiani, regia di Lorenzo Lavia, in scena all’Eliseo Off dal 2 al 26 febbraio 2018 ( <a href="http://www.teatroeliseo.com" target="_blank" rel="noopener">http://www.teatroeliseo.com</a> ).</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica">di Costanza Carla Iannacone<br /> (15/02/2018)</p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/inscena/mattioli-ti-porto">Mattioli, Ti porto con me</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Sheerly Genius Collant resistenti</title> <link>https://www.viacialdini.it/style/sheerly-genius-collant-resistenti</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Wed, 14 Feb 2018 10:00:59 +0000</pubDate> <category><![CDATA[STYLE]]></category> <category><![CDATA[antibatteriche]]></category> <category><![CDATA[calze]]></category> <category><![CDATA[collant]]></category> <category><![CDATA[comode]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[gambe]]></category> <category><![CDATA[resistenti]]></category> <category><![CDATA[Sheerly Genius]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=11346</guid> <description><![CDATA[<p>1Arrivano i collant indistruttibili. Fibre più resistenti ma anche atossiche, antibatteriche, comode e morbide al tatto. Redazione Collant resistenti . Chi indossa spesso le calze lo sa: è impossibile non romperne, graffiarne o smagliarne un paio dopo qualche utilizzo. Ecco perché la star up statunitense Sheerly Genius ha ideato delle calze in tessuto balistico, lo stesso che viene utilizzato per realizzare i giubbotti antiproiettile. I collant, in attesa di brevetto,… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/style/sheerly-genius-collant-resistenti">Sheerly Genius Collant resistenti</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>1Arrivano i collant indistruttibili. Fibre più resistenti ma anche atossiche, antibatteriche, comode e morbide al tatto</strong>.<br /> <em>Redazione</em></h2> <p style="text-align: justify;">Collant resistenti . Chi indossa spesso le calze lo sa: è impossibile non romperne, graffiarne o smagliarne un paio dopo qualche utilizzo. Ecco perché la star up statunitense Sheerly Genius ha ideato delle calze in tessuto balistico, lo stesso che viene utilizzato per realizzare i giubbotti antiproiettile.</p> <p style="text-align: justify;">I collant, in attesa di brevetto, sono stati progettati con un complesso sistema di tecniche che impedisce al tessuto di strapparsi o bucarsi.</p> <p style="text-align: justify;">“Le nostre fibre non sono solo alcune delle più resistenti al mondo – afferma la start up – ma sono anche atossiche, antibatteriche, comode e morbide al tatto”. Lavabili in lavatrice, i collant hanno cuciture rinforzate e sono progettati per adattarsi a qualsiasi tipo di corpo.</p> <p style="text-align: justify;">Per finanziare il suo progetto, Sheerly Genius ha lanciato una campagna su Kickstarter, mentre sul sito web della start up il modello è disponibile in preordine a 79 dollari. ( <a href="https://sheerlygenius.com/" target="_blank" rel="noopener">https://sheerlygenius.com/</a> – <a href="http://www.adnkronos.com" target="_blank" rel="noopener">http://www.adnkronos.com</a> )</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione"> Redazione<br /> (14/02/2018)</p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/style/sheerly-genius-collant-resistenti">Sheerly Genius Collant resistenti</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Carcere femminile, musical Città Inferno</title> <link>https://www.viacialdini.it/daltrentino/carcere-femminile-musical-citta-inferno</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Sun, 26 Nov 2017 12:27:33 +0000</pubDate> <category><![CDATA[DALTRENTINO/AA]]></category> <category><![CDATA[Anna Magnani]]></category> <category><![CDATA[Carcere]]></category> <category><![CDATA[carcere femminile]]></category> <category><![CDATA[Carolina Leporatti]]></category> <category><![CDATA[Città Inferno]]></category> <category><![CDATA[Daniela Vitale]]></category> <category><![CDATA[Dario Aita]]></category> <category><![CDATA[Demi Licata]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Elena Gigliotti]]></category> <category><![CDATA[Elisabetta Mazzullo]]></category> <category><![CDATA[Fondazione Luzzati Teatro]]></category> <category><![CDATA[Melania Genna]]></category> <category><![CDATA[Musical]]></category> <category><![CDATA[Pergine Valsugana]]></category> <category><![CDATA[Rachele Canella]]></category> <category><![CDATA[Sette]]></category> <category><![CDATA[Sette cuori]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=10597</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/11/Carcere-femminile-musical-Città-Inferno-150x150.jpg"/><p>Il Teatro comunale di Pergine viene avvolto dalle tinte blues di un racconto senza tempo con Città Inferno, ispirato alla vita del carcere femminile. Eccetto che sono donne. Hanno amato, e ameranno. Hanno un corpo o l’hanno avuto. Redazione Carcere femminile, musical Città Inferno . La produzione della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse – Città Inferno – arriva al Teatro comunale di Pergine giovedì 30 novembre 2017 alle ore 20.45.… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/carcere-femminile-musical-citta-inferno">Carcere femminile, musical Città Inferno</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/11/Carcere-femminile-musical-Città-Inferno-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Il Teatro comunale di Pergine viene avvolto dalle tinte blues di un racconto senza tempo con Città Inferno, ispirato alla vita del carcere femminile. Eccetto che sono donne. Hanno amato, e ameranno. Hanno un corpo o l’hanno avuto</strong>.</h2> <h2 style="text-align: justify;"><em> Redazione</em></h2> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/11/Carcere-femminile-musical-Città-Inferno.jpg" data-rel="lightbox-gallery-HXHGadFT" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-10598" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/11/Carcere-femminile-musical-Città-Inferno.jpg" alt="Carcere femminile, musical Città Inferno" width="350" height="234" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/11/Carcere-femminile-musical-Città-Inferno.jpg 650w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/11/Carcere-femminile-musical-Città-Inferno-300x200.jpg 300w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a>Carcere femminile, musical Città Inferno . La produzione della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse – Città Inferno – arriva al Teatro comunale di Pergine giovedì 30 novembre 2017 alle ore 20.45. All’interno di una prigione vivono le detenute di questa storia, liberamente ispirata a Nella Città, l’inferno, il film di Renato Castellani con Anna Magnani e Giulietta Masina.</p> <p style="text-align: justify;">Assassine, fattucchiere, peccatrici e ladre seriali provenienti da tutta Italia e realmente esistite, le protagoniste si trovano ad occupare un ristrettissimo spazio vitale, una cella di prigione 2m x 2m. Sono collocate in un tempo che non esiste, dagli anni ’40 ad oggi, piene del loro crimine, dei loro anni vissuti.</p> <p style="text-align: justify;">E quando nel cuore della cella fa ingresso un’innocente, le detenute – come delle voci interiori – la condurranno poco a poco verso la vita disperata della galera, segnando così il suo destino, non potendo capire la possibilità stessa dell’innocenza.</p> <p style="text-align: justify;">Eccetto che sono donne. Hanno amato, e ameranno. Hanno un corpo o l’hanno avuto. Sette cuori che battono in due metri per due possono fare tanto rumore. Troppo, per chi colpe non ne ha, e vuole piangere in silenzio. Questa è una storia che ha il sapore della realtà e il suo compito è quello di indagare strettamente la causa: il debito d’amore, la nostra più grande ferita.</p> <p style="text-align: justify;">«Città Inferno è un musical di dolori e abbandoni, dei vivi fuori invocati come i morti, delle superstizioni, delle canzoni passionali, dal Nord al Sud. Città Inferno è una storia liberamente ispirata a un film. Eppure identica a mille storie vere. Per questo motivo abbiamo studiato la vita di criminali realmente esistite collocandole però in un tempo immaginario nel quale approda Lina. Una ragazza normale. Di provincia. Il cui errore è stato quello di innamorarsi della persona sbagliata, e per questo è stata portata in prigione. La sua innocenza fa sorridere d’ingenuità quanto le storie di tanti ragazzi e ragazze di provincia coinvolti in situazioni pericolose, loro malgrado. È in questa cella che Lina conoscerà il passato di madri e figlie che per amore di madri hanno ucciso, e che per amore di figlie hanno fatto altrettanto. Proprio lei. Sola e senza figli. Costretta a pensarci, e a capire il perché. Proprio lei alla quale nessuno ha mai fornito strumenti per comprendere, si troverà ad avere in mano il motivo di tanta violenza. E lo proverà sulla sua pelle, una volta ottenuta la libertà. Le detenute provengono da tutta Italia e ciò sarà causa di incomunicabilità, fino a che l’insieme di queste lingue provocherà la bellezza musicale che è l’Italia stessa, fra alti e bassi, parolacce, litigi, e canzoni. Il linguaggio e la poetica di nO (Dance first. Think later) sono volti alla fusione della scrittura scenica in improvvisazione insieme alla danza, eseguita da attrici che indagano la loro espressività fisica e vocale, inserendola sempre in un contesto drammaturgico complesso e ricco di spunti. Scene dal film si alternano a scene interamente inventate dalla fantasia, ma soprattutto alle esperienze di vita delle detenute di cui raccontiamo la storia attraverso proiezioni e registrazioni. Città Inferno è un esempio di riassunto assoluto fra il teatro che mettiamo in scena, il cinema da cui prendiamo spunto e il materiale documentaristico delle storie vere a cui ci siamo ispirate» (<a href="http://www.ilsonar.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">www.ilsonar.it/</a>).</p> <p style="text-align: justify;"><strong>FONDAZIONE LUZZATI – TEATRO DELLA TOSSE </strong><br /> Con le sue tre sale e un foyer sempre animato da incontri, letture e iniziative diverse, il Teatro della Tosse non è solo una casa per la compagnia della Tosse – che crea anche eventi fuori dal palcoscenico e porta in tournée i suoi spettacoli – ma un crocevia per artisti e compagnie da ogni parte del mondo, in cui offrire al pubblico un luogo di incontro ricco di novità e stimoli culturali.</p> <p style="text-align: justify;">Fondato nel 1975 da personalità del teatro e della cultura tra cui Aldo Trionfo, Rita Cirio, Giannino Galloni, la Tosse ha avuto come ideatori il regista Tonino Conte e lo scenografo Emanuele Luzzati che ne sono stati direttori artistici fino al 2006-07.</p> <p style="text-align: justify;">Teatro Stabile Privato dal 1995, nel 1996 il Teatro della Tosse riceve il premio speciale UBU per l’attività di ricerca. Nel 2005 il Teatro diventa “Fondazione Luzzati Teatro della Tosse”. Oltre al cambio di statuto, il grande elemento di novità – dopo la scomparsa nel 2006 di Emanuele Luzzati – è rappresentato dalla scelta di una direzione artistica condivisa su base triennale.</p> <p style="text-align: justify;">Nel 2007 Massimiliano Civica dà vita al progetto triennale Facciamo insieme teatro, rifacendosi, nel titolo, al libro firmato Conte e Luzzati (Einaudi, 1977) che aveva simbolicamente dato il via all’avventura della Tosse. Dalla stagione 2010-11 Emanuele Conte è il direttore artistico del Teatro della Tosse con la consulenza del regista Fabrizio Arcuri: insieme firmano il progetto triennale Appunti sul futuro. Dalla stagione 2012-13 il teatro vara per la prima volta nella sua storia una doppia stagione lunga otto mesi, con venti titoli divisi tra “In trionfo” e “Cantiere Campana” (dai nomi delle sale in cui hanno luogo) che danno maggiore consistenza al progetto, anticipato dalla creazione de La Claque in Agorà (la terza sala del complesso di Sant’Agostino), di diversificare e determinare sempre di più le molteplici anime che compongono la Tosse. </p> <p style="text-align: justify;">Dal gennaio 2015 direttore artistico è Amedeo Romeo.<br /> Nel marzo 2015 la Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse è riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali “Teatro di Rilevante Interesse Culturale” (TRIC), unica realtà ligure insieme al Teatro Stabile di Genova.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Città Inferno – giovedì 30 novembre 2017 ore 20.45,</strong> Teatro comunale di Pergine – <a href="http://www.teatrodipergine.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">http://www.teatrodipergine.it/</a></p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione"> Redazione<br /> (26/11/2017)</p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/carcere-femminile-musical-citta-inferno">Carcere femminile, musical Città Inferno</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Allattare i figli fa bene</title> <link>https://www.viacialdini.it/salute/allattare-figli-bene</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Sat, 22 Jul 2017 05:30:59 +0000</pubDate> <category><![CDATA[SALUTE]]></category> <category><![CDATA[allattamento]]></category> <category><![CDATA[allattare]]></category> <category><![CDATA[Annette Langer-Gould]]></category> <category><![CDATA[benefici]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[figli]]></category> <category><![CDATA[gravidanze]]></category> <category><![CDATA[mamme]]></category> <category><![CDATA[sclerosi multipla]]></category> <category><![CDATA[sistema immunitario]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=9659</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/07/Allattare-i-figli-fa-bene-150x150.jpg"/><p>Allattare i figli fa bene. Ulteriori prove dei benefici. Tra gli altri riduce il rischio di sclerosi multipla. L’allattamento dopo il parto altera i livelli di estrogeno e protegge le mamme dallo sviluppo della malattia. di Giovanni D’AGATA Allattare i figli fa bene. Molte ricerche scientifiche da tempo sono giunte alla conclusione che l’allattamento è portatore di molteplici benefici non solo per i bambini, ma anche per le mamme.… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/salute/allattare-figli-bene">Allattare i figli fa bene</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/07/Allattare-i-figli-fa-bene-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Allattare i figli fa bene. Ulteriori prove dei benefici. Tra gli altri riduce il rischio di sclerosi multipla. L’allattamento dopo il parto altera i livelli di estrogeno e protegge le mamme dallo sviluppo della malattia</strong>.</h2> <h2 style="text-align: justify;"><em> di Giovanni D’AGATA</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/07/Allattare-i-figli-fa-bene.jpg" data-rel="lightbox-gallery-b2xSX6I1" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-9660" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/07/Allattare-i-figli-fa-bene.jpg" alt="Allattare i figli fa bene" width="300" height="136" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/07/Allattare-i-figli-fa-bene.jpg 600w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/07/Allattare-i-figli-fa-bene-300x136.jpg 300w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a>Allattare i figli fa bene. Molte ricerche scientifiche da tempo sono giunte alla conclusione che l’allattamento è portatore di molteplici benefici non solo per i bambini, ma anche per le mamme. Uno degli ultimi studi, realizzato dall’istituto Kaiser Permanente in California, pubblicato per intero nella rivista scientifica Neurology, ne ha chiarito un’altra preziosa conseguenza benefica, ovvero l’alta capacità di riduzione del rischio di sviluppare la sclerosi multipla che sarebbe pari addirittura al 50%.</p> <p style="text-align: justify;">Questa patologia, che colpisce il sistema nervoso centrale causando un ampio spettro di sintomi, affligge oltre 100mila persone solo in Italia. I segnali più comuni sono problemi di vista, affaticamento, equilibrio e disturbi nei movimenti delle braccia e delle gambe. Al momento non esiste una cura per la sclerosi multipla, né è totalmente chiaro ciò che scatena l’attacco del sistema immunitario nei confronti degli strati che avvolgono e proteggono i nervi, alterando così i «messaggi» che viaggiano lungo di essi.</p> <p style="text-align: justify;">Per Annette Langer-Gould, capo equipe della ricerca, «Tra i numerosi benefici dell’allattamento, sia per la madre che per il bambino, vi è anche una netta riduzione delle probabilità di sviluppare la sclerosi multipla per la madre». Durante la ricerca il team ha preso come campione 397 donne a cui era stata di recente diagnosticata la malattia, e altre 433 in salute.</p> <p style="text-align: justify;">A tutti i partecipanti è stato chiesto di compilare un esteso questionario relativo alle loro gravidanze e all’allattamento. Secondo i risultati, nella fase di allattamento avviene un’alterazione positivamente del livello di estrogeno, l’ormone femminile che, nelle donne incinte e in quelle che continuano ad allattare, resta molto basso. Di conseguenza, il rischio viene drasticamente ridotto, per la precisione del 53%. «Questo studio rappresenta un’ulteriore prova del fatto che le donne in grado di allattare i propri bambini dovrebbero essere incoraggiate a farlo», ha aggiunto la Langer-Gould.</p> <p style="text-align: justify;">In buona sostanza, per lo “Sportello dei Diritti”.un motivo in più per incentivare l’allattamento per i molteplici benefici che non sono solo psicologici, ma anche concretamente fisici e preventivi. ( <a href="http://www.sportellodeidiritti.org/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">http://www.sportellodeidiritti.org/</a> )</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica"> di Giovanni D’AGATA<br /> (22/07/2017)</p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/salute/allattare-figli-bene">Allattare i figli fa bene</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Ballerine, le migliori ancheggiano, si muovono appena</title> <link>https://www.viacialdini.it/inscena/ballerine-migliori-ancheggiano-muovono-appena</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Mon, 13 Feb 2017 11:00:30 +0000</pubDate> <category><![CDATA[INSCENA]]></category> <category><![CDATA[ancheggiano]]></category> <category><![CDATA[ballando]]></category> <category><![CDATA[ballerine]]></category> <category><![CDATA[ballo]]></category> <category><![CDATA[cosce]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[flessibilità]]></category> <category><![CDATA[mano]]></category> <category><![CDATA[movimenti]]></category> <category><![CDATA[muovono]]></category> <category><![CDATA[pubblico]]></category> <category><![CDATA[ritmo]]></category> <category><![CDATA[Uomini]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=7969</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/02/Ballerine-ballo-uomini-donne-150x150.jpg"/><p>Il ballo che conquista donne e uomini. È stato costruito un avatar della ballerina ideale, che segue il ritmo della musica. Le migliori ballerine, si muovono appena. di Claudia Grisanti Le ballerine migliori ancheggiano, muovono in modo appena asimmetrico le cosce, alzano un solo braccio alla volta. Le donne che ballano in questo modo sono considerate le più attraenti, dagli uomini come dalle donne. La scoperta si deve a… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/inscena/ballerine-migliori-ancheggiano-muovono-appena">Ballerine, le migliori ancheggiano, si muovono appena</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/02/Ballerine-ballo-uomini-donne-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Il ballo che conquista donne e uomini. È stato costruito un avatar della ballerina ideale, che segue il ritmo della musica. Le migliori ballerine, si muovono appena</strong>. <br /> <em>di Claudia Grisanti</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <figure id="attachment_7970" aria-describedby="caption-attachment-7970" style="width: 350px" class="wp-caption alignleft"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/02/Ballerine-ballo-uomini-donne.jpg" data-rel="lightbox-gallery-HSzcs0E7" data-rl_title="" data-rl_caption="" title=""><img decoding="async" loading="lazy" class="wp-image-7970" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/02/Ballerine-ballo-uomini-donne.jpg" alt="Il ballo che conquista donne e uomini" width="350" height="275" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/02/Ballerine-ballo-uomini-donne.jpg 600w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/02/Ballerine-ballo-uomini-donne-300x236.jpg 300w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a><figcaption id="caption-attachment-7970" class="wp-caption-text">(H. Armstrong Roberts, ClassicStock/Getty Images)</figcaption></figure> <p style="text-align: justify;">Le ballerine migliori ancheggiano, muovono in modo appena asimmetrico le cosce, alzano un solo braccio alla volta. Le donne che ballano in questo modo sono considerate le più attraenti, dagli uomini come dalle donne.</p> <p style="text-align: justify;">La scoperta si deve a un gruppo di ricercatori inglesi, che si è chiesto quali fossero le caratteristiche che rendono piacevole il ballo agli occhi degli spettatori. La risposta alla domanda aiuta a capire il significato del ballare, un comportamento umano universale, spesso legato alla scelta del partner. Nick Neave e colleghi hanno chiesto a 39 donne di ballare al ritmo di un tamburo. Hanno poi costruito i loro avatar al computer, in modo da eliminare le caratteristiche fisiche personali. Gli avatar tridimensionali riproducevano con fedeltà i movimenti delle donne.</p> <p style="text-align: justify;">Un pubblico di uomini e donne ha dato i voti alle prestazioni e i ricercatori hanno isolato i movimenti che caratterizzavano le migliori prestazioni e le peggiori. È stato costruito un avatar della ballerina ideale, che segue il ritmo della musica, ancheggia, riesce a muovere una gamba indipendentemente dall’altra senza esagerare, e così pure le braccia e le mani.</p> <p style="text-align: justify;">Secondo lo studio pubblicato su Scientific Reports, queste caratteristiche di qualità del ballo segnalano la coordinazione dei movimenti e la flessibilità. Con buona probabilità questi fattori indicano allo spettatore lo stato di salute della donna che sta ballando e la possibilità che possa avere figli. ( <a href="http://www.internazionale.it" target="_blank">http://www.internazionale.it</a> )</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica"> di Claudia Grisanti<br /> (13/02/2017)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/inscena/ballerine-migliori-ancheggiano-muovono-appena">Ballerine, le migliori ancheggiano, si muovono appena</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Miles, chi ha cucinato l’ultima cena?</title> <link>https://www.viacialdini.it/cultura/miles-cucinato-lultima-cena</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 27 Dec 2016 10:00:24 +0000</pubDate> <category><![CDATA[CULTURA]]></category> <category><![CDATA[avvilimento]]></category> <category><![CDATA[Dignità]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[epoche]]></category> <category><![CDATA[Famiglia]]></category> <category><![CDATA[femminile]]></category> <category><![CDATA[infibulazione]]></category> <category><![CDATA[prole]]></category> <category><![CDATA[Rosalind Miles]]></category> <category><![CDATA[schiavi]]></category> <category><![CDATA[Uomini]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=7411</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/11/Melis-chi-ha-cucinato-ultima-cena--150x150.jpg"/><p>Rosalind Miles “Chi ha cucinato l’ultima cena?” Le donne sono state per secoli proprietà indiscussa dell’uomo, in un mondo che le ha volute e le vorrebbe ancora al suo servizio. di Cristina Bove   Miles, chi ha cucinato l’ultima cena? Quando lessi questo libro la mia prima considerazione fu che andrebbe letto da tutti, assunto come libro di testo presso tutte le scuole del mondo, per la consapevolezza delle donne… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/miles-cucinato-lultima-cena">Miles, chi ha cucinato l’ultima cena?</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/11/Melis-chi-ha-cucinato-ultima-cena--150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Rosalind Miles “Chi ha cucinato l’ultima cena?” Le donne sono state per secoli proprietà indiscussa dell’uomo, in un mondo che le ha volute e le vorrebbe ancora al suo servizio</strong>. <br /> <em>di Cristina Bove</em></h2> <p> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/11/Melis-chi-ha-cucinato-ultima-cena-.jpg" data-rel="lightbox-gallery-Eb8vjpgL" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-7412" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/11/Melis-chi-ha-cucinato-ultima-cena-.jpg" alt="melis-chi-ha-cucinato-ultima-cena" width="300" height="458" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/11/Melis-chi-ha-cucinato-ultima-cena-.jpg 350w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/11/Melis-chi-ha-cucinato-ultima-cena--197x300.jpg 197w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a>Miles, chi ha cucinato l’ultima cena? Quando lessi questo libro la mia prima considerazione fu che andrebbe letto da tutti, assunto come libro di testo presso tutte le scuole del mondo, per la consapevolezza delle donne e degli uomini di buona volontà. Le donne sono state per secoli proprietà indiscussa dell’uomo, in un mondo che le ha volute e le vorrebbe ancora al suo servizio. Valeva pochissimo, anzi niente, la vita di una donna, dai tempi remoti in cui al culto della dea madre fu sostituito il culto del dio padre, origine di ogni futura discriminazione,.</p> <p style="text-align: justify;">Successivamente con le colonizzazioni e le conquiste in nome delle grandi religioni monoteiste, l’esistenza della donna è stata sempre funzionale all’uomo, in quanto fattrice dei suoi figli, curatrice dei suoi beni, della sua casa, delle sue cose, schiava e sottomessa ai piaceri sessuali del maschio, padrone assoluto della sua vita, dalla culla alla bara.</p> <p style="text-align: justify;">La storia della riconquista dei diritti più elementari delle donne, schiave tra gli schiavi, fino a epoche così vicine ai giorni nostri che a leggerne si viene colti da sgomento, è una storia di soprusi raccapriccianti, di vessazioni così disumane che a volte solo la morte poteva essere liberatoria.</p> <p style="text-align: justify;">Molti uomini, famosi, scienziati e santi, si sono macchiati di questi crimini, anche solo non riconoscendo loro pari dignità di essere umano, fisiologicamente e psicologicamente diverse ma non inferiori, inibendole e negando loro gli stessi diritti all’istruzione e alla personale realizzazione come persona libera.</p> <p style="text-align: justify;">Per fortuna ci furono e ci sono anche grandi uomini che ne hanno appoggiato le rivendicazioni sociali e sono stati al loro fianco nelle battaglie per il riconoscimento di pari diritti e dignità.</p> <p style="text-align: justify;">Noi donne occidentali ormai siamo emancipate, eppure ancora dobbiamo combattere la dilagante fallocrazia che impera in maniera subdola dai mass media alle istituzioni apparentemente neutre, e che trova il suo massimo fautore nelle religioni integraliste. Anche presso culture ispirate a religioni politeistiche le donne sono ferocemente controllate da sistemi castali sempre favorevoli al maschio.</p> <p style="text-align: justify;">Quanta parte di responsabilità abbiano le donne stesse in questo avvilimento, è evidente, sono ancora le madri a discriminare nelle famiglie i ruoli dei maschi e delle femmine, vittime comunque anche loro, le madri, di un sistema sociale retrivo che le vuole brave mogli, quando anche lavoratrici e professioniste, purchè si occupino del lavoro domestico, dell’allevamento della prole, e di tutto quanto rientri nella sfera di competenza femminile, ratificata in forme più o meno coercitive presso tutti i popoli..</p> <p style="text-align: justify;">Questi sono minimi spunti di riflessione, ma io credo che chiunque voglia conoscere la verità storicamente comprovata non possa far altro che leggere questo libro in cui Rosalind Miles, studiosa e minuziosa comparatrice scientifica di tutta quanta la storia dell’umanità, dà il giusto risalto a quella, volutamente ignorata e oscurata, della donna attraverso i secoli.</p> <p style="text-align: justify;">Approfondimento maggiore meriterebbe la condizione femminile nei paesi dove ancora oggi viene praticata l’infibulazione, l’escissione clitoridea, lo schiacciamento dei seni, il sacrificio della vedova sul rogo del defunto marito, oppure la sua condanna alla miseria e all’emarginazione. Il diritto del maschio di sfregiarla e accecarla con l’acido o condannarla alla lapidazione, per essere sospettata, dico solo sospettata di adulterio, o seppellirla viva, appena adolescente, per aver parlato con un suo coetaneo. Non aggiungo altro, perché dovrei riempire pagine e pagine di riflessioni, spunti e notizie che sono ampiamente offerte nel testo, con suggerimenti bibliografici e quanto altro.</p> <p style="text-align: justify;"> “La storia dell’umanità è iniziata con la donna. In principio, era lei la protettrice divina, depositaria del cromosoma originale, esperta nella coltivazione della terra, capace di leggere i cicli lunari e di costruire la casa per la propria famiglia. Per millenni ha gestito il potere, ucciso, nutrito esseri umani e animali, si è presa cura dei vivi e dei morti. Ma di questo difficilmente finora abbiamo sentito parlare perché generazioni di storici, archeologi, antropologi e biologi hanno sempre posto l’uomo come principale forza motrice dello sviluppo umano. Ora, grazie a questo libro, possiamo leggere una storia nuova del mondo, che rimette nella giusta prospettiva la presenza e il contributo della donna all’evoluzione della nostra specie. Senza ideologismi e polemiche, con linguaggio serrato e pieno di umorismo, questo documentatissimo saggio coinvolge il lettore in un viaggio nel tempo alla scoperta di fatti mai narrati, di episodi volutamente esagerati, di verità drammatiche e miti fasulli, per ritrovare il ruolo centrale della donna come artefice imprescindibile nel progresso della tecnologia, nella religione, nella guerra e nella pace” (Rosalind Miles)</p> <p style="text-align: justify;">Io vi dico soltanto che, se si vuole conoscere la verità sul versante storico femminile, questo è un libro che bisogna necessariamente leggere. ( <a href="https://viadellebelledonne.wordpress.com/" target="_blank"><u>https://viadellebelledonne.wordpress.com</u></a> )</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;">Rosalind Miles “Chi ha cucinato l’ultima cena?” Ed. Lafeltrinelli, Milano,2011, Pag. 288, EAN 9788865830079</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica"> di Cristina Bove<br /> (10/01/2017)</p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/miles-cucinato-lultima-cena">Miles, chi ha cucinato l’ultima cena?</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>DiVento, Donne della Vite, legame solidale</title> <link>https://www.viacialdini.it/winefood/divento-donne-della-vite-legame-solidale</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Sat, 08 Oct 2016 07:00:25 +0000</pubDate> <category><![CDATA[WINE&FOOD]]></category> <category><![CDATA[bambine di strada]]></category> <category><![CDATA[Casa di Anita]]></category> <category><![CDATA[DiVento]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Donne della Vite]]></category> <category><![CDATA[legame]]></category> <category><![CDATA[progetto]]></category> <category><![CDATA[solidale]]></category> <category><![CDATA[Sostenibile]]></category> <category><![CDATA[Vite]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=6878</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/10/DIVento-Donne-della-Vite-150x150.jpg"/><p>DiVento: il vino sostenibile e solidale delle Donne della Vite. Un legame tra le Donne della Vite e le bambine della Casa di Anita, sorelle minori che hanno cominciato in salita il loro cammino per diventare donne. Redazione Il nuovo progetto delle Donne della Vite è un vino sostenibile e solidale. Di sole, di acqua, di terra e di rispetto respiro. Uva DiVento vino. Di valori e di idee mi… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/winefood/divento-donne-della-vite-legame-solidale">DiVento, Donne della Vite, legame solidale</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/10/DIVento-Donne-della-Vite-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>DiVento: il vino sostenibile e solidale delle Donne della Vite. Un legame tra le Donne della Vite e le bambine della Casa di Anita, sorelle minori che hanno cominciato in salita il loro cammino per diventare donne</strong>. <br /><em>Redazione</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/10/DIVento-Donne-della-Vite.jpg" data-rel="lightbox-gallery-sLDzwP2T" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-6879" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/10/DIVento-Donne-della-Vite.jpg" alt="DIVento-Donne-della Vite" width="350" height="237" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/10/DIVento-Donne-della-Vite.jpg 600w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/10/DIVento-Donne-della-Vite-300x204.jpg 300w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a>Il nuovo progetto delle Donne della Vite è un vino sostenibile e solidale. Di sole, di acqua, di terra e di rispetto respiro. Uva DiVento vino. Di valori e di idee mi nutro. Pensiero DiVento azione. Di accoglienza, di cura e di scuola ho bisogno. Bambina di strada DiVento donna. </p> <p style="text-align: justify;">Con DiVento, vino sostenibile e solidale, che le Donne della Vite stanno realizzando nella vendemmia 2016, l’Associazione apre le porte alla solidarietà per condurre le bambine di strada di Nairobi in un nuovo luogo, più sicuro, che offra loro alternative e opportunità: la Casa di Anita fondata dalla onlus Amani. Quel nuovo luogo, descritto nel Manifesto delle Donne della Vite, di condivisione e reciproco riconoscimento, di creatività e innovazione, di comunicazione e anche di potere, nel senso di reale capacità di fare e di cambiare le cose.</p> <p style="text-align: justify;">DiVento sarà il legame tra le Donne della Vite e le bambine della Casa di Anita, sorelle minori che hanno cominciato in salita il loro cammino per diventare donne. </p> <p style="text-align: justify;">Le bottiglie di DiVento, per l’annata 2016, circa 1200 più alcune magnum, saranno disponibili a partire dall’inizio di dicembre e tutto il ricavato sarà donato ad Amani per finanziare il progetto della Casa di Anita.</p> <p style="text-align: justify;">Il nuovo progetto delle Donne della Vite è un vino sostenibile e solidale. Si chiamerà DiVento, nel senso della forza del divenire, della trasformazione, del cambiamento. Un cambiamento simbolicamente rappresentato e favorito dal Vento che soffia nella direzione di un ambiente migliore e di una società più equa, nella quale ognuno possa diventare quello che desidera.</p> <p style="text-align: justify;">DiVento si contraddistingue per un’attenzione particolare alla sostenibilità, dalla scelta delle uve, ottenute con metodi di coltivazione a basso impatto ambientale, alla vinificazione e al packaging, realizzato con materiali provenienti da materie prime rinnovabili e riciclabili.</p> <p style="text-align: justify;">Materie prime, servizi e professionalità necessari sono stati messi a disposizione da chi sta credendo nel progetto. Una rete di partner che sta sostenendo le Donne della Vite nell’impegno sociale e della quale fanno parte VCR Vivai Cooperativi Rauscedo, Cantina Tuscania, Eno Vetro, Nomacorc Italia, Lallemand Italia, Ovis Nigra e altri che nei prossimi mesi si uniranno al nostro progetto.</p> <p style="text-align: justify;">DiVento sarà un vino solidale perché contribuirà a restituire alla vita bambine traumatizzate dalla strada, spesso dall’abbandono o dalla violenza familiare, cresciute in bande randage nella miseria degli sterminati slums di Nairobi. I fondi raccolti saranno destinati alla Casa di Anita – intitolata alla memoria di Anita Pavesi, giudice onorario del tribunale dei Minori di Milano, scomparsa nel 1998 dopo venti anni di straordinario impegno sociale – il progetto della onlus Amani, che in Kenya offre ospitalità alle bambine di strada.</p> <p style="text-align: justify;">«Da sempre penso che il vino non sia buono a prescindere – sottolinea Valeria Fasoli, agronomo e presidente dell’Associazione ma per la storia che racconta; che un vino non si ricorda soltanto per le sue caratteristiche organolettiche, ma per la situazione in cui si beve. È per questo che non dimenticherò DiVento, per come è nata l’idea di farlo, per la sua finalità e perché è un vino che nasce dalla forza degli ideali di un gruppo che ha unito cuore e mente per realizzarlo. Sarà emozionante berlo insieme agli amici, offrirlo, raccontarlo, condividerlo e ricordare che aiuterà le bambine di strada di Nairobi».</p> <p style="text-align: justify;">Tutto il processo di produzione di DiVento, dalla vendemmia all’imbottigliamento, sarà seguito e documentato dalle Donne della Vite, che metteranno al servizio di questo progetto le loro competenze professionali di agronome, enologhe e comunicatrici.</p> <p style="text-align: justify;">«DiVento annata 2016 – racconta Alessandra Biondi Bartolini, tra le fondatrici delle Donne della Vite – sarà un bianco aromatico, ottenuto dalla vinificazione di uve prodotte con tecniche agronomiche a basso impatto ambientale e con l’applicazione delle migliori tecniche di vinificazione e di controllo disponibili in campo enologico. In questi giorni assaggiando il nostro il mosto che diventava vino e sentendone i profumi, ho capito che per aiutare le bambine africane a recuperare la leggerezza dell’infanzia, DiVento non poteva essere che così: fresco, intenso e profumato».</p> <p style="text-align: justify;">Le bottiglie di DiVento, per l’annata 2016, circa 1200 più alcune magnum, saranno disponibili a partire dall’inizio di dicembre e i fondi raccolti saranno gestiti dalla onlus Amani.</p> <p style="text-align: justify;">Le informazioni per acquisire il vino grazie a una donazione verranno pubblicate sul sito delle donne della Vite <a href="http://www.donnedellavite.com" target="_blank">www.donnedellavite.com</a></p> <p style="text-align: justify;"><strong>Donne della Vite: chi siamo</strong><br /> Siamo agronome, operatrici agricole, enologhe, ricercatrici, giornaliste, comunicatrici, ma anche creative, donne che hanno quale denominatore comune la vite e tutto il mondo che gira intorno ad essa. Un mondo al quale proponiamo di guardare da un’angolazione nuova, e per così dire laterale, di condivisione e reciproco riconoscimento, di creatività e innovazione, di comunicazione e anche di capacità di fare.<br /> In una visione ampia, nuova e articolata, ispirata dai valori di etica, estetica e bellezza, scegliamo strumenti e modi nuovi e coinvolgenti per le attività culturali, formative e divulgative per costruire una rete culturale di incontro, crescita e impegno sociale.</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione"> Redazione<br /> (08/10/2016)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/winefood/divento-donne-della-vite-legame-solidale">DiVento, Donne della Vite, legame solidale</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Management tutto al femminile</title> <link>https://www.viacialdini.it/cultura/management-al-femminile</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Wed, 28 Sep 2016 11:45:09 +0000</pubDate> <category><![CDATA[CULTURA]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[donne manager]]></category> <category><![CDATA[esplorare]]></category> <category><![CDATA[femminile]]></category> <category><![CDATA[imprevisti]]></category> <category><![CDATA[lavoro]]></category> <category><![CDATA[Luisa Pogliana]]></category> <category><![CDATA[Management]]></category> <category><![CDATA[risultati]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=6784</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Manegement-libro-Luisa-Pogliana-150x150.jpg"/><p>Per un management tutto al femminile. Luisa Pogliana, Esplorare i confini, pratiche di donne che cambiano le aziende. Hanno un’idea del potere come possibilità, del management come responsabilità verso l’azienda e tutti i soggetti che la compongono. Redazione Management tutto al femminile. Responsabilizzazione e autonomia diffusa, lavoro collaborativo, patti di fiducia reciproca, far emergere le capacità ignorate, governare il tempo… Sono alcuni temi del libro di management e di… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/management-al-femminile">Management tutto al femminile</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Manegement-libro-Luisa-Pogliana-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Per un management tutto al femminile. Luisa Pogliana, Esplorare i confini, pratiche di donne che cambiano le aziende. Hanno un’idea del potere come possibilità, del management come responsabilità verso l’azienda e tutti i soggetti che la compongono</strong>. <br /><em>Redazione</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Manegement-libro-Luisa-Pogliana.jpg" data-rel="lightbox-gallery-QRoTpW2z" data-rl_title="" data-rl_caption="" title=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft size-full wp-image-6787" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Manegement-libro-Luisa-Pogliana.jpg" alt="Manegement-libro-Luisa-Pogliana" width="350" height="490" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Manegement-libro-Luisa-Pogliana.jpg 350w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Manegement-libro-Luisa-Pogliana-214x300.jpg 214w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a>Management tutto al femminile. Responsabilizzazione e autonomia diffusa, lavoro collaborativo, patti di fiducia reciproca, far emergere le capacità ignorate, governare il tempo… Sono alcuni temi del libro di management e di donne – “Esplorare i confini. Pratiche di donne che cambiano le aziende” (Guerini e Associati, 2016) – scritto da Luisa Pogliana e in uscita il prossimo 20 settembre, che parte da un assunto: aziende e lavoro sono drasticamente cambiati, occorre un altro management. Serve per questo guardare ad alcune esperienze di donne, che appaiono anticipatrici di questo modo nuovo. È la proposta dell’autrice, che inquadra in un pensiero organizzato politiche di donne manager che hanno portato coraggiose novità, con effetti positivi per le persone e per l’organizzazione ma che spesso non vengono valorizzate proprio perché non trovano corrispondenza nei modelli consolidati di management.</p> <p style="text-align: justify;">Ma perché queste innovazioni vengono oggi più da donne che da uomini? Il libro non ne fa una questione di maschile-femminile. Succede piuttosto che le donne, entrate nel management in tempi recenti, hanno portato una visione diversa, perché vivono una vita diversa e guardano le cose da un altro punto di vista. Hanno un’idea del potere come possibilità, del management come responsabilità verso l’azienda e tutti i soggetti che la compongono. E nel loro complessivo sguardo sul mondo collocano il lavoro dentro la vita, non come un mondo separato. È questo che allarga gli orizzonti manageriali.</p> <p style="text-align: justify;">L’autrice – tenendo insieme le esperienze e le riflessioni che suscitano – propone un preciso percorso: dalla pratica emergono criteri che indicano una via, oltre le pratiche consuete, là dove sono inadeguate o controproducenti. Ragionando su politiche effettivamente realizzate, ne mette a fuoco orientamenti e metodi frutto di ciò che si è fatto, che può essere capitalizzato, trasmesso e usato altrove. Non definisce un nuovo modello di management e tanto meno di management “femminile”, ma una proposta che viene dalle donne con vantaggio per tutti. Delle donne, per diventare più consapevoli della portata di quello che fanno e per farlo valorizzare. Degli uomini, che non accettano più di misurarsi con modelli manageriali impositivi. Delle aziende, che in pratiche di discontinuità scoprono il terreno per risultati imprevisti.</p> <p style="text-align: justify;">Seguendo queste donne si respira una felice aria di libertà: chi è manager ha uno spazio di autonomia che può usare per fare cose che abbiano un senso. Emerge così un management orientato a non credere che sia impossibile cambiare, disposto a spostare i confini del noto. Non per cercare risposte immediate, ma piuttosto per esplorare cosa può succedere.</p> <p style="text-align: justify;">Luisa Pogliana, per molti anni responsabile della direzione ricerche di mercato in un grande gruppo editoriale italiano, poi consulente di ricerche sui mercati internazionali, ha coperto ruoli in enti internazionali e nella European Commission. Sui temi relativi al management femminile ha scritto per Guerini “Donne senza guscio” (2009) e “Le donne il management la differenza” (2012). Ha fondato – con Isabella Covili, Anna Deambrosis, Patrizia Di Pietro, Pina Grimaldi – l’associazione “Donnesenzaguscio” (www.donnesenzaguscio.it), luogo di incontro tra donne-manager per ragionare sul proprio ruolo e valorizzare pensieri e pratiche di cambiamento delle donne nelle aziende. Questo libro è frutto di un progetto comune.<br />( <a href="http://www.opinione.it" target="_blank">http://www.opinione.it</a> )</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione"> Redazione<br /> (28/09/2016)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/management-al-femminile">Management tutto al femminile</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Dolore mestruale, efficace l’olio extravergine d’oliva</title> <link>https://www.viacialdini.it/salute/dolore-mestruale-efficace-lolio-extravergine-doliva</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 12 May 2016 10:45:43 +0000</pubDate> <category><![CDATA[SALUTE]]></category> <category><![CDATA[antinfiammatorio]]></category> <category><![CDATA[Ciclo]]></category> <category><![CDATA[Dolore]]></category> <category><![CDATA[Dolore mestruale]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[mestruale]]></category> <category><![CDATA[nutraceutiche]]></category> <category><![CDATA[Olio]]></category> <category><![CDATA[olio extravergine d’oliva]]></category> <category><![CDATA[VAS]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=5439</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/05/dolori-bene-olio-extravergine-150x150.jpg"/><p>Contro il dolore mestruale una dieta ricca di olio extra vergine d’oliva. Una ricerca iraniana ha pensato di utilizzare l’olio extra vergine d’oliva come composto terapeutico su donne che soffrivano di elevato dolore mestruale, calcolato con punteggio basale VAS. Redazione Dolore mestruale. Il malessere e i dolori dovuti al ciclo si possono trattare con farmaci, come l’ibuprofene, o con metodi più naturali come l’olio extra vergine d’oliva. Gli effetti… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/salute/dolore-mestruale-efficace-lolio-extravergine-doliva">Dolore mestruale, efficace l’olio extravergine d’oliva</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/05/dolori-bene-olio-extravergine-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Contro il dolore mestruale una dieta ricca di olio extra vergine d’oliva. Una ricerca iraniana ha pensato di utilizzare l’olio extra vergine d’oliva come composto terapeutico su donne che soffrivano di elevato dolore mestruale, calcolato con punteggio basale VAS.</strong> <br /> <em>Redazione</em></h2> <h2 style="text-align: justify;"> </h2> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/05/dolori-bene-olio-extravergine.jpg" rel="attachment wp-att-5440" data-rel="lightbox-gallery-bqj2YnTs" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-5440" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/05/dolori-bene-olio-extravergine.jpg" alt="dolori-bene-olio-extravergine" width="350" height="218" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/05/dolori-bene-olio-extravergine.jpg 600w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/05/dolori-bene-olio-extravergine-300x187.jpg 300w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a>Dolore mestruale. Il malessere e i dolori dovuti al ciclo si possono trattare con farmaci, come l’ibuprofene, o con metodi più naturali come l’olio extra vergine d’oliva. Gli effetti sarebbero dovuti alle capacità antinfiammatorie e, quindi, al contenuto fenolico. <br />Un olio extra vergine d’oliva di alta qualità può essere più utile dell’ibuprofene nel trattare il dolore mestruale, noto anche come dismenorrea primaria. I malesseri e i dolori dovuti al ciclo colpiscono molte donne, specie in giovane età, che devono cominciare ad assumere antinfiammatori e antidolorifici per mantenere una buona qualità della vita.<br />Una ricerca iraniana ha pensato di utilizzare l’olio extra vergine d’oliva come composto terapeutico su donne che soffrivano di elevato dolori mestruali, calcolato con punteggio basale VAS.</p> <p style="text-align: justify;">In particolare i ricercatori iraniani hanno selezionato donne con valori di punteggio basale elevato: 6,7 o più. Le donne sono state quindi divise in due gruppi: al primo, per due mesi, è stato somministrato olio extra vergine di oliva (25 ml/giorno) a partire da due settimane prima del ciclo; al secondo gruppo è stato somministrato ibuprofene (400 mg) per tre volte al giorno nei primi tre giorni del ciclo. Dopo un periodo di sospensione di due mesi, i trattamenti ai due gruppi sono stati invertiti.</p> <p style="text-align: justify;">Nel complesso l’olio extra vergine d’oliva è stato più efficace dell’ibuprofene nel controllare il dolore mestruale. Il punteggio basale VAS delle donne trattate con ibuprofene è stato in media di 3,8, contro un punteggio di 1,1 per le pazienti trattate con olio extra vergine d’oliva.</p> <p style="text-align: justify;">Differenze significative non sono state trovate solo al termine dell’esperimento ma anche nel durante.<br />Il gruppo trattato con ibuprofene nei primi due mesi ha avuto una riduzione del punteggio VAS a 4,7 nel primo mese e a 3,8 nel secondo mese.<br />Il gruppo trattato con olio extra vergine di oliva ha avuto punteggi VAS di 2,4 nel primo mese e 1,4 nel mese successivo.</p> <p style="text-align: justify;">L’olio extra vergine di oliva di alta qualità si conferma dunque una valida alternativa, secondo questa ricerca iraniana, ai normali farmaci utilizzati per combattere il dolore mestruale.</p> <p style="text-align: justify;">Un dato molto interessante che conferma le proprietà nutraceutiche dell’olio e il suo potere antinfiammatorio.</p> <p style="text-align: justify;">Bibliografia<br />Maryam Rezaeyan, Parichehr Khedri, Narges Abdali, Ashraf, Direkvand-Moghadam – The impact of extra virgin olive oil on primary dysmenorrhea in comparison to the ibuprofen – Der Pharmacia Lettre, 2015, 7 (11):212-216. <br />di R.T. – (<a href="http://www.teatronaturale.it" target="_blank">www.teatronaturale.it</a> )</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione"> Redazione<br /> (12/05/2016)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/salute/dolore-mestruale-efficace-lolio-extravergine-doliva">Dolore mestruale, efficace l’olio extravergine d’oliva</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Le arti in mostra a Palazzo Roccabruna</title> <link>https://www.viacialdini.it/daltrentino/le-arti-in-mostra-a-palazzo-roccabruna</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Sat, 26 Mar 2016 17:50:14 +0000</pubDate> <category><![CDATA[DALTRENTINO/AA]]></category> <category><![CDATA[Anna Ballarini]]></category> <category><![CDATA[biblioteca]]></category> <category><![CDATA[Caterina Centofante]]></category> <category><![CDATA[compositrici]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[femminile]]></category> <category><![CDATA[festival]]></category> <category><![CDATA[Isabella Bossi Fedrigotti]]></category> <category><![CDATA[le arti]]></category> <category><![CDATA[Mietta Sighele]]></category> <category><![CDATA[Mirta De Simoni]]></category> <category><![CDATA[mostre]]></category> <category><![CDATA[Qual Piuma al vento]]></category> <category><![CDATA[spartiti]]></category> <category><![CDATA[Trento]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=5023</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/03/Le-arti-Qual-piume-al-vento-donne-arte-150x150.jpg"/><p>Qual Piuma al Vento, concerti, conferenze, incontri, mostre come “Donne d’Arte”, non una semplice mostra fotografica, ma una testimonianza artistica della cultura femminile. di Michele Luongo Incontra sempre maggior interesse il Festival “Qual Piuma al Vento” una bellissima iniziativa ideata e realizzata dall’infaticabile Ciola Monique in collaborazione con l’Associazione Culturale Chaminade, progetto certamente non facile: concerti, conferenze, incontri, mostre, portando alla ribalta l’espressione artistica femminile nella sua migliore forma,… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/le-arti-in-mostra-a-palazzo-roccabruna">Le arti in mostra a Palazzo Roccabruna</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/03/Le-arti-Qual-piume-al-vento-donne-arte-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Qual Piuma al Vento, concerti, conferenze, incontri, mostre come “Donne d’Arte”, non una semplice mostra fotografica, ma una testimonianza artistica della cultura femminile.</strong></h2> <h2 style="text-align: justify;"><em>di Michele Luongo</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/03/Le-arti-Qual-piume-al-vento-donne-arte.jpg" rel="attachment wp-att-5024" data-rel="lightbox-gallery-DzBf9jeV" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-5024" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/03/Le-arti-Qual-piume-al-vento-donne-arte.jpg" alt="Le-arti-Qual-piume-al-vento-donne-arte" width="350" height="263" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/03/Le-arti-Qual-piume-al-vento-donne-arte.jpg 600w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/03/Le-arti-Qual-piume-al-vento-donne-arte-300x226.jpg 300w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/03/Le-arti-Qual-piume-al-vento-donne-arte-345x259.jpg 345w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a>Incontra sempre maggior interesse il Festival “Qual Piuma al Vento” una bellissima iniziativa ideata e realizzata dall’infaticabile Ciola Monique in collaborazione con l’Associazione Culturale Chaminade, progetto certamente non facile: concerti, conferenze, incontri, mostre, portando alla ribalta l’espressione artistica femminile nella sua migliore forma, quella culturale lasciando i facili stereotipi, preferendo qualità e professionalità. <br />Le protagoniste della danza, della musica, delle arti figurative, della scrittura, del teatro e del design sono in mostra a Palazzo Roccabruna dallo scorso primo marzo. I volti delle donne trentine professioniste dell’arte negli scatti di Alessandro Zanon. “Donne d’Arte” non solo una mostra, ma una testimonianza artistica della cultura femminile.</p> <p style="text-align: justify;">Le arti in mostra a Palazzo Roccabruna, diciasette volti di artiste ritratte: Monica Armani (designer), Antonella Bertoni (danzatrice e coreografa), Isabella Bossi Fedrigotti (scrittrice), Caterina Centofante (direttrice d’orchestra), Loredana Cont (attrice e autrice teatrale), Antonia Dalpiaz (autrice teatrale), Mirta De Simoni (pittrice), Elena Fia Fozzer (scultrice), Anna Maria Gelmi (pittrice, scultrice), Marina Giovannini (compositrice), Roberta Gottardi (clarinettista), Marianna Merler (pittrice), Stefania Neonato (fortepianista), Maura Pettorruso (attrice e autrice teatrale), Nadia Scappini (scrittrice e poetessa), Mietta Sighele (soprano), Pina Sovilla (poetessa).</p> <p style="text-align: justify;">Scatti che non ritraggono il solo semplice volto, ma cercano portare rappresentare l’intimo spazio creativo d’ogni artista. Volti che di là dalla pura esposizione, possono rappresentare una realtà trentina che troppo spesso è sottovalutata, la dinamicità artistica delle donne. Non un’indagine sul territorio, ma, forse, l’inizio di un percorso per una maggiore visibilità della quotidiana femminile che esprime l’assoluta qualità delle arti.</p> <p style="text-align: justify;">Oltre alla bellissima mostra anche una serie di esposizione di spartiti scritti da donne compositrici, come quella alla Biblioteca Comunale di Trento, in Sala Manzoni (via Roma, piano terra) che raccoglie spartiti di compositrici del passato, come Elvira de Gresti di San Leonardo e Anna Ballarini, e di oggi, come Cecilia Vettorazzi. Dopo il lunedì di Pasquetta, le esposizioni saranno visitabili sino a venerdì 1° aprile presso il Vigilianum e sino a sabato 2 aprile presso le biblioteche del Bonporti e quella Comunale.</p> <p style="text-align: justify;">Il nuovo Festival “Qual Piuma al Vento”, una espressione delle arti femminile a Trento, ha saputo coinvolgere la bellezza della cultura, ha notevoli sviluppi di successo, va dato merito all’organizzazione per essere uscita dai canoni della superficialità. Info: <a href="http://www.qualpiumaalvento.it" target="_blank"><u>www.qualpiumaalvento.it</u> </a></p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_michele">di <strong><em>Michele Luongo</em></strong> ©Riproduzione riservata<br /> (26/03/2016)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/le-arti-in-mostra-a-palazzo-roccabruna">Le arti in mostra a Palazzo Roccabruna</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Franchising, in crescita le donne imprenditrici</title> <link>https://www.viacialdini.it/notizie/franchising-in-crescita-le-donne-imprenditrici</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Wed, 23 Sep 2015 05:30:59 +0000</pubDate> <category><![CDATA[NOTIZIE]]></category> <category><![CDATA[affiliazione]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Donne Imprenditrici]]></category> <category><![CDATA[Fiera Milano]]></category> <category><![CDATA[franchisée]]></category> <category><![CDATA[Franchising]]></category> <category><![CDATA[imprenditoria]]></category> <category><![CDATA[Salone del Franchising]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=3399</guid> <description><![CDATA[<p>Donne Imprenditrici: Cresce il successo nel mondo del franchising. Il 33% degli imprenditori in affiliazione sono donne,tendenza in crescita costante dal 2008. I settori merceologici preferiti abbigliamento, accessori moda, cosmetici e profumeria, salute e benessere, food and beverage, articoli per la casa, articoli per bambini. Redazione Milano– Prosegue la lunga marcia delle donne italiane per conquistare posizioni nel campo dell’imprenditoria. Nel settore del franchising l’avanzata è netta: sono 16.900… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/franchising-in-crescita-le-donne-imprenditrici">Franchising, in crescita le donne imprenditrici</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Donne Imprenditrici: Cresce il successo nel mondo del franchising. Il 33% degli imprenditori in affiliazione sono donne,tendenza in crescita costante dal 2008. I settori merceologici preferiti abbigliamento, accessori moda, cosmetici e profumeria, salute e benessere, food and beverage, articoli per la casa, articoli per bambini.</strong> <br /> <em>Redazione</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><strong>Milano</strong>– Prosegue la lunga marcia delle donne italiane per conquistare posizioni nel campo dell’imprenditoria. Nel settore del franchising l’avanzata è netta: sono 16.900 le imprenditrici che hanno aperto un punto vendita in affiliazione (franchisée). Rappresentano il 33,15% del totale dei 51 mila imprenditori in affiliazione operanti in Italia e la percentuale delle donne imprenditrici franchisee è aumentato del 20% dal 2008 al 2014.</p> <p style="text-align: justify;">Il trend positivo sembra destinato a crescere: il numero di donne che hanno visitato nel 2014 il Salone del Franchising di Milano (la fiera nazionale di settore) è arrivato al 35% del totale dei visitatori (statistiche 2014 del Centro Studi Rds su dati del Salone del Franchising, Federfranchising/Confesercenti, Confimprese).</p> <p style="text-align: justify;">Il franchising in Italia ha un giro d’affari di 23 miliardi di euro, con 950 catene franchisor, 51 mila negozi affiliati e 180 mila occupati. Nel primo semestre del 2015 il comparto ha fatto segnare una crescita incoraggiante dello 0,6%, dopo anni di stasi. Il mondo del franchising si troverà a Milano per la 30° edizione del Salone del Franchising, dal 23 al 26 ottobre in Fiera Milano a Rho Pero.</p> <p style="text-align: justify;">“Tutti gli indicatori suggeriscono un’ulteriore crescita delle donne nel settore nel 2015. Per esempio abbiamo una impennata delle registrazioni di donne che verranno a visitare il Salone – annuncia Antonio Fossati di Rds, organizzatore del Salone assieme a Fiera Milano – La formula del franchising piace molto alle donne perché consente di coniugare la loro bravura nel trattare col cliente e chiudere la vendita col vantaggio di operare sotto l’ombrello pubblicitario di un marchio in affiliazione conosciuto e consolidato”.</p> <p style="text-align: justify;">I settori merceologici preferiti dalle donne imprenditrici in affiliazione sono: abbigliamento, accessori moda, cosmetici e profumeria, salute e benessere, food and beverage, articoli per la casa, articoli per bambini.</p> <p style="text-align: justify;">Le Regioni italiane col maggior tasso di presenza di donne imprenditrici in affiliazione sono: Lombardia, Lazio, Veneto, Campania, Puglia. Secondo le maggiori catene commerciali che operano in franchising (i franchisor) le donne mostrano qualità più spiccate degli uomini relativamente a: automotivazione e propensione a mettersi in gioco; capacità di studiare e selezionare i contratti proposti; capacità organizzative e manageriali. E non mancano imprenditrici di successo (franchisor) che propongono l’affiliazione in modo particolare alle donne, convinte delle loro qualità manageriali.</p> <p style="text-align: justify;"> “La nostra proposta è quella di palestre per donne in franchising – spiega Giovanna Scarna Casaccio della “Fit for Lady” di Parma – quindi un modello di palestra women friendly con programmi di ginnastica individuale per donne di ogni età. Cerchiamo preferibilmente donne imprenditrici e finora la risposta è ottima. Spero che il franchising diventi per le donne una via di accesso al lavoro e, soprattutto, all’affermazione sociale e professionale, accorciando così le distanze con il mondo dell’imprenditoria maschile”.</p> <p style="text-align: justify;">La dott.ssa Giuliana Ferreri, amministratore di “Chiedilo al farmacista Srl” di Caserta, grazie all’esperienza di tre generazioni di farmacisti propone l’apertura in franchising di parafarmacie innovative rispetto alla tradizionale farmacia: “Il comparto delle parafarmacie sinora registra risultati limitati, dunque abbiamo progettato un format che punta ad alti livelli di fatturato, ed i risultati ci stanno dando ragione. Registriamo una buona risposta dalle donne e sono convinta che la loro presenza nel settore aumenterà. D’altronde le attività gestite da donne registrano spesso performance molto interessanti e sarebbe auspicabile che banche e finanziarie siano più attente alle imprenditrici.</p> <p style="text-align: justify;">Marta Onorato, di “Bacio Nero Franchising” di Palermo, un’azienda che opera nel campo della ristorazione: “Questo è un settore ideale per le donne. Noi proponiamo in franchising prodotti di caffetteria, gelateria, focacceria e pasta. E non sono poche le donne che stanno aprendo un punto vendita con noi. La ristorazione è un settore in crescita e poi le donne sanno che saranno seguite costantemente dai nostri esperti e potranno beneficiare di un processo di formazione continua”.</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione"> Redazione<br /> (23/09/2015)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/franchising-in-crescita-le-donne-imprenditrici">Franchising, in crescita le donne imprenditrici</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Nerone e Berta</title> <link>https://www.viacialdini.it/cultura/nerone-e-berta</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 28 Apr 2015 15:30:37 +0000</pubDate> <category><![CDATA[CULTURA]]></category> <category><![CDATA[Berta]]></category> <category><![CDATA[Berta filava]]></category> <category><![CDATA[Calvino]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[filatrice]]></category> <category><![CDATA[Nerone]]></category> <category><![CDATA[Plazzo di nerone]]></category> <category><![CDATA[Roma]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=2187</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/04/neronee-berta-fiabe-iataliane-calvino-150x150.jpg"/><p>Nerone, che nessuno lo poteva vedere tant’era boia, restò di stucco a sentire che c’era qualcuno che gli augurava di campare mille anni .Non è più tempo che Berta filava. di Italo Calvino Questa Berta era una povera donna che non faceva altro che filare, perché era una brava filatrice. Una volta, strada facendo, incontrò Nerone, imperatore romano, e gli disse:- Che Dio ti possa dare tanta salute da farti… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/nerone-e-berta">Nerone e Berta</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/04/neronee-berta-fiabe-iataliane-calvino-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Nerone, che nessuno lo poteva vedere tant’era boia, restò di stucco a sentire che c’era qualcuno che gli augurava di campare mille anni .Non è più tempo che Berta filava. </strong> <br /> <em>di Italo Calvino</em></h2> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/04/neronee-berta-fiabe-iataliane-calvino.jpg" data-rel="lightbox-gallery-fvzxZQtW" data-rl_title="" data-rl_caption="" title=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft size-medium wp-image-20517" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/04/neronee-berta-fiabe-iataliane-calvino-233x300.jpg" alt="" width="233" height="300" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/04/neronee-berta-fiabe-iataliane-calvino-233x300.jpg 233w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/04/neronee-berta-fiabe-iataliane-calvino.jpg 600w" sizes="(max-width: 233px) 100vw, 233px" /></a>Questa Berta era una povera donna che non faceva altro che filare, perché era una brava filatrice. Una volta, strada facendo, incontrò Nerone, imperatore romano, e gli disse:- Che Dio ti possa dare tanta salute da farti campare mille anni!</p> <p style="text-align: justify;">Nerone, che nessuno lo poteva vedere tant’era boia, restò di stucco a sentire che c’era qualcuno che gli augurava di campare mille anni, e rispose:- E perché mi dici così, buona donna? – Perché dopo uno cattivo ne iene sempre uno peggiore.<br /> Nerone allora le fece.- Be, tutto il filato che farai da adesso a domani mattina, portamelo al mio palazzo – E se ne andò. <br /> Berta, filando, diceva tra sé: << Che ne vorrà fare di questo lino che filo? Basta che domani quando glielo porto non lo usi come corda per impiccarmi alla forca! Da quel boia, c’è da aspettarsi di tutto!>>.</p> <p style="text-align: justify;">Ecco che la mattina, puntuale, si presenta al palazzo di Nerone. Lui la fa entrare, si fa dare tutto il lino che aveva filato, poi le dice:- Lega un capo del gomito colo alla porta del palazzo e cammina fino a che è lungo il filo – .<br /> Poi chiamò il maestro di casa e gli disse:- Per quanto è lungo il filo, la campagna di qua e di là della strada, è tutta di questa donna. <br /> Berta lo ringraziò e se ne andò tutta contenta.</p> <p style="text-align: justify;">Da quel giorno in poi non ebbe più bisogno di filare perché era diventata una signora.</p> <p style="text-align: justify;">Quando al cosa si seppe per Roma, tutte le donne che avevano da mettere insieme il pranzo con la cena, si presentarono a Nerone sperando anche loro in un regalo come quello che aveva fatto a Berta. </p> <p style="text-align: justify;">Ma Nerone rispondeva:- Non è più tempo che Berta filava.</p> <p style="text-align: justify;">Italo Calvino, Fiabe italiane, Volume secondo, Ed. Mondadori , Milano,2002 ( Raccolta dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti da Italo Calvino)</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione"> Redazione<br /> (28/04/2015)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/nerone-e-berta">Nerone e Berta</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Le nonne Doris Lessing</title> <link>https://www.viacialdini.it/cultura/le-nonne-doris-lessing</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Wed, 15 Apr 2015 10:30:52 +0000</pubDate> <category><![CDATA[CULTURA]]></category> <category><![CDATA[amicizia]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Doris Lessing]]></category> <category><![CDATA[Le nonne]]></category> <category><![CDATA[metafora]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=1974</guid> <description><![CDATA[<p>Le due protagoniste hanno vissuto fin dall’infanzia una vita simbiotica, arrivando a diventare contemporaneamente le amanti ciascuna del figlio adolescente dell’altra. Potremmo trovare nell’immagine una metafora di tutta la narrativa della Lessing. di Daniela Pizzagalli   Doris Lessing – Le nonne – “Lui aprì gli occhi: azzurri, un azzurro vivo, anche in quella oscurità. Poi disse: “Vede, io non sto vivendo la mia vita. Non è la mia vera vita.… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/le-nonne-doris-lessing">Le nonne Doris Lessing</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Le due protagoniste hanno vissuto fin dall’infanzia una vita simbiotica, arrivando a diventare contemporaneamente le amanti ciascuna del figlio adolescente dell’altra. Potremmo trovare nell’immagine una metafora di tutta la narrativa della Lessing.</strong> <br /><em>di Daniela Pizzagalli</em></h2> <p> </p> <p>Doris Lessing – Le nonne – “Lui aprì gli occhi: azzurri, un azzurro vivo, anche in quella oscurità. Poi disse: “Vede, io non sto vivendo la mia vita. Non è la mia vera vita. Non dovrei vivere come vivo”. <br />Le grandi svolte della vita possono accadere in modo imponderabile, in circostanze casuali: i capricci del destino e gli improbabili amori che ne possono nascere, sconvolgendo l’esistenza di persone appartenenti a generazioni e ambienti diversi, hanno ispirato la sempre fresca vena narrativa di Doris Lessing nei tre racconti, o meglio romanzi brevi, raccolti sotto il titolo del primo, Le nonne. <br />Da anni si attende per la scrittrice inglese – nata in Iran – la consacrazione del premio Nobel, ma la Lessing, ormai ottantacinquenne, non ha mai inseguito i riconoscimenti ufficiali, forse perché consapevole di essere comunque un punto di riferimento per tutta la letteratura femminile del ‘900. <br />Un’amicizia fra donne, più forte di ogni vincolo familiare, è al centro del primo racconto. Le due protagoniste hanno vissuto fin dall’infanzia una vita simbiotica, arrivando a diventare contemporaneamente le amanti ciascuna del figlio adolescente dell’altra, pretendendo poi, non senza gravi sofferenze, che diventati adulti si facciano una famiglia normale.</p> <p style="text-align: justify;">Il secondo racconto è dedicato al tema dell’integrazione razziale, in chiave rovesciata: una disastrata ragazza di colore ha una bambina da una breve relazione con un ricco ragazzo bianco, e quando si rivolge a lui per essere aiutata, suscita l’entusiasmo di tutta la famiglia, tanto aperta e progressista da impadronirsi della piccola mulatta, che diventa quasi un ostaggio del “politically correct”. L’ultimo racconto, il più lungo, ripercorre quasi l’intero ‘900, seguendo la vita di un ragazzo inglese che durante la seconda guerra mondiale viene sbarcato con il suo plotone in Sud Africa, dove ha una breve intensissima relazione con una donna sposata che non riuscirà mai più a rivedere, ma alla quale continuerà a pensare come alla sua donna, soprattutto dopo aver saputo che dal loro amore era nato un figlio.</p> <p style="text-align: justify;">Molti dei luoghi letterari prediletti dalla scrittrice ritornano in questi racconti, come le ricche case dei borghesi progressisti, con lunghi tavoli sempre apparecchiati per ospiti in transito. Potremmo anzi trovare in quest’immagine una metafora di tutta la narrativa della Lessing: generosa, ironica, anticonvenzionale, senza età, imbandisce le sue storie affascinando non solo i lettori affezionati, ma anche quelli di passaggio .</p> <p style="text-align: justify;">di Daniela Pizzagalli</p> <p style="text-align: justify;">Le nonne di Doris Lessing – Titolo originale: The Grandmothers Victoria and the Staveneys a Love Child Traduzione di Elena Dal Pra, Francesco Francis, Monica Pareschi, Pag., 250, Euro 15.00, Edizioni Feltrinelli (I Narratori) – ISBN 88-07-01657-5 ( www.wuz.it )</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione"> Redazione<br /> (15/04/2015)</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/le-nonne-doris-lessing">Le nonne Doris Lessing</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Protesi mammarie, nuova malattia</title> <link>https://www.viacialdini.it/salute/protesi-mammarie-nuova-malattia</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 19 Mar 2015 16:35:46 +0000</pubDate> <category><![CDATA[SALUTE]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[linfoma]]></category> <category><![CDATA[linfoma anaplastico]]></category> <category><![CDATA[protesi]]></category> <category><![CDATA[protesi mamarie]]></category> <category><![CDATA[seno]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=1832</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/protesi-mammarie-cancro_seno-150x150.jpg"/><p>Protesi mammarie: verso un nuovo scandalo? “Le Parisien”, segnala la scoperta in Francia di casi legati a un particolare tipo di cancro – diciotto dal 2011 – che sarebbero connessi alle protesi mammarie. di Giovanni D’AGATA Secondo il quotidiano francese “Le Parisien”, con una notizia apparsa ieri, il National Cancer Institute avrebbe scoperto una nuova malattia chiamata linfoma anaplastico a grandi cellule, che sarebbe legata alle protesi mammarie. Ed… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/salute/protesi-mammarie-nuova-malattia">Protesi mammarie, nuova malattia</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/protesi-mammarie-cancro_seno-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Protesi mammarie: verso un nuovo scandalo? “Le Parisien”, segnala la scoperta in Francia di casi legati a un particolare tipo di cancro – diciotto dal 2011 – che sarebbero connessi alle protesi mammarie.</strong> <br /><em>di Giovanni D’AGATA</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/protesi-mammarie-cancro_seno.jpg" data-rel="lightbox-gallery-KXfM0PQC" data-rl_title="" data-rl_caption="" title=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-1833" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/protesi-mammarie-cancro_seno.jpg" alt="protesi-mammarie-cancro_seno" width="350" height="170" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/protesi-mammarie-cancro_seno.jpg 600w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/protesi-mammarie-cancro_seno-300x146.jpg 300w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a>Secondo il quotidiano francese “Le Parisien”, con una notizia apparsa ieri, il National Cancer Institute avrebbe scoperto una nuova malattia chiamata linfoma anaplastico a grandi cellule, che sarebbe legata alle protesi mammarie. Ed i casi di questo particolare tipo di cancro in Francia sarebbero diciotto dal 2011 con una forte crescita lo scorso anno. <br /> Il giornale ha fatto riferimento ad una nota degli esperti consegnata il 4 marzo dal National Cancer Institute secondo cui sarebbe stata scoperta una nuova malattia chiamata per l’appunto linfoma anaplastico a grandi cellule associata con le protesi mammarie (linfoma AGC-AIM). “Siamo particolarmente attenti a monitorare il caso delle protesi mammarie, perché la salute delle donne che gioco”, dice François Hébert vice direttore generale della National Security Agency del farmaco (MSNA) intervistato dal giornale.</p> <p style="text-align: justify;">Secondo lo stesso, «c’è stato un caso nel 2011, due nel 2012, quattro nel 2013 e undici nel 2014. Una persona è morta.” “Inizialmente, è stato deciso che le donne che hanno impiantato protesi mammarie dovessero ricevere un avvertimento obbligatorio del nuovo rischio, anche se basso,” ha detto, aggiungendo che “lettere di informazioni e di allarme sono state inviate agli operatori sanitari “e che una riunione di esperti è stata programmata per la fine di marzo.</p> <p style="text-align: justify;">Si tratta di una notizia sconvolgente, sottolinea lo “Sportello dei Diritti”, che da anni ha avviato in Italia una battaglia dopo lo scandalo già noto delle protesi PIP, anche se questa volta non è dato sapere che tipo e la natura delle protesi per le quale sarebbe stata scoperta una possibile connessione con il cancro.</p> <p style="text-align: justify;">Ecco perché è importante che le autorità sanitarie, non solo francesi, facciano immediata chiarezza per sgombrare il campo da qualsiasi tipo di allarme dato il numero impressionante di donne che per ragioni di salute o estetiche hanno dovuto ricorrere all’impianto di protesi mammarie. ( <a href="http://www.sportellodeidiritti.org" target="_blank">www.sportellodeidiritti.org</a> )</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica"> di Giovanni D’AGATA<br /> (19/03/2015)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/salute/protesi-mammarie-nuova-malattia">Protesi mammarie, nuova malattia</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Acqua sporca uccide</title> <link>https://www.viacialdini.it/notizie/acqua-sporca-uccide</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Mon, 09 Mar 2015 18:39:17 +0000</pubDate> <category><![CDATA[NOTIZIE]]></category> <category><![CDATA[Acqua]]></category> <category><![CDATA[acqua sporca]]></category> <category><![CDATA[decessi]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[igiene]]></category> <category><![CDATA[Salute]]></category> <category><![CDATA[WC]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=1722</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/Acqua-sporca-uccide-150x150.jpg"/><p>Acqua sporca uccide più donne dell’AIDS e del cancro al seno secondo uno studio. Quasi 800.000 donne muoiono ogni anno per colpa dell’acqua sporca. L’acqua sporca e la scarsa igiene sono alla radice dei problemi della maternità e della mortalità infantile. di Giovanni D’AGATA Le malattie che si diffondono attraverso l’acqua sporca e la scarsa igiene rappresentano la quinta causa di morte tra le donne in tutto il mondo,… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/acqua-sporca-uccide">Acqua sporca uccide</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/Acqua-sporca-uccide-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Acqua sporca uccide più donne dell’AIDS e del cancro al seno secondo uno studio. Quasi 800.000 donne muoiono ogni anno per colpa dell’acqua sporca. L’acqua sporca e la scarsa igiene sono alla radice dei problemi della maternità e della mortalità infantile.</strong> <br /><em>di Giovanni D’AGATA</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/Acqua-sporca-uccide.jpg" data-rel="lightbox-gallery-PZNXytTo" data-rl_title="" data-rl_caption="" title=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-1723" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/Acqua-sporca-uccide.jpg" alt="Acqua-sporca-uccide" width="350" height="215" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/Acqua-sporca-uccide.jpg 600w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/03/Acqua-sporca-uccide-300x185.jpg 300w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a>Le malattie che si diffondono attraverso l’acqua sporca e la scarsa igiene rappresentano la quinta causa di morte tra le donne in tutto il mondo, causando più decessi dell’AIDS, del diabete o del cancro al seno, secondo alcuni ricercatori di uno studio realizzato da WaterAid, organizzazione internazionale non governativa che per lo “Sportello dei Diritti”, merita di essere conosciuto dal pubblico perché riguarda un problema molto spesso sottovalutato nei paesi come il nostro dove l’acqua potabile è qualcosa ritenuta scontata, mentre per miliardi di persone nel resto del globo, al contrario, costituisce una questione quotidiana da affrontare nella lotta alla sopravvivenza.</p> <p style="text-align: justify;">Quasi 800.000 donne muoiono ogni anno perché non hanno accesso a servizi igienici sicuri e acqua pulita, hanno precisato i vertici di WaterAid, che ha analizzato i dati elaborati dal centro di ricerca di Seattle basate su quelli ufficiali degli Istituti di Sanità.”Questa situazione completamente inaccettabile influisce sull’educazione delle donne e delle ragazze, la loro salute, la loro dignità e, in definitiva, in troppi casi, si traduce in una morte precoce e inutile,” ha detto in una dichiarazione il CEO di WaterAid, Barbara Frost.</p> <p style="text-align: justify;">Secondo il report, le uniche condizioni più “mortali” per le donne rispetto alla mancanza di igiene corretta sono le malattie cardiache, l’ictus, infezioni delle vie respiratorie inferiori e la malattia polmonare ostruttiva cronica.</p> <p style="text-align: justify;">Più di 1 miliardo di donne, o uno su tre donne del mondo, non hanno accesso a un WC privato, mentre 370 milioni – uno su 10 – non hanno accesso all’acqua potabile secondo WaterAid.</p> <p style="text-align: justify;">Più di 2 miliardi di persone ha guadagnato l’accesso per la pulizia dell’acqua tra il 1990 e il 2012, ma quasi 750 milioni rimangono lontane da ciò che le Nazioni Unite riconoscono come un diritto umano.</p> <p style="text-align: justify;">L’acqua sporca e la scarsa igiene sono alla radice dei problemi della maternità e della mortalità infantile, nonché delle violenze sessuali. Molte donne nei paesi in via di sviluppo partoriscono in casa senza accesso all’acqua pulita, esponendo se stesse ed i loro bambini alle infezioni. Senza servizi igienici sicuri, le donne e le ragazze devono avventurarsi all’aperto per prendersi un po’ cura di sé stesse, spesso di notte, mettendole a rischio di molestie sessuali e agguati.</p> <p style="text-align: justify;">Inoltre, in molti paesi poveri l’approvvigionamento di acqua è considerato una responsabilità di donne e ragazze, che trascorrono ogni giorno ore di cammino per andare e tornare dai pozzi, impedendo loro di frequentare la scuola o le cure per le loro famiglie. ( <a href="http://www.sportellodeidiritti.org" target="_blank">www.sportellodeidiritti.org</a> )</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica"> di Giovanni D’AGATA<br /> (09/03/2015)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/acqua-sporca-uccide">Acqua sporca uccide</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Turismo femminile, città pericolose</title> <link>https://www.viacialdini.it/notizie/1568</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 24 Feb 2015 07:45:01 +0000</pubDate> <category><![CDATA[NOTIZIE]]></category> <category><![CDATA[città pericolose]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[femminile]]></category> <category><![CDATA[turiste]]></category> <category><![CDATA[Violenza]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=1568</guid> <description><![CDATA[<p>Violenza sulle donne: le città più pericolose per le turiste. International Women’s Travel Center ha stilato la lista delle 16 città più pericolose per il turismo femminile. La città più pericolosa è Bogotà in Colombia. di Giovanni D’AGATA International Women’s Travel Center ha stilato la lista delle 16 città più pericolose per le donne e, a sorpresa, nella top ten ci sono le grandi metropoli di Londra, Mosca, New… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/1568">Turismo femminile, città pericolose</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Violenza sulle donne: le città più pericolose per le turiste. International Women’s Travel Center ha stilato la lista delle 16 città più pericolose per il turismo femminile. La città più pericolosa è Bogotà in Colombia.</strong> <br /> <em>di Giovanni D’AGATA</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;">International Women’s Travel Center ha stilato la lista delle 16 città più pericolose per le donne e, a sorpresa, nella top ten ci sono le grandi metropoli di Londra, Mosca, New York e Parigi.<br /> Non è matematicamente sicuro che se una turista donna si reca in una città definita pericolosa, questa rischi effettivamente qualcosa ma si rischia stupri, violenze fisiche e psicologiche, percosse di ogni genere e grado. Soprattutto se tra le prime 16 riscontriamo anche rinomate città europee come Londra o Parigi, rappresentano una minaccia per le donne.</p> <p style="text-align: justify;">Non sorprende certo che i primi posti siano occupati da città che devono fare i conti con il degrado socio-culturale del Paese.</p> <p style="text-align: justify;">Ma a sorpresa saltano fuori anche città economicamente forti osserva lo “Sportello dei Diritti”. Tra le prime 16 città della lista stilata, figurano infatti anche Londra, Parigi, Tokyo e New York. Sebbene in queste ultime, i rischi sono più correlati ai relativi sobborghi.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>La lista delle 16 città più pericolose:</strong></p> <p style="text-align: justify;">1.Bogotà – Colombia</p> <p style="text-align: justify;">2.Città del Messico – Messico</p> <p style="text-align: justify;">3.Lima – Perù</p> <p style="text-align: justify;">4.New Delhi – India</p> <p style="text-align: justify;">5.Giacarta – Indonesia</p> <p style="text-align: justify;">6.Buenos Aires – Argentina</p> <p style="text-align: justify;">7.Kuala Lumpur – Malesia</p> <p style="text-align: justify;">8.Bangkok – Thailandia</p> <p style="text-align: justify;">9.Mosca – Russia</p> <p style="text-align: justify;">10.Manila – Filippine</p> <p style="text-align: justify;">11.Parigi – Francia</p> <p style="text-align: justify;">12.Seul – Corea del Sud</p> <p style="text-align: justify;">13.Londra – Gran Bretagna</p> <p style="text-align: justify;">14.Pechino – Cina</p> <p style="text-align: justify;">15.Tokyo – Giappone</p> <p style="text-align: justify;">16.New York – Stati Uniti d’America</p> <p style="text-align: justify;">( www.sportellodeidiritti.org )</p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica">di Giovanni D’AGATA<br /> (24/02/2015)</p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/1568">Turismo femminile, città pericolose</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Menopausa precoce, sostanze chimiche</title> <link>https://www.viacialdini.it/salute/menopausa-precoce-sostanze-chimiche</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Sat, 31 Jan 2015 10:13:39 +0000</pubDate> <category><![CDATA[SALUTE]]></category> <category><![CDATA[cosmetici]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Livelli elevati]]></category> <category><![CDATA[Menopausa precoce]]></category> <category><![CDATA[prodotti]]></category> <category><![CDATA[Salute]]></category> <category><![CDATA[sostanze]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=1282</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/01/prodotti-cosmetici-menopausa-150x150.jpg"/><p>Sostanze tossiche nei cosmetici potrebbero anticipare la menopausa di ben 4 anni. In particolare sono state 15 le sostanze maggiormente associate con la menopausa precoce. Per questo, i ricercatori hanno invitato le donne a fare più attenzione ai prodotti che usano, preferendo quelli che hanno contenitori in vetro anziché’ di plastica. di Giovanni D’AGATA Ogni giorno milioni di persone, donne in particolare, usano prodotti cosmetici come saponi, dentifrici, shampoos, balsami,… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/salute/menopausa-precoce-sostanze-chimiche">Menopausa precoce, sostanze chimiche</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/01/prodotti-cosmetici-menopausa-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Sostanze tossiche nei cosmetici potrebbero anticipare la menopausa di ben 4 anni. In particolare sono state 15 le sostanze maggiormente associate con la menopausa precoce. Per questo, i ricercatori hanno invitato le donne a fare più attenzione ai prodotti che usano, preferendo quelli che hanno contenitori in vetro anziché’ di plastica.</strong> <br /><em>di Giovanni D’AGATA</em></h2> <p style="text-align: justify;"> </p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/01/prodotti-cosmetici-menopausa.jpg" data-rel="lightbox-gallery-ybArY1VO" data-rl_title="" data-rl_caption="" title=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-1283" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/01/prodotti-cosmetici-menopausa.jpg" alt="prodotti-cosmetici-menopausa" width="350" height="233" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/01/prodotti-cosmetici-menopausa.jpg 600w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/01/prodotti-cosmetici-menopausa-300x200.jpg 300w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a>Ogni giorno milioni di persone, donne in particolare, usano prodotti cosmetici come saponi, dentifrici, shampoos, balsami, lozioni, creme, deodoranti, deodoranti intimi, oli da corpo, oli e sali da bagno, oli da massaggio, oli abbronzanti o protettivi, oli doposole, smalti per le unghie e loro solventi, mascara, profumi, talco, fondotinta, matite, ombretti, rossetti, lucidalabbra, coloranti e tonici per capelli, lacche e spray per capelli, dopobarba, oli per bambini etc.. Molte altre sostanze chimiche tossiche o potenzialmente tossiche sono poi presenti nell’ambiente casalingo, lavorativo, o per le nostre strade. <br /> Ora uno studio condotto per dieci anni in 1442 donne americane in postmenopausa di 61 di età media, ha misurato nel sangue e nelle urine 111 sostanze chimiche sospettate di interferire con la naturale produzione e distribuzione di ormoni nel corpo. Risultati: le donne con i livelli più elevati di queste sostanze chimiche arrivano alla menopausa precocemente, dai due ai 4 anni prima delle donne che presentano bassi livelli di queste sostanze.</p> <p style="text-align: justify;">A identificare le 15 sostanze incriminate è stato un gruppo di ricercatori della Washington University di St Louis in uno studio pubblicato sulla rivista Plos One. Nello studio gli scienziati hanno analizzato i livelli di 111 sostanze chimiche nel sangue e nelle urine di 31.575 donne. Hanno scoperto così che alcune sostanze interferiscono con la produzione naturale e la distribuzione degli ormoni nel corpo.<br /> In particolare sono state 15 le sostanze maggiormente associate con la menopausa precoce: nove policlorobifenili (Pcb), tre pesticidi, due ftalati e una sostanza tossica chiamata “furano”. Gli ftalati, ad esempio, si trovano negli imballaggi di alcuni alimenti e in prodotti, tra cui i profumi, i rossetti, bagnoschiuma, prodotti per la cura dei capelli e smalti. In genere, vengono utilizzati per ammorbidire la plastica. <br /> Questo declino della funzione ovarica non ha solo implicazioni sulla fertilità di una donna, ma anche sul rischio di soffrire di malattie cardiache, osteoporosi e altri problemi di salute. Le stesse sostanze chimiche sono note per aumentare il rischio di alcuni tumori, della sindrome metabolica e, nelle donne più giovani, della pubertà precoce.</p> <p>Per questo, i ricercatori hanno invitato le donne a fare più attenzione ai prodotti che usano, preferendo quelli che hanno contenitori in vetro anziché’ di plastica. A lanciare il grido d’allarme è la dottoressa Ambra Cooper, professore di ginecologia presso la scuola di medicina della Washington University di St Louis, nel Missouri, co-autotrice dello studio:”Preoccupante”. “I nostri risultati suggeriscono che i consumatori dovrebbero essere interessati”. Questo è il primo studio di queste dimensioni che indaga sulla correlazione tra menopausa e queste sostanze chimiche. Punto importante: nessuna di queste donne seguiva la terapia ormonale e aveva subito la rimozione dell’ovaio. La pubblicazione, inoltre, cita altri studi che hanno correlato questi prodotti chimici e alcuni tipi di cancro, disfunzioni metaboliche e pubertà precoce nelle ragazze.</p> <p>Come evitare queste sostanze? Per lo “Sportello dei Diritti” spesso è difficile evitare l’esposizione a queste sostanze chimiche in quanto sono in terra, nell’acqua e nell’aria. Si raccomanda di preferire vetro o foglio di alluminio per riscaldare i cibi nel forno a microonde, piuttosto che la plastica e conoscere la composizione dei prodotti cosmetici e dei prodotti per la casa. ( <a href="http://www.sportellodeidiritti.org%20" target="_blank">www.sportellodeidiritti.org </a>)</p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica"> di Giovanni D’AGATA<br /> (31/01/2015)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/salute/menopausa-precoce-sostanze-chimiche">Menopausa precoce, sostanze chimiche</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>L’ignoranza di immolare l’odio</title> <link>https://www.viacialdini.it/notizie/lignoranza-di-immolare-lodio</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 13 Jan 2015 08:40:24 +0000</pubDate> <category><![CDATA[NOTIZIE]]></category> <category><![CDATA[attentato]]></category> <category><![CDATA[Bimba]]></category> <category><![CDATA[bomba]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Mamma]]></category> <category><![CDATA[Vittime]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=1021</guid> <description><![CDATA[<p>Nigeria, bimba di 10 anni imbottita di tritolo, si fa –fatta esplodere in un mercato di Maiduguri. di Giovanna Giugni   Chi ha avuto la fortuna di poter accarezzare la guancia di una figlia bambina sa quanta tenerezza ne possa derivare. Una bimba é un fiore delicato, una promessa di donna; ancora non sa delle difficoltà che dall ‘essere donna le deriveranno, ma è già deliziosamente femminile. Inconsapevolmente femminile. La… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/lignoranza-di-immolare-lodio">L’ignoranza di immolare l’odio</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Nigeria, bimba di 10 anni imbottita di tritolo, si fa –fatta esplodere in un mercato di Maiduguri.</strong> <br /> <em>di Giovanna Giugni</em></h2> <p> </p> <p style="text-align: justify;">Chi ha avuto la fortuna di poter accarezzare la guancia di una figlia bambina sa quanta tenerezza ne possa derivare. Una bimba é un fiore delicato, una promessa di donna; ancora non sa delle difficoltà che dall ‘essere donna le deriveranno, ma è già deliziosamente femminile. Inconsapevolmente femminile. </p> <p style="text-align: justify;">La violenza di chi ha piegato l’infanzia alle squallide esigenze di morte é di quelle che lasciano senza parole. Chi ha permesso che questo avvenisse?<br /> Chi può essere portatore di tanta ignoranza o di tanta povertà da aver consentito che la propria figlia- perché una madre e un padre devono pur esserci- si immolasse in nome dell’odio?</p> <p>Bambine vittime predestinate perché piccole future donne: inutili oggetti senza diritti, alle quali non spetteranno nemmeno i premi in natura che gratificano i “martiri” di sesso maschile. <br /> Povere bimbe senza nome e senza storia, doppiamente vittime del fondamentalismo e dell’incultura. Il pensiero di una mamma non può fare altro che rendere omaggio a quelle piccole donne. Sole davanti alla peggiore manifestazione del Male.</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica">di Giovanna Giugni<br /> (13/01/2015)</p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/lignoranza-di-immolare-lodio">L’ignoranza di immolare l’odio</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Senette, racconta l’attesa</title> <link>https://www.viacialdini.it/cultura/senette-racconta-lattesa</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 01 Jan 2015 10:55:36 +0000</pubDate> <category><![CDATA[CULTURA]]></category> <category><![CDATA[Alice]]></category> <category><![CDATA[attesa]]></category> <category><![CDATA[Cose che non mi aspettavo]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[Francesca Senette]]></category> <category><![CDATA[Mamma]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=2382</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/05/Francesca-Senette-cose-che-non-mi-aspettavoe-150x150.jpg"/><p>Francesca Senette, “Cose che non mi aspettavo ( quando stavo aspettando)” , in trasparenza, senza tabù, mese dopo mese, per il regalo più bello: la vita. di Michele Luongo Trento – Un modo del tutto informale, solare, semplice, vera, cosi Francesca Senette ha accolto gli ospiti nella splendida sala bar del Grand Hotel a Trento. Con un sorriso e una parola per tutti, tra un abbraccio ai figli Alice e… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/senette-racconta-lattesa">Senette, racconta l’attesa</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/05/Francesca-Senette-cose-che-non-mi-aspettavoe-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Francesca Senette, “Cose che non mi aspettavo ( quando stavo aspettando)” , in trasparenza, senza tabù, mese dopo mese, per il regalo più bello: la vita.<br /> </strong> <em>di Michele Luongo </em></h2> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/05/Francesca-Senette-cose-che-non-mi-aspettavoe.jpg" data-rel="lightbox-gallery-QBTKHfUZ" data-rl_title="" data-rl_caption="" title=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-2383" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/05/Francesca-Senette-cose-che-non-mi-aspettavoe.jpg" alt="Francesca-Senette-cose-che-non-mi-aspettavoe" width="300" height="455" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/05/Francesca-Senette-cose-che-non-mi-aspettavoe.jpg 448w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/05/Francesca-Senette-cose-che-non-mi-aspettavoe-198x300.jpg 198w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a><strong>Trento</strong> – Un modo del tutto informale, solare, semplice, vera, cosi Francesca Senette ha accolto gli ospiti nella splendida sala bar del Grand Hotel a Trento. Con un sorriso e una parola per tutti, tra un abbraccio ai figli Alice e Tommaso a sguardi d’intesa con il marito Marcello.<br /> Al pubblico è stata presentata da Tiziana Tommasini della rivista “Trentino Mese” giovedì scorso, per la presentazione del suo libro “Cose che non mi aspettavo”.<br /> Senette ci racconta della sua esperienza di mamma, dell’attesa. Sfata alcuni tabù, come il dover mangiare di più durante la gravidanza, cosa non vera, fino al sesto mese, il corpo non ha bisogno di alcuna caloria in più. Di non limitarsi, ma di continuare a fare una vita normale.</p> <p style="text-align: justify;">Ci piace la bella dedica di apertura del libro: << A Marcello che mi ha fatto mamma. Alla mia mamma che mi ha fatto così. A Tommaso e Alice, per la mamma che sono e che sarò>>.</p> <p style="text-align: justify;">Senette, avverte di non essere una pediatra né una puericultrice, ci parla da donna, da mamma, ci racconta della sua esperienza dell’attesa, in trasparenza, con tutte le sue problematiche dal sesso all’alimentazione, dal vestirsi alle vacanze, dal rapporto con la figlia, il marito e il lavoro con un solo filo conduttore, senza tabù ma con onestà.</p> <p style="text-align: justify;">Il libro, quasi un diario di mese per mese, una conversazione di pensieri, in controcanto il marito Marcello, che rappresenta l’altra parte, forse troppo volte sottovalutata, la figura del “papi”, come davanti a uno specchio, così, insieme, con una fresca ironia, ci raccontano “ Cose che non mi aspettavo ( quando stavo aspettando)” .</p> <p style="text-align: justify;">Esperienza, stile di vita, cosi, da ogni mese c’è raccontato anche un consiglio, e le idee sono ben chiare: << Ai figli bisogna sempre dire la verità, in maniera semplice, alla loro portata…Ad Alice è piaciuto molto il libro “Programma di educazione sessuale “ di Roberta Giommi e Marcello Perrotta e, dopo una prima lettura, pare soddisfatta della spiegazione. Senza tabù! P.S.: era divertentissimo sentire il papà che leggeva imbarazzato certi passaggi che, per lei, erano semplicemente “informazioni”.>>. </p> <p style="text-align: justify;">Il mondo d’attesa delle donne, è affascinante ma non mancano le paure e le ansie che a volte hanno un risvolto fiabesco: << Eppure…eppure non fai altro che sentire vecchie cornacchie che parlano di esperienze tremende, di parti complicati, di problemi pazzeschi avuti da mamme-amiche-zie-cugine sopravvissute per miracolo alla nascita del figlio >></p> <p style="text-align: justify;">Il nono mese: << E’ il mese più lento e più veloce della gravidanza, forse della vita!>>. Poi, << Poi piango. Piango di gioia, quando mi mostrano il mio bambino tutto rosso e impiastricciato… e poi piango ancora… Marcello mi accarezza la testa…. >>.</p> <p style="text-align: justify;">E Alice, la sorellina che saluta il fratellino: << Quando sei nato eri cosi piccolo, così carino e mi sono innamorata subito di te… Caro Tommaso sei il regalo più bello che potessi ricevere … io e te saremo per sempre fratelli>>.</p> <p style="text-align: justify;">La lettura del libro è avvolgente, scorrevole, piacevole, trasmette una sensazione di bellezza della vita. Senette, non ha tradito il suo pubblico, la sua semplicità, quell’essere vera, senza maschere, dalla scrittura troviamo conferma nella sua persona.</p> <p style="text-align: justify;">La straordinaria solarità e disponibilità ad ogni conversazione, non è stata recepita dalla presentatrice della serata, troppo poco rispetto a un personaggio così ricco di vita. In compenso un gustosissimo catering organizzato dal ristorante Clesio della Fede Group, ha allietato gli ospiti con le fresche bollicine Perlé delle cantine Ferrari.</p> <p style="text-align: justify;">Francesca Senette “ Cose che non mi aspettavo ( quando stavo aspettando)” <br /> Ed. Kowalski, Milano, 2014 – Pag.126, Euro, 12,00 – ISBN 978-88-7496-848-0 )</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_michele">di <strong><em>Michele Luongo </em></strong> ©Riproduzione riservata<br /> (12/07/2014)</p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/senette-racconta-lattesa">Senette, racconta l’attesa</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Antiviolenza Donne a Trento</title> <link>https://www.viacialdini.it/notizie/antiviolenza-donne-a-trento</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 01 Jan 2015 03:48:49 +0000</pubDate> <category><![CDATA[NOTIZIE]]></category> <category><![CDATA[Antiviolenza Donne]]></category> <category><![CDATA[civiltà]]></category> <category><![CDATA[denuncia]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[paura]]></category> <category><![CDATA[profilo]]></category> <category><![CDATA[sessuale]]></category> <category><![CDATA[violento]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=1539</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/02/Donne-No-violenza-150x150.jpg"/><p>Antiviolenza Donne a Trento, incontriamo il responsabile. Da una nuova indagine Istat, per la prima volta interamente dedicata al fenomeno delle violenza fisica e sessuale contro le donne, emerge che oltre il 90 % non denuncia la violenza. di Michele Luongo La donna oggetto, un volto inaccettabile dell’uomo, ancora succube di una cultura maschile imbevuta di “egoismo – violento” e del non rispetto . Indagini ci danno un quadro… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/antiviolenza-donne-a-trento">Antiviolenza Donne a Trento</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/02/Donne-No-violenza-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Antiviolenza Donne a Trento, incontriamo il responsabile. Da una nuova indagine Istat, per la prima volta interamente dedicata al fenomeno delle violenza fisica e sessuale contro le donne, emerge che oltre il 90 % non denuncia la violenza. </strong> <br /><em>di Michele Luongo</em></h2> <p style="text-align: justify;"><strong> </strong></p> <p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/02/Donne-No-violenza.jpg" data-rel="lightbox-gallery-XN30aGcN" data-rl_title="" data-rl_caption="" title=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-1537" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/02/Donne-No-violenza.jpg" alt="Donne-No-violenza" width="350" height="203" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/02/Donne-No-violenza.jpg 600w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2015/02/Donne-No-violenza-300x174.jpg 300w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a>La donna oggetto, un volto inaccettabile dell’uomo, ancora succube di una cultura maschile imbevuta di “egoismo – violento” e del non rispetto . Indagini ci danno un quadro sconcertante di violenze familiari, di timori nel denunciare l’accaduto. Numeri inquietanti per una civiltà moderna e “ civile”. Da una nuova indagine Istat, per la prima volta interamente dedicata al fenomeno delle violenza fisica e sessuale contro le donne, emerge che oltre il 90 % non denuncia la violenza. <br />Incontriamo la responsabile dr.ssa Barbara Bastarelli, del Centro Antiviolenza Donne di Trento<strong>.<br /></strong><strong>Vuole spiegarci come funziona e da quanto tempo il Centro della sede di Trento è attivo ?<br /></strong>Il Centro AntiViolenza è aperto dal 2002, ma prima era attiva una Linea di ascolto telefonico dedicata alla violenza e gestita da un gruppo di volontarie. Tale esperienza ha raccolto primi dati che hanno poi consentito l’apertura del Centro che gode da quella data di un contributo annuale da parte della Provincia Autonoma di Trento. Attualmente lavorano presso il Centro AntiViolenza . quattro operatrici. Molte donne prendono il primo contatto con noi telefonicamente, magari a seguito di un episodio di violenza che le ha particolarmente turbate. In seguito le invitiamo ad un colloquio presso in Centro che può proseguire con altri colloqui che mirano a rendere consapevole la donna della situazione di violenza che sta vivendo e i rischi che corre e a dare indicazioni per la sua messa in sicurezza.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Ci può tracciare un profilo delle donne che si rivolgono al Centro ?<br /></strong>Si tratta di donne normali, con un lavoro, una casa, dei figli, spesso hanno un titolo di studio di scuola media superiore, ma non mancano le laureate e le donne che lavorano come quadri o dirigenti. Si tratta di donne normalissime che subiscono violenza da partner normalissimi, anche loro ben inseriti professionalmente, socialmente apprezzati e non violenti in pubblico. In genere le donne che chiedono il nostro aiuto hanno tra i 35 e i 45 anni, ma ci sono anche donne più anziane di 60-70 anni che dopo una vita di maltrattamenti ci chiedono aiuto perché non ne possono più e vogliono invecchiare libere dalla paura della violenza.<br />Questi dati mettono in discussione lo stereotipo che vuole la donna maltrattata e l’uomo maltrattante come entrambi in condizione di disagio (disoccupazione, marginalità sociale, abuso di alcol o droghe…). In realtà, pur rivolgendosi a noi anche donne appartenenti a queste fasce, la stragrande maggioranza non presentano alcuno di questi aspetti e per questo molte donne non vengono credute e si sentono rivolgere questa domanda: “come mai, tu che hai un buon lavoro e hai studiato, subisci violenza?” , come se la violenza fosse cosa estranea alla normalità.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Si rivolgono al Centro le donne straniere?<br /></strong>Sì, certo. Rappresentano circa il 20% dell’utenza. Si tratta per lo più di donne sposate con uomini italiani i quali avendo sposato o convivendo con una donna straniera, solo perché straniera, si sentono maggiormente legittimati a trattarla come un oggetto e a imporle un rapporto di dominazione e controllo. L’uscita dalla violenza di una donna straniera è ovviamente possibile come per tutte le altre donne, tuttavia nel suo caso vanno tenute in considerazioni tutta una serie di aspetti legati al permesso di soggiorno e alle difficoltà connesse con il mantenimento della regolarità del soggiorno sul territorio italiano in assenza di lavoro e casa sicuri.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Dalla vostra esperienza quale è il motivo che induce la donna a non denunciare la violenza subita? <br /></strong>La donna che vive insieme ad un partner violento è innanzitutto una donna spaventata dalle minacce e dalle violenze fisiche, psicologiche che subisce. Teme che il partner diventi ancora più violento nel momento in cui viene a sapere che la moglie lo ha denunciato, teme per la propria incolumità e quella dei figli e che le minacce che il marito fa in continuazione diventino realtà. Per questo motivo molte donne ritirano le denunce che hanno sporto perché non sentendosi sufficientemente sicure e protette, la paura di ritorsioni prende il sopravvento.<br />Una donna sarà più propensa alla denuncia e, più in generale, a rompere il silenzio sulle violenze che subisce quanto più percepisce di essere creduta, anche se non ha prove immediatamente spendibili perché spesso le aggressioni avvengono in assenza di testimoni, e quanto più è aiutata a mettersi in sicurezza.<br />Le donne non denunciano o ritirano le denuncie fatte perché, il marito dopo una aggressione torna ad essere calmo e promette alla donna di cambiare e che non succederà mai più. Questo cambio di atteggiamento da parte dell’uomo fa rinascere la speranza nella donna che il marito torni ad essere quell’uomo dolce e buono che si è sposato.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Nelle varie tipologie di violenza prese in esame sembra non comparire la violenza psicologica, non crede che sia troppo sottovalutata ?<br /></strong>La violenza psicologica è una dimensione che noi come Centro AntiViolenza teniamo in considerazione quando valutiamo la situazione di violenza che vive la donna: la donna racconta di umiliazioni, offese, denigrazioni, parolacce, insulti a cui il partner fa ricorso quando si relaziona con lei e che la feriscono profondamente, procurandole un forte senso di svalutazione e indebolendola. La ricostruzione del vissuto femminile anche in relazione alla violenza psicologica permette alla donna di far riaffiorare alla memoria frasi, gesti che l’hanno turbata e la cui gravità diventa di intensità esponenziale quando è accompagnata dalla violenza fisica o sessuale.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Secondo lei quanto influisce la paura nel determinante la scelta a denunciare una violenza?<br /></strong>Il timore di ritorsioni da parte del partner, la paura di un aumento della violenza su di sé sono fattori determinanti, ma non esclusivi, che portano la donna a non denunciare oppure a ritirare una denuncia dopo averla fatta. Il problema è quindi fondamentalmente legato alla sicurezza della donna: una donna sarà più propensa alla denuncia e, più in generale, a rompere il silenzio sulle violenze che subisce quanto più percepisce di essere creduta, anche se non ha prove immediatamente spendibili perché spesso le aggressioni avvengono in assenza di testimoni, e quanto più è aiutata a mettersi in sicurezza. Altro elemento che può far tornare la donna sui suoi passi rispetto alla denuncia è l’assunzione da parte del marito, dopo una aggressione, di un comportamento più tranquillo in cui magari chiede anche scusa. Questo modo di fare del partner disorienta la donna che entra in confusione e perde il senso della gravità di ciò che sta vivendo.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Quali sono le maggiori difficoltà per gli operatori del Centro nell’affrontare tali problematiche ?<br /></strong>Per una operatrice esistono numerose difficoltà, tra le principali il rischio di sovrapporre il proprio punto di vista sulla situazione a quello maturato dalla donna. L’operatrice che capisce la gravità di una situazione, spera che la donna si metta in sicurezza, riesca cioè a mettere in atto tutta una serie di tutele per proteggersi quanto più possibile. A volte però le donne per proteggersi psicologicamente dalla drammaticità della situazione che stanno vivendo, sottovalutano il rischio che corrono e non assumono tutte le tutele che l’operatrice ritiene indispensabili.<br />Altre difficoltà che l’operatore/trice deve affrontare riguarda l’interpretazione delle situazioni di violenza da parte di operatori di altri servizi a contatto con donne che subiscono il maltrattamento tra le mura domestiche, che spesso è intrisa di stereotipi e pregiudizi rispetto alla donna stessa e rende quindi difficile cooperare per la messa in sicurezza della donna.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Quanto influisce il giudizio della “cultura di una società “ , “moderna”, nella paura di denunciare la violenza o lo stupro ?<br /></strong>Le donne non sono le sole restie a denunciare le violenze che subiscono. Anche le persone che le sono accanto cercano spesso di dissuaderle a denunciare perché non credono che le violenze accadano veramente oppure perché giustificano la violenza in famiglia. Spesso le donne quando raccontano a amici o parenti quanto accade nelle loro case ricevono come risposta: “Ma tu cosa gli hai fatto per far scattare la violenza da parte di tuo marito?”. Questo messaggio, estremamente diffuso, è particolarmente pericoloso perché implicitamente giustifica il comportamento violento e considera la donna corresponsabile dello stesso. Questo fa sì che la donna non si senta compresa nel dramma che sta vivendo e la fa sentire ancora più isolata e confusa, tanto che in molti casi decide di lasciare perdere il suo proposito di denunciare.</p> <p style="text-align: justify;"><strong>Quale messaggio vuole lasciare a quelle donne oppresse dalla violenza ?<br /></strong>Innanzitutto vorrei dire loro che non hanno alcuna responsabilità o colpa delle violenze che subiscono e che non c’è alcuna giustificazione ai comportamenti aggressivi. Vorrei anche dire loro che è normale nella loro situazioni sentirsi confuse e disorientate e di non sapere bene cosa fare, ma che <strong>uscire dalla violenza è possibile</strong> purché si consideri la sicurezza propria e dei propri figli/e come prioritaria. Inoltre direi loro di chiedere aiuto e di rivolgersi al Centro AntiViolenza, lì possono trovare operatrici preparate ad affrontare la loro specifica situazione.</p> <p style="text-align: justify;"> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_michele">di <strong><em>Michele Luongo</em></strong> ©Riproduzione riservata<br /> (22/05/2015)</p> <p>Centro Antiviolenza Trento – Via Dogana, 1 – 38100 Trento- Tel. 0461220048</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/antiviolenza-donne-a-trento">Antiviolenza Donne a Trento</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Otto Marzo, rispetto per tutte le donne</title> <link>https://www.viacialdini.it/cultura/otto-marzo-rispetto-per-tutte-le-donne</link> <dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 03 Dec 2002 06:49:29 +0000</pubDate> <category><![CDATA[CULTURA]]></category> <category><![CDATA[Amore]]></category> <category><![CDATA[Anima]]></category> <category><![CDATA[Colore]]></category> <category><![CDATA[dolcezza]]></category> <category><![CDATA[Donne]]></category> <category><![CDATA[libertà]]></category> <category><![CDATA[Michele Luongo]]></category> <category><![CDATA[Otto marzo]]></category> <category><![CDATA[pelle]]></category> <category><![CDATA[rispetto]]></category> <category><![CDATA[Silenzio]]></category> <category><![CDATA[sorriso]]></category> <category><![CDATA[Violenza]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.viacialdini.it/?p=764</guid> <description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2002/12/otto-marzo-rispetto-donna-150x150.jpg"/><p>Otto Marzo, senza violenze, senza discriminazioni, semplicemente rispetto per tutte le donne . Quali parole possono mai dire grazie a così tanta vita … di Michele Luongo Otto Marzo   Buon 8 marzo, a tutte le donne A quelle che non hanno il dono di un sorriso A quelle che non hanno una carezza sulla pelle A quelle che non conoscono la dolcezza A quelle che in silenzio… </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/otto-marzo-rispetto-per-tutte-le-donne">Otto Marzo, rispetto per tutte le donne</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></description> <img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2002/12/otto-marzo-rispetto-donna-150x150.jpg"/> <content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Otto Marzo, senza violenze, senza discriminazioni, semplicemente rispetto per tutte le donne . Quali parole possono mai dire grazie a così tanta vita</strong> …</h2> <h2 style="text-align: justify;"><em>di Michele Luongo <br /> <a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2002/12/otto-marzo-rispetto-donna.jpg" data-rel="lightbox-gallery-gdgSzudy" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="aligncenter wp-image-20196 size-full" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2002/12/otto-marzo-rispetto-donna.jpg" alt="Otto Marzo, rispetto per tutte le donne" width="800" height="409" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2002/12/otto-marzo-rispetto-donna.jpg 800w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2002/12/otto-marzo-rispetto-donna-300x153.jpg 300w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2002/12/otto-marzo-rispetto-donna-768x393.jpg 768w" sizes="(max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a><br /> </em></h2> <h1 style="text-align: justify;"><strong>Otto Marzo</strong></h1> <p> </p> <p style="text-align: left;"> </p> <p style="text-align: center;">Buon 8 marzo, a tutte le donne</p> <p style="text-align: center;"> </p> <p style="text-align: center;">A quelle che non hanno il dono di un sorriso</p> <p style="text-align: center;">A quelle che non hanno una carezza sulla pelle</p> <p style="text-align: center;">A quelle che non conoscono la dolcezza</p> <p style="text-align: center;">A quelle che in silenzio subiscono la violenza</p> <p style="text-align: center;">A quelle che non possono sciogliersi i capelli al vento</p> <p style="text-align: center;"> </p> <p style="text-align: center;">Buon 8 marzo, a tutte le donne</p> <p style="text-align: center;"> </p> <p style="text-align: center;">A quelle che abbracciano con Amore</p> <p style="text-align: center;">A quelle che illuminano l’anima</p> <p style="text-align: center;">A quelle che parlano dentro, oltre lo sguardo</p> <p style="text-align: center;">A quelle che sorridono con i colori dell’arcobaleno</p> <p style="text-align: center;">A tutte quelle che danno energia alla libertà, alla Vita</p> <p style="text-align: center;"> </p> <p style="text-align: center;"> </p> <p> </p> <p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_michele"> di <strong><em>Michele Luongo</em></strong> ©Riproduzione riservata<br /> (03/12/2002)</p> <p> </p> <p> </p> <p> </p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/cultura/otto-marzo-rispetto-per-tutte-le-donne">Otto Marzo, rispetto per tutte le donne</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> </channel> </rss>