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	<title>Inquietudine - ViaCialdini</title>
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	<description>Rivista On line di Cultura e Informazione</description>
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		<title>I sentieri, si incontrano alla sommità del monte</title>
		<link>https://www.viacialdini.it/cultura/i-sentieri-si-incontrano-alla-sommita-del-monte</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 18 Sep 2019 03:00:56 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[CULTURA]]></category>
		<category><![CDATA[comprensione]]></category>
		<category><![CDATA[disciplina interiore]]></category>
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		<category><![CDATA[I sentieri]]></category>
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					<description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/09/I-sentieri-150x150.jpg"/><p>I sentieri, si incontrano alla sommità del monte. Molti saranno accompagnati da dubbi col tempo distingueranno più chiaramente le voci.   di Bianca Varelli   I sentieri, si incontrano. L&#8217;aspirante avverte presto la necessità di affidarsi a guide e maestri; ricerca una &#8220;Scuola&#8221;. Comprende, con l&#8217;esperienza, che le scuole non sono mai a pagamento, non si trovano in suggestivi luoghi lontani né nei siti internet ma vanno ricercate, e con ardore,&#8230; </p>
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			<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/09/I-sentieri-150x150.jpg"/>							<content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>I sentieri, si incontrano alla sommità del monte. Molti saranno accompagnati da dubbi col tempo distingueranno più chiaramente le voci</strong>.  <br />
di Bianca Varelli</h2>
<p style="text-align: justify;"> </p>
<p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/09/I-sentieri.jpg" data-rel="lightbox-gallery-ZvZy7VQy" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" fetchpriority="high" class="alignleft wp-image-15976 size-medium" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/09/I-sentieri-225x300.jpg" alt="I sentieri, si incontrano alla sommità del monte" width="225" height="300" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/09/I-sentieri-225x300.jpg 225w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/09/I-sentieri.jpg 450w" sizes="(max-width: 225px) 100vw, 225px" /></a>I sentieri, si incontrano. L&#8217;aspirante avverte presto la necessità di affidarsi a guide e maestri; ricerca una &#8220;Scuola&#8221;. Comprende, con l&#8217;esperienza, che le scuole non sono mai a pagamento, non si trovano in suggestivi luoghi lontani né nei siti internet ma vanno ricercate, e con ardore, nel profondo della propria coscienza.</p>
<p style="text-align: justify;">Comprende, che, come afferma la Saggezza antica, la Verità si svela quando il viandante si dedica con tale fervore al Sentiero da diventare il Sentiero stesso.</p>
<p style="text-align: justify;">Comprende che tutti i Sentieri, pur diversi e talvolta apparentemente discordanti, se percorsi con dedizione totale, si incontrano alla sommità del monte.</p>
<p style="text-align: justify;">Comprende che l’iniziale disagio esistenziale, il fastidio per molti convenzionalismi sociali, il rifiuto del consumismo e delle “regole dell’apparire”, la ricerca di sobrietà, l’aspirazione a nuovi modi di vivere ispirati alla condivisione sono, in realtà, spesso, le prime  manifestazioni dell&#8217;avanzamento dell’ anima, che cerca l&#8217;Origine.</p>
<p style="text-align: justify;">I rosacrociani definiscono questa fase del processo divina inquietudine, intuendone il valore di agente della “Legge di Evoluzione”, alla quale tutto il nostro universo è sottoposto, sia per quanto riguarda l&#8217;aspetto materiale che quello spirituale.</p>
<p style="text-align: justify;">Pertanto, quando ci imbattiamo, e così frequentemente, in individui che cercano “il sacro” come fuga dall’inconsistenza, dal nonsenso e dal dolore, possiamo considerare che quella che osserviamo è una fase propedeutica a quella successiva, in cui quegli stessi individui, ad un livello più avanzato di coscienza, potranno, invece che solo &#8220;rifugiarsi nella spiritualità&#8221;, “agire la spiritualità con gioiosa spontaneità&#8221; nella propria vita.</p>
<p style="text-align: justify;">Con la comprensione progressiva della loro reale essenza di esseri evolventi, ad una voluta più alta della spirale evolutiva, essi passeranno allora dal &#8220;dire&#8221; al &#8220;fare&#8221;.</p>
<p style="text-align: justify;">I sentieri, si incontrano. Molti saranno impacciati, nelle fasi iniziali del cammino, da esperienze personali irrisolte; in questi casi, il percorso è quello della rielaborazione del vissuto; della comprensione delle cause del malessere; dell’accettazione del passato e, infine, della ri-conciliazione e del per-dono (etimologicamente: doppio dono, a sé e all’altro).</p>
<p style="text-align: justify;">Molti saranno accompagnati da dubbi riguardo a veri o presunti maestri, libri, scuole, insegnamenti, vie spirituali. Col tempo, tuttavia, essi distingueranno più chiaramente le voci e le indicazioni di chi realmente “sa”, poiché “ha visto e sperimentato”.</p>
<p style="text-align: justify;">Nell’attesa di una più ampia rivelazione, la ricerca sincera, l’aspirazione del cuore, la tensione costante alla Verità, la disciplina interiore, l’applicazione di un’etica illuminata, la pratica reale, e non solo predicata, della Fratellanza, la “lettura” del mondo delle Cause, lo studio della legge di Analogia, l’osservazione e la trasmutazione di sé sono i mezzi più idonei per conseguire sempre maggiori Comprensione e Visione. Ciò è confermato dal fatto che, peraltro,  tali “requisiti” sono quelli richiesti da ogni “scuola dei misteri”, dall’antichità ad oggi.</p>
<p style="text-align: justify;">Il Pellegrino sulla Via impara pertanto a rimanere vigile, come le vergini del Vangelo che aspettano il loro signore, e a essere persistente, poiché ricorda l’esortazione del Cristo: “Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto”.</p>
<p style="text-align: justify;">Egli sa che il Sentiero che si accinge a percorrere è quello che tutte le anime mature hanno percorso o stanno percorrendo.</p>
<p style="text-align: justify;">È il Sentiero dell’Osservazione e dell’Ascolto: su di Esso il pellegrino osserva e ascolta, dentro e fuori di sé, con l’aspirazione costante ad ampliare la sua Visione e a fornirsi di strumenti sempre più idonei a servire l’Umanità.</p>
<p style="text-align: justify;">È il Sentiero della Ricerca: su di esso il pellegrino ricerca la Verità in prima persona, oltre gli insegnamenti delle religioni ufficiali.</p>
<p style="text-align: justify;">È il Sentiero della Prova, poiché su di esso si presentano numerosi ostacoli interni ed esterni che verificheranno i requisiti del candidato.</p>
<p style="text-align: justify;">È il Sentiero del Servizio: su di esso l’aspirante diventa un Pensatore che non acconsente più ad essere trasportato inconsapevolmente dalla corrente evolutiva, ma intende partecipare attivamente al Piano di Luce per la Terra.  (  <a href="https://www.riflessioni.it" target="_blank" rel="noopener">https://www.riflessioni.it</a>  )</p>
<p style="text-align: justify;">Sul Sentiero, dalla “divina inquietudine” alla Gioia  di Bianca Varelli</p>
<p>&nbsp;</p>
<p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica">  di Bianca Varelli<br />
   (18/09/2019)</p>
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		<title>Il party di Elizabeth Day</title>
		<link>https://www.viacialdini.it/cultura/il-party-di-elizabeth-day</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator>
		<pubDate>Sat, 15 Jun 2019 10:15:26 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[CULTURA]]></category>
		<category><![CDATA[disagio]]></category>
		<category><![CDATA[Elizabeth Day]]></category>
		<category><![CDATA[Il party]]></category>
		<category><![CDATA[Inquietudine]]></category>
		<category><![CDATA[morboso]]></category>
		<category><![CDATA[romanzo]]></category>
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					<description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/06/Il-party-150x150.jpg"/><p>Il party di Elizabeth Day. Il party è uno dei piú riusciti romanzi sul lato oscuro e morboso delle relazioni umane. Ben organizza un party per il suo quarantesimo compleanno in un edificio del diciassettesimo secolo. Redazione   Il party di Elizabeth Day .Burtonbury, un ex collegio maschile per i figli dei diplomatici, è una scuola privata con una discreta reputazione e la vana ambizione di poter essere un giorno&#8230; </p>
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]]></description>
			<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/06/Il-party-150x150.jpg"/>							<content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Il party di Elizabeth Day. Il party è uno dei piú riusciti romanzi sul lato oscuro e morboso delle relazioni umane. Ben organizza un party per il suo quarantesimo compleanno in un edificio del diciassettesimo secolo</strong>.<br />
<em>Redazione</em></h2>
<p style="text-align: justify;"> </p>
<p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/06/Il-party.jpg" data-rel="lightbox-gallery-i5pEfyFY" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" class="alignleft wp-image-15392 size-medium" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/06/Il-party-185x300.jpg" alt="Il party di Elizabeth Day" width="185" height="300" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/06/Il-party-185x300.jpg 185w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2019/06/Il-party.jpg 500w" sizes="(max-width: 185px) 100vw, 185px" /></a>Il party di Elizabeth Day .Burtonbury, un ex collegio maschile per i figli dei diplomatici, è una scuola privata con una discreta reputazione e la vana ambizione di poter essere un giorno all’altezza di Eton o di Harrow. Quando vi mette piede per la prima volta, dopo aver vinto una borsa di studio, Martin Gilmour è un ragazzo con i maglioni scoloriti, i calzoncini per la ginnastica mai abbastanza bianchi e le camicie con macchie gialle indelebili. L’odore della tristezza di sua madre, rimasta prematuramente vedova, aleggia tra i suoi vestiti.</p>
<p style="text-align: justify;">Un giorno, però, alla Burtonbury School, il suo destino di adolescente imbronciato, con una costante sensazione di disagio e l’accento sbagliato, muta radicalmente. Martin incontra Ben Fitzmaurice, un ragazzo ricco, bello, ammirato da tutti, e ne diventa amico. Partite di tennis, cacce all’uovo tra prati curatissimi e aiuole sontuosamente fiorite, la tenuta dei Fitzmaurice spalanca le sue porte al giovane Gilmour. Ben diventa il fratello mai avuto, l’anima gemella da venerare, la ragione di vita da proteggere e custodire. Al punto che Martin si trasforma nella sua piccola ombra. Una piccola ombra capace di salvare l’amico dalle incresciose conseguenze della sua condotta, cosí sconsiderata e tipica di chi è stato troppo favorito dalla sorte.</p>
<p style="text-align: justify;">Durante i successivi venticinque anni, Martin serba nel suo cuore «il segreto» di quell’amicizia, un segreto che, piú di un patto di sangue, lo lega indissolubilmente al rampollo dei Fitzmaurice, come soltanto un debito impagabile, una gratitudine eterna possono fare.</p>
<p style="text-align: justify;">Quando Ben organizza un party per il suo quarantesimo compleanno in un edificio del diciassettesimo secolo acquistato insieme con la moglie Serena, Martin, divenuto un noto, disincantato critico d’arte, e sua moglie Lucy, una donna perfettamente consapevole di essere sempre seconda, nella scala degli affetti del marito, alla sacra amicizia con Ben, si mescolano volentieri alla variopinta folla di invitati: politici, celebrità, vecchi e nuovi ricchi col volto lucido e ritoccato ed energiche strette di mano.</p>
<p style="text-align: justify;">La sensazione di un inusuale, sgradevole impaccio nell’accoglienza che Ben gli riserva, si fa, tuttavia, subito strada nella mente di Martin. Gesti, parole, apprezzamenti di Fitzmaurice rivelano una strana inquietudine. Che la gratitudine che l’amico gli deve non sia eterna? Che «il segreto» custodito cosí a lungo sia stato del tutto inutile? Che, soprattutto, quell’amicizia, che per Martin è la sua unica ragione di vita, stia inaspettatamente per finire?</p>
<p style="text-align: justify;">Accolto al suo apparire in Inghilterra da uno strepitoso successo di pubblico e di critica, Il party è uno dei piú riusciti romanzi sul lato oscuro e morboso delle relazioni umane, oltre che una magistrale descrizione del cinismo, della fatuità e dell’impudicizia con cui il privilegio e il potere si offrono oggi allo sguardo. (  <a href="http://neripozza.it/" target="_blank" rel="noopener">http://neripozza.it/</a> )</p>
<p style="text-align: justify;"> </p>
<p style="text-align: justify;"><strong>Elizabeth Day  &#8221; Il Party&#8221;</strong> <br />
traduzione di Serena Prima <br />
Pag,304, Euro 18,00  &#8211; ISBN: 978-88-545-1812-4</p>
<p>&nbsp;</p>
<p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione">    Redazione<br />
 (15/06/2019)</p>
<p>&nbsp;</p>
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		<title>Immagine convessa, l’intenso respiro dei versi</title>
		<link>https://www.viacialdini.it/cultura/immagine-convessa-lintenso-respiro-dei-versi</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator>
		<pubDate>Fri, 17 Mar 2017 09:30:20 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[CULTURA]]></category>
		<category><![CDATA[chiaroscuro]]></category>
		<category><![CDATA[immagine]]></category>
		<category><![CDATA[Inquietudine]]></category>
		<category><![CDATA[poetica]]></category>
		<category><![CDATA[Raccolta]]></category>
		<category><![CDATA[riflessiva]]></category>
		<category><![CDATA[versi]]></category>
		<category><![CDATA[Vincenzo D'Alessio]]></category>
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					<description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/03/Vincenzo-D-Alessio-Immagine-convessa-150x150.jpg"/><p>Le voci dell’onestà sono troppo spesso avvolte nell’immagine convessa. Vincenzo D’Alessio, la consapevolezza, l’inquietudine, dalla quotidianità il respiro della poesia. di Michele Luongo   Immagine convessa è la nuova raccolta poetica di Vincenzo D’Alessio, versi incalzanti che inducano a un’intensa riflessione negli spazi dell’essere umano. Ci trasmettono un paesaggio di ricordi sempre più presente nel vuoto del nostro tempo. Le ferite, sempre più profonde, un’immagine della terra del nostro Sud&#8230; </p>
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]]></description>
			<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/03/Vincenzo-D-Alessio-Immagine-convessa-150x150.jpg"/>							<content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Le voci dell’onestà sono troppo spesso avvolte nell’immagine convessa. Vincenzo D’Alessio, la consapevolezza, l’inquietudine, dalla quotidianità il respiro della poesia</strong>.</h2>
<h2 style="text-align: justify;"><em> di Michele Luongo</em></h2>
<p style="text-align: justify;"> </p>
<p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/03/Vincenzo-D-Alessio-Immagine-convessa.jpg" data-rel="lightbox-gallery-v7wRTsAw" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" class="alignleft wp-image-8247" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/03/Vincenzo-D-Alessio-Immagine-convessa.jpg" alt="Immagine convessa, l’intenso respiro dei versi" width="250" height="392" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/03/Vincenzo-D-Alessio-Immagine-convessa.jpg 400w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2017/03/Vincenzo-D-Alessio-Immagine-convessa-191x300.jpg 191w" sizes="(max-width: 250px) 100vw, 250px" /></a>Immagine convessa è la nuova raccolta poetica di Vincenzo D’Alessio, versi incalzanti che inducano a un’intensa riflessione negli spazi dell’essere umano. Ci trasmettono un paesaggio di ricordi sempre più presente nel vuoto del nostro tempo.</p>
<p style="text-align: justify;">Le ferite, sempre più profonde, un’immagine della terra del nostro Sud non trovano più cura. “Quante volte/sono sceso in questo/mare millenario/ non mi hai sentito?”, un lungo percorso nei ricordi che conduce all’amara constatazione, “Ci siamo addormentati / stanchi della zappa / Ci siamo svegliati/ senza terra” e alla consapevolezza che “In questa terra difficile/ in mezzo agli uomini”, “Le iene sono scese in tante”. Ed allora “Al Sud il sole inganna / preferisco l’urlo del treno”, e gli “Occhi chiari/ sognano viaggi/per non morire”.</p>
<p style="text-align: justify;">Le voci dell’onestà sono troppo spesso avvolte nell’immagine convessa “Ho spento un mare/ di lacrime nel vuoto/ della solitudine”. Cosi la “La notte è un groviglio di rovi”, ma “La casa dei libri/ ha il profumo degli amici”. La raccolta rappresenta un insieme di rimandi in chiaroscuro di quadretti d’immagine convessa della quotidianità, sospinta dalla coinvolgente intensità diretta della poesia nella riflessiva osservazione. I dispiaceri con troppa facilità ci conducono allo smarrimento “Non ho trovato Dio”, ma è proprio dal palpito del cuore che il poeta “Annuserò il silenzio”, “Alla fonte della sorgente il suono” riscopre il senso dell’umanità: “Non dormiamo sottoterra”,  “Ho voglia di nuovo! / Tanta voglia di camminare”.</p>
<p style="text-align: justify;">Il libro arricchito con poesie dedicate a persone e luoghi ci restituiscono il poeta come il vecchio saggio del villaggio, e dall’inquietudine “L’urlo nella tempesta”, l’immagine convessa esplode di freschezza poetica.  D’Alessio con i suoi stati d’animo ci accompagna fino a sentire la vibrazione dell’espressione del mondo che ci circonda, emozioni che danno il senso della vita, “La poesia è respiro”. Vincenzo D’Alessio “ Immagine convessa”  Ed. Fara Editore, Rimini, 2017, Pag. 106, Euro10,00 ISBN 978-88-97441-65-6  &#8211;  <a href="https://www.faraeditore.it/" target="_blank"><u>https://www.faraeditore.it</u></a> &#8211;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_michele">di <strong><em>Michele Luongo</em></strong> ©Riproduzione riservata<br />
                  (17/03/2017)</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
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		<title>Inquietudine di un realismo</title>
		<link>https://www.viacialdini.it/inscena/inquietudine-un-realismo</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 12 Sep 2016 08:00:58 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[INSCENA]]></category>
		<category><![CDATA[Arte]]></category>
		<category><![CDATA[Gottuso]]></category>
		<category><![CDATA[Inquietudine]]></category>
		<category><![CDATA[La Crocifissione]]></category>
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		<category><![CDATA[Opera]]></category>
		<category><![CDATA[realismo]]></category>
		<category><![CDATA[Renato Guttuso]]></category>
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					<description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Inquietudine-Guttuso-Renato-Il-legno-della-Croce-1980_1-150x150.jpg"/><p>La mostra Guttuso. Inquietudine di un realismo al Quirinale. La Crocifissione di Renato Guttuso. Credeva di non credere. Dalla virtualità religiosa del suo realismo sociale. Redazione   La mostra Guttuso. Inquietudine di un realismo, ospitata nella Galleria di Alessandro VII &#8211; Palazzo del Quirinale dal 10 settembre al 9 ottobre, riunisce i quadri di Renato Guttuso di ispirazione religiosa e offre un’inedita prospettiva per penetrare più a fondo le opere&#8230; </p>
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]]></description>
			<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Inquietudine-Guttuso-Renato-Il-legno-della-Croce-1980_1-150x150.jpg"/>							<content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>La mostra Guttuso. Inquietudine di un realismo al Quirinale. La Crocifissione di Renato Guttuso. Credeva di non credere. Dalla virtualità religiosa del suo realismo sociale.</strong> <br /><em>Redazione</em></h2>
<p style="text-align: justify;"> </p>
<figure id="attachment_6690" aria-describedby="caption-attachment-6690" style="width: 350px" class="wp-caption alignleft"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Inquietudine-Guttuso-Renato-Il-legno-della-Croce-1980_1.jpg" data-rel="lightbox-gallery-QH5fD6xv" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="wp-image-6690" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Inquietudine-Guttuso-Renato-Il-legno-della-Croce-1980_1.jpg" alt="Inquietudine-Guttuso-Renato-Il-legno-della-Croce-1980_1" width="350" height="283" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Inquietudine-Guttuso-Renato-Il-legno-della-Croce-1980_1.jpg 650w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2016/09/Inquietudine-Guttuso-Renato-Il-legno-della-Croce-1980_1-300x242.jpg 300w" sizes="(max-width: 350px) 100vw, 350px" /></a><figcaption id="caption-attachment-6690" class="wp-caption-text">Guttuso Renato, Il legno della Croce, 1980</figcaption></figure>
<p style="text-align: justify;">La mostra Guttuso. Inquietudine di un realismo, ospitata nella Galleria di Alessandro VII &#8211; Palazzo del Quirinale dal 10 settembre al 9 ottobre, riunisce i quadri di Renato Guttuso di ispirazione religiosa e offre un’inedita prospettiva per penetrare più a fondo le opere dell’artista.</p>
<p style="text-align: justify;">L’esposizione è a cura di Fabio Carapezza Guttuso, Presidente degli Archivi Guttuso, e di Crispino Valenziano, Presidente della Accademia Teologica via pulchritudinis, ed è resa possibile dal sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dei Musei Vaticani, del Museo Guttuso di Bagheria, della Camera dei Deputati e di prestigiose collezioni private.</p>
<p style="text-align: justify;">La Crocifissione di Renato Guttuso, la sua opera più famosa e uno dei quadri più significativi del Novecento italiano, suscitò in occasione della presentazione al Premio Bergamo nel 1942 un grande dibattito nel Paese. Ecclesiastici autorevoli, giudicandola blasfema, proibirono ai chierici di guardare l’opera, pena la sospensione a divinis.</p>
<p style="text-align: justify;">Monsignor Crispino Valenziano, teologo costantemente vicino all’arte, proprio dalla Crocifissione ha iniziato l’esegesi delle opere dell’artista, per proseguire nella disamina di Spes contra spem, Il Legno della Croce, la Cena di Emmaus, fino agli Studi di Crocifissione, proponendo una nuova chiave di lettura.</p>
<p>  “… di Guttuso mi interessa il credere cristiano complicato a suo modo nell’opera della sua arte”, scrive in un suo saggio titolato emblematicamente “Guttuso credeva di non credere”. <br /> Valenziano si sofferma sulla produzione artistica di Guttuso sottolineando come “dalla virtualità religiosa del suo realismo sociale” si giunga “alla sua conoscenza riflessivamente operativa delle Scritture e delle tradizioni connaturate al nostro radicamento culturale”, e infine “alla sua disponibilità e adesione a realizzare opere che hanno nella liturgia la loro causalità originante, la loro identità materiale e formale e la motivazione finale della loro struttura e funzione”.</p>
<p style="text-align: justify;">Guttuso. Inquietudine di un realismo <br /> Roma, Palazzo del Quirinale &#8211; Galleria di Alessandro VII<br /> Dal 10 settembre al  9 ottobre 2016<br /> <a href="http://www.civita.it" target="_blank">www.civita.it</a></p>
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<p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione">    Redazione<br /> (12/09/2016)</p>
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