<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0"
	xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/"
	xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/"
	xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/"
	xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom"
	xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/"
	xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/"
	>

<channel>
	<title>PNRR - ViaCialdini</title>
	<atom:link href="https://www.viacialdini.it/tag/pnrr/feed" rel="self" type="application/rss+xml" />
	<link>https://www.viacialdini.it/tag/pnrr</link>
	<description>Rivista On line di Cultura e Informazione</description>
	<lastBuildDate>Sat, 25 May 2024 15:25:11 +0000</lastBuildDate>
	<language>it-IT</language>
	<sy:updatePeriod>
	hourly	</sy:updatePeriod>
	<sy:updateFrequency>
	1	</sy:updateFrequency>
	<generator>https://wordpress.org/?v=6.3.1</generator>
	<item>
		<title>PNRR del Trentino, programmate gare per oltre 222 milioni</title>
		<link>https://www.viacialdini.it/daltrentino/pnrr-del-trentino-programmate-gare-per-oltre-222-milioni</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 05 Jul 2023 06:11:44 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[DALTRENTINO/AA]]></category>
		<category><![CDATA[amministrazioni locali]]></category>
		<category><![CDATA[investimenti PNRR]]></category>
		<category><![CDATA[PNRR]]></category>
		<category><![CDATA[PNRR del Trentino]]></category>
		<category><![CDATA[programmate gare]]></category>
		<category><![CDATA[Regione]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://www.viacialdini.it/?p=24025</guid>

					<description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2023/07/PNRR-del-Trentino-150x150.jpg"/><p>PNRR del Trentino, programmate gare per oltre 222 milioni di euro. Nel quarto incontro del Tavolo sull’attuazione la prima analisi sulle ricadute del piano da 1,64 miliardi. Green, digitale e capitale umano, una spinta del +17% sulla produttività.   Redazione  Il PNRR del Trentino prosegue nella sua fase attuativa. Un Piano che raggiunge ad oggi un valore complessivo di 1,64 miliardi di euro, mentre continua il confronto con il governo&#8230; </p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/pnrr-del-trentino-programmate-gare-per-oltre-222-milioni">PNRR del Trentino, programmate gare per oltre 222 milioni</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></description>
			<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2023/07/PNRR-del-Trentino-150x150.jpg"/>							<content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>PNRR del Trentino, programmate gare per oltre 222 milioni di euro. Nel quarto incontro del Tavolo sull’attuazione la prima analisi sulle ricadute del piano da 1,64 miliardi. Green, digitale e capitale umano, una spinta del +17% sulla produttività</strong>.  <br />
Redazione </h2>
<figure id="attachment_24026" aria-describedby="caption-attachment-24026" style="width: 800px" class="wp-caption aligncenter"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2023/07/PNRR-del-Trentino.jpg" data-rel="lightbox-gallery-vSv7Kjzn" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" fetchpriority="high" class="wp-image-24026 size-full" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2023/07/PNRR-del-Trentino.jpg" alt="PNRR del Trentino, programmate gare per oltre 222 milioni " width="800" height="490" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2023/07/PNRR-del-Trentino.jpg 800w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2023/07/PNRR-del-Trentino-300x184.jpg 300w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2023/07/PNRR-del-Trentino-768x470.jpg 768w" sizes="(max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a><figcaption id="caption-attachment-24026" class="wp-caption-text">Immagine: Nicoletta Clauser, Achille Spinelli, Paolo Nicoletti ( Veneri &#8211; Archivio Ufficio Stampa PAT]</figcaption></figure>
<p style="text-align: justify;">Il PNRR del Trentino prosegue nella sua fase attuativa. Un Piano che raggiunge ad oggi un valore complessivo di 1,64 miliardi di euro, mentre continua il confronto con il governo sulla proposta del nostro territorio di presentare e attuare nuovi progetti per oltre un miliardo di euro. In questa importante sede possiamo fare il punto e parlare di alcune novità, come l’ampia partecipazione delle amministrazioni locali al Piano per il digitale, oppure il bando da 1,6 milioni di euro nell’ambito del progetto Borghi, per l’insediamento di realtà innovative e la rigenerazione delle comunità di Pieve Tesino e Pellizzano.</p>
<p style="text-align: justify;">Importante poi la cifra per gare e lavori banditi o programmati, per un valore complessivo che per il biennio 2021-2023 ha raggiunto finora i 222.476.386,19 euro, contando gli appalti gestiti dalla Provincia tramite Apac o dagli altri enti”. Così l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli nel quarto appuntamento del Tavolo permanente sull’attuazione del PNRR e del PNC (il Piano degli investimenti complementari) ospitato dalla sala di rappresentanza della Regione, alla presenza dei rappresentanti delle forze economiche e sociali e dei dirigenti provinciali.</p>
<p style="text-align: justify;">Riguardo alle ricadute, l’assessore ha citato alcuni dati contenuti nella prima valutazione sull’impatto del PNRR, poi illustrata nel dettaglio dal professor Enrico Zaninotto e focalizzata su “Le misure per la digitalizzazione delle imprese”. L’estrapolazione dei dati dei crediti d’imposta ha infatti permesso di stabilire che ammontano a 200 milioni gli incentivi usufruiti dalle imprese in Trentino accedendo alle misure per la digitalizzazione legate al Piano.</p>
<p style="text-align: justify;">PNRR del Trentino.Ci sono poi le valutazioni elaborate sulle stime del Centro Studi Tagliacarne che indicano l’impatto positivo sulle aziende della doppia transizione, digitale e green, unita al potenziamento del capitale umano. “I finanziamenti PNRR &#8211; ha sintetizzato l’assessore &#8211; peseranno per il 31% sugli investimenti in digitalizzazione delle imprese nel biennio 2023-25 e per il 37% su quelli nella transizione ecologica. In breve, se un’impresa investe nella transizione ecologica registra una crescita della produttività pari all’8%, se lo fa nel digitale del 12%, ma se investe in entrambi i settori ha un impatto positivo del +14%. Dato se cumulato agli investimenti in capitale umano permette di arrivare al +17%. Un miglioramento che definirei notevole”.</p>
<p style="text-align: justify;">A seguire il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti ha fatto il punto sul confronto in corso tra il Governo, in particolare il ministro Raffaele Fitto, le Regioni e Province autonome sui piani per lo sviluppo territoriale da realizzare in stretta sinergia con il PNRR e con l’utilizzo delle risorse di coesione europee e nazionali.</p>
<p style="text-align: justify;">Ha ricordato con l’occasione lo sforzo organizzativo prodotto della Provincia per presidiare il complesso degli investimenti che si realizzeranno sul territorio provinciale, sia a presidio delle attività di rendicontazione e monitoraggio che di supporto agli organi di controllo contabile della Provincia.</p>
<p style="text-align: justify;">Nicoletta Clauser, dirigente generale di unità di missione strategica “Pianificazione, Europa e PNRR”, ha specificato il quadro in evoluzione delle proposte di modifica al PNRR. Tra gli elementi evidenziati la possibilità per gli Stati di modificare i Piani nazionali di ripresa e resilienza anche con l’aggiunta di un capitolo dedicato alle nuove azioni secondo gli obiettivi del piano RePowerEU, che punta su sicurezza ed efficienza energetica, diversificazione delle fonti, incremento della capacità di stoccaggio.</p>
<p style="text-align: justify;">PNRR del Trentino. Riguardo al dettaglio delle gare, come è stato precisato, il valore complessivo degli appalti al 29 giugno 2023 raggiunge i 222.476.386,19 euro. Di questi la parte principale è gestita da Apac-Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti, per 152.991.865,35 euro complessivi, di cui 45.299.643,51 euro per gare aggiudicate, 39.056.299,52 euro per gare bandite, 18.005.309,86 euro per procedure in fase di istruttoria o programmate (50.630.612,46 euro).</p>
<p style="text-align: justify;">A comporre il totale inoltre i 69.484.520,84 euro per le gare gestite dagli altri enti. Di questi, 48.301.731,66 euro riguardano gare aggiudicate, 5.531.229,78 euro procedure in corso, oppure in fase realizzativa (8.482.619.64 euro) o concluse (7.168.939,76 euro).</p>
<p style="text-align: justify;">Nel corso dell’incontro sono state illustrate alcune novità del portale provinciale dedicato al Piano, come la mappa geolocalizzata degli investimenti PNRR in Trentino.</p>
<p style="text-align: justify;">A queste risorse informative si aggiunge il nuovo servizio informativo di Trentino Sviluppo “Pnrr Imprese Trentine”, che fornisce alle aziende del territorio una selezione delle migliori opportunità offerte.    (<a href="https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it" target="_blank" rel="noopener">https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it )</a></p>
<p>&nbsp;</p>
<p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione">      Redazione<br />
    (05/07/2023)</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/pnrr-del-trentino-programmate-gare-per-oltre-222-milioni">PNRR del Trentino, programmate gare per oltre 222 milioni</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Case della Salute in Trentino</title>
		<link>https://www.viacialdini.it/daltrentino/case-della-salute-in-trentino</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 01 Mar 2022 08:14:33 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[DALTRENTINO/AA]]></category>
		<category><![CDATA[Case della Salute in Trentino]]></category>
		<category><![CDATA[Michele Dallapiccola]]></category>
		<category><![CDATA[Patt]]></category>
		<category><![CDATA[PNRR]]></category>
		<category><![CDATA[servizi territoriali.]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://www.viacialdini.it/?p=22066</guid>

					<description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/03/Dallapiccola-case-salute-del-trentino-150x150.jpg"/><p>Ci Sono Scelte Politiche Dietro Le Undici Case Della Salute? (Di Paola Demagri).  Si vedono numeri e poco altro. Una domanda quanto mai lecita quella di conoscere la strategia politica che l’attuale giunta mette davanti al progetto di far nascere 11 Case della Salute in Trentino.  di Michele Dallapiccola  Case della Salute in Trentino. Lo sprono arriva dallo Stato attraverso i fondi del PNRR e in particolare attraverso la missione&#8230; </p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/case-della-salute-in-trentino">Case della Salute in Trentino</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></description>
			<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/03/Dallapiccola-case-salute-del-trentino-150x150.jpg"/>							<content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Ci Sono Scelte Politiche Dietro Le Undici Case Della Salute? (Di Paola Demagri).  Si vedono numeri e poco altro. Una domanda quanto mai lecita quella di conoscere la strategia politica che l’attuale giunta mette davanti al progetto di far nascere 11 Case della Salute in Trentino</strong>. <br />
<em>di Michele Dallapiccola </em></h2>
<p style="text-align: justify;"><a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/03/Dallapiccola-case-salute-del-trentino.jpg" data-rel="lightbox-gallery-1vEO2fRR" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-22067 size-full" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/03/Dallapiccola-case-salute-del-trentino.jpg" alt="Case della Salute in Trentino" width="800" height="335" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/03/Dallapiccola-case-salute-del-trentino.jpg 800w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/03/Dallapiccola-case-salute-del-trentino-300x126.jpg 300w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/03/Dallapiccola-case-salute-del-trentino-768x322.jpg 768w" sizes="(max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a>Case della Salute in Trentino. Lo sprono arriva dallo Stato attraverso i fondi del PNRR e in particolare attraverso la missione 6 che prevede la progettazione delle cosiddette Case della Salute, un’opportunità che il Trentino non può farsi scappare sia perché lo Stato ne offre le potenzialità economiche sia perché il SSP ha necessità di essere rimodellato dal punto di vista dei servizi territoriali.</p>
<p style="text-align: justify;">In più occasioni si è chiesto alla Giunta leghista di conoscere i contenuti da inserire dentro questo bel contenitore. Ad oggi purtroppo abbiamo solo visto dichiarazioni che di settimana in settimana si susseguono per narrare, come una storia lunga 11 settimane, quali comuni trentini avranno su un proprio sito la possibilità di riqualificare un vecchio edificio oppure la costruzione di uno nuovo. L’unica offerta informativa fatta oggi dall’Assessorato alla salute alla popolazione trentina è rappresentata da alcuni importanti numeri ma che non sono esaustivi a farci conoscere quali servizi verranno aggregati nella casa della Salute e quali saranno i modelli organizzativi attraverso i quali garantire salute ai trentini.</p>
<p style="text-align: justify;">                       . Lo Stato attraverso il PNRR ha messo a disposizione 15 milioni per la casa della Salute, e ha dato l’indicazione di far sorgere 12 strutture che per volontà politica locale si sono ridotte ad 11 cercando di distribuirle equamente nei principali comuni del Trentino. Il conteggio prosegue: un mq di ambulatorio vale €1700 e presso i Comuni candidati si cercano edifici da 700/800 mq 15.000.000 mln / 11 = 1.363.636 /1700 € = 802 mq</p>
<p style="text-align: justify;">Case della Salute in Trentino. Ecco quindi subito individuata la strategia politica fatta di numeri e non di offerta di servizi e modelli organizzati. Che non ci sia un programma politico è evidente e lampante determinato da alcuni fattori:</p>
<p style="text-align: justify;">non farsi scappare i 15 mln offerti dalla Stato<br />
chiudere la progettazione delle Case della Salute entro il 2026<br />
l’importante è annunciare e fare un bel titolone<br />
l’attuale riorganizzazione dell’APSS non declina le funzioni delle Case della Salute si perde tempo ad ascoltare i portatori di interesse.<br />
Ben vengano le 11 Case della Salute che speriamo strada facendo prendano forma non solo dal punto di vista cantieristico, ma anche sostanziale di merito.  ( https://www.micheledallapiccola.it/ )</p>
<p>&nbsp;</p>
<p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica">di Michele Dallapiccola<br />
  (01/03/2022)</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/case-della-salute-in-trentino">Case della Salute in Trentino</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Seduta straordinaria per il Pnrr</title>
		<link>https://www.viacialdini.it/daltrentino/seduta-straordinaria-per-il-pnrr</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 09 Feb 2022 12:00:08 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[DALTRENTINO/AA]]></category>
		<category><![CDATA[Giunta Fugatti]]></category>
		<category><![CDATA[I capigruppo]]></category>
		<category><![CDATA[PNRR]]></category>
		<category><![CDATA[progetti]]></category>
		<category><![CDATA[Provincia]]></category>
		<category><![CDATA[Seduta straordinaria]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://www.viacialdini.it/?p=21958</guid>

					<description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/02/Seduta-straordinaria-per-il-Pnrr-150x150.jpg"/><p>I capigruppo hanno preferito una convocazione ad hoc in aula alla formula della comunicazione. Seduta straordinaria il 17 febbraio sul Pnrr, per conoscere meglio e valutare i progetti della Provincia.  di Antonio Girardi ​​Seduta straordinaria per il Pnrr.  Il Consiglio provinciale tornerà in aula giovedì 17 febbraio alle 14.30 per una seduta straordinaria esclusivamente dedicata alla discussione dei 32 progetti trasmessi dalla Giunta Fugatti al governo per accedere ai fondi&#8230; </p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/seduta-straordinaria-per-il-pnrr">Seduta straordinaria per il Pnrr</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></description>
			<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/02/Seduta-straordinaria-per-il-Pnrr-150x150.jpg"/>							<content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>I capigruppo hanno preferito una convocazione ad hoc in aula alla formula della comunicazione. Seduta straordinaria il 17 febbraio sul Pnrr, per conoscere meglio e valutare i progetti della Provincia</strong>. <br />
<em>di Antonio Girardi</em></h2>
<p style="text-align: justify;">​​<a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/02/Seduta-straordinaria-per-il-Pnrr.jpg" data-rel="lightbox-gallery-y7BNx0nX" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" class="aligncenter wp-image-21959 size-full" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/02/Seduta-straordinaria-per-il-Pnrr.jpg" alt="Seduta straordinaria per il Pnrr" width="800" height="434" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/02/Seduta-straordinaria-per-il-Pnrr.jpg 800w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/02/Seduta-straordinaria-per-il-Pnrr-300x163.jpg 300w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2022/02/Seduta-straordinaria-per-il-Pnrr-768x417.jpg 768w" sizes="(max-width: 800px) 100vw, 800px" /></a>Seduta straordinaria per il Pnrr.  Il Consiglio provinciale tornerà in aula giovedì 17 febbraio alle 14.30 per una seduta straordinaria esclusivamente dedicata alla discussione dei 32 progetti trasmessi dalla Giunta Fugatti al governo per accedere ai fondi che l’Unione europea ha messo a disposizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) proposto dal governo italiano.</p>
<p style="text-align: justify;">Ad optare per una seduta straordinaria è stata la conferenza dei capigruppo che ha preferito questa modalità a quella della comunicazione in aula che era stata chiesta al presidente della Giunta con due lettere, la prima firmata da Paolo Zanella (Futura), la seconda di Alessandro Olivi (Pd), insieme ad altri colleghi di minoranza.</p>
<p style="text-align: justify;">Vi sarà così più tempo a disposizione per approfondire e valutare i 32 progetti per il Trentino &#8211; e sui bandi ministeriali &#8211; legati ai finanziamenti straordinari del Pnrr, partendo dalla considerazione che l’assemblea legislativa deve essere informata tempestivamente e coinvolta nel processo decisionale (i riferimenti sono al tavolo con le parti sociali e gli enti locali istituito ad hoc dalla l.p. 18/2021; all’ordine del giorno approvato il 20 dicembre dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative regionali; all’ulteriore documento promosso dai presidente delle “speciali”, prossimo all’esame in Conferenza Stato-Regioni).​​ (  <a href="https://www.consiglio.provincia.tn.it" target="_blank" rel="noopener">https://www.consiglio.provincia.tn.it</a>  )</p>
<p>&nbsp;</p>
<p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica">di Antonio Girardi<br />
(09/02/2022)</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/seduta-straordinaria-per-il-pnrr">Seduta straordinaria per il Pnrr</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Trento circonvallazione ferroviaria</title>
		<link>https://www.viacialdini.it/daltrentino/trento-circonvallazione-ferroviaria</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 21 Dec 2021 18:02:23 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[DALTRENTINO/AA]]></category>
		<category><![CDATA[circonvallazione ferroviaria]]></category>
		<category><![CDATA[pausa di riflessione]]></category>
		<category><![CDATA[PNRR]]></category>
		<category><![CDATA[Rete dei Cittadini]]></category>
		<category><![CDATA[Trento]]></category>
		<category><![CDATA[Trento circonvallazione ferroviaria]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://www.viacialdini.it/?p=21746</guid>

					<description><![CDATA[<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2021/12/Retedei-Cittadini-trento-circonvallazione-ferroviaria-150x150.jpg"/><p>Trento circonvallazione ferroviaria. I tecnici dell&#8217;organizzazione: serve una pausa di riflessione per valutare il Piano B . La Rete dei Cittadini ha presentato ai capigruppo il progetto alternativo di bypass ferroviario. La questione della bonifica dei terreni ex Sloi. No al ricatto del Pnrr. di Antonio Girardi  ​​Trento circonvallazione ferroviaria. Serve una pausa di riflessione prima di portare avanti un progetto di circonvallazione ferroviaria che potrebbe danneggiare irreparabilmente il territorio&#8230; </p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/trento-circonvallazione-ferroviaria">Trento circonvallazione ferroviaria</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></description>
			<img width="90" height="90" align="left" hspace="5" vspace="5" alt="" class="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2021/12/Retedei-Cittadini-trento-circonvallazione-ferroviaria-150x150.jpg"/>							<content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Trento circonvallazione ferroviaria. I tecnici dell&#8217;organizzazione: serve una pausa di riflessione per valutare il Piano B . La Rete dei Cittadini ha presentato ai capigruppo il progetto alternativo di bypass ferroviario. La questione della bonifica dei terreni ex Sloi. No al ricatto del Pnrr</strong>. <br />
<em>di Antonio Girardi </em></h2>
<p style="text-align: justify;">​​<a href="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2021/12/Retedei-Cittadini-trento-circonvallazione-ferroviaria.jpg" data-rel="lightbox-gallery-QlB6EQ8z" data-rl_title="" data-rl_caption=""><img decoding="async" loading="lazy" class="alignleft wp-image-21747 size-medium" title="" src="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2021/12/Retedei-Cittadini-trento-circonvallazione-ferroviaria-300x203.jpg" alt="Trento circonvallazione ferroviaria" width="300" height="203" srcset="https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2021/12/Retedei-Cittadini-trento-circonvallazione-ferroviaria-300x203.jpg 300w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2021/12/Retedei-Cittadini-trento-circonvallazione-ferroviaria-768x519.jpg 768w, https://www.viacialdini.it/wp-content/uploads/2021/12/Retedei-Cittadini-trento-circonvallazione-ferroviaria.jpg 800w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a>Trento circonvallazione ferroviaria. Serve una pausa di riflessione prima di portare avanti un progetto di circonvallazione ferroviaria che potrebbe danneggiare irreparabilmente il territorio della valle dell’Adige fra Trento nord a Rovereto e la sua vivibilità: è ciò che chiede con forza a Rfi la Rete dei Cittadini i cui tecnici hanno illustrato oggi in Regione, ai capigruppo del Consiglio provinciale, la soluzione alternativa da loro individuata per spostare il tracciato in Destra Adige.</p>
<p style="text-align: justify;">Per la Rete dei Cittadini, che il 3 dicembre aveva chiesto quest’incontro calendarizzato dal presidente dell’assemblea legislativa Kaswalder insieme ai capigruppo nella prima data utile dopo gli impegni consiliari legati alla finanziaria, sono intervenuti l’ingegner Mario Perghem Gelmi, responsabile del team progetti, l’ing. Paolo Zadra, portavoce e coordinatore del team progetti, il dott. Emiliano Voltolini, esperto di mobilità e responsabile mobilità del team progetti, accompagnati da Martina Margoni, fondatrice della Rete.</p>
<p style="text-align: justify;">Notevole l’apprezzamento espresso dai quattro capigruppo intervenuti, tutti di minoranza, che con Zanella e Ferrari hanno auspicato l’organizzazione subito dopo l’Epifania della conferenza di informazione dell’assemblea legislativa da loro proposta su questo tema, dove non potrà mancare Rfi. Sollecitati dai capigruppo, i tecnici della Rete dei Cittadini hanno denunciato e respinto il ricatto dei politici che sostengono che l’approfondimento e la valutazione del progetto alternativo, impegnerebbe troppo tempo e quindi la perdita del finanziamento con le risorse del Pnrr nel caso in cui l’opera non fosse realizzata entro il 2026. Va anche considerata la sentenza del Consiglio di Stato che subordina qualunque intervento sui terreni ex Sloi alla completa bonifica dell’area.</p>
<p style="text-align: justify;"><strong>Zadra: va sviluppato il progetto alternativo per confrontarlo con quello prescelto</strong></p>
<p style="text-align: justify;">Premesso che la Rete dei Cittadini è assolutamente favorevole alla realizzazione di una circonvallazione ferroviaria, Zadra ha ricapitolato la breve ma già intensissima storia di questa organizzazione che ha preso le mosse in settembre tenuto conto dei circa 40.000 abitanti di Trento le cui case si trovano a ridosso del tracciato scelto da Rfi. Nel giro di pochi mesi la Rete dei Cittadini è riuscita a delineare un progetto alternativo che eviterebbe il pesante impatto sia sulle zone residenziali del capoluogo e dei centri abitati della valle dell’Adige fino a Rovereto, sia sulle falde che alimentano gli acquedotti. Progetto alternativo per il quale il Consiglio comunale di Trento aveva recentemente votato all’unanimità la necessità di una valutazione e per il quale la Rete dei Cittadini durante il Dibattito Pubblico aveva chiesto a RFI uno sviluppo, in modo tale da renderlo confrontabile con quello in Sinistra Adige. La risposta di Rfi è stata un diniego. Per questo ora la Rete dei Cittadini sta raccogliendo dei preventivi per poter affidare lo sviluppo del progetto a soggetti terzi qualificati.</p>
<p style="text-align: justify;"><strong>Voltolini: un tracciato di questa portata non dovrebbe interferire con i centri abitati</strong></p>
<p style="text-align: justify;">Voltolini ha poi inquadrato l’opera nell’ambito del corridoio ferroviario del Brennero scandinavo-mediterraneo, il più lungo mai progettato in Europa per il trasporto delle merci, mettendo a fuoco in particolare il tassello che riguarda l’attraversamento delle Alpi con la tratta Fortezza-Verona che interessa anche il Trentino. Progetto che prevede una serie di lotti funzionali di accesso tra i quali anche il lotto 3 di Trento e Rovereto. Voltolini ha ricordato l’originario progetto di Rfi del 2003 che prevedeva il tracciato in Destra Adige, poi scartato per criticità idrogeologiche che, però, secondo uno studio successivamente commissionato dalla Provincia nel 2009 dimostrava inferiori a quelle causate da una circonvallazione ferroviaria collocata sul lato est della città. Altri tratte progettuale analoghe evitano di transitare sotto le città, come nel caso di Innsbruck e Bolzano. Un tracciato di questa portata – ha sottolineato Voltolini – dovrebbe interferire il meno possibile con centri abitati e minimizzare sia i problemi idrogeologici che la sottrazione di terreni agricoli di pregio nelle valli. Il progetto in Destra Adige presenta una lunga serie di vantaggi oggettivi che la Rete dei Cittadini evidenzia rispetto a quello individuato da Rfi.</p>
<p style="text-align: justify;"><strong>Perghem Gelmi: prendersi del tempo non inficerebbe la fattibilità dell’opera</strong></p>
<p style="text-align: justify;">Ad illustrare nel dettaglio la proposta alternativa della Rete dei Cittadini è stato l’ingegner Mario Perghem Gelmi, che ha evidenziato i rischi idrogeologici e soprattutto per le abitazioni nell’area di Roncafort implicati dal progetto di RFI. E ciò considerando l’attraversamento sotterraneo soprattutto di treni merci che non si fermerebbero all’Interporto e che a partire dTrento nord potrebbero viaggiare a 160 km all’ora. Non è difficile immaginare l’impatto che il frequente transito di questi convogli avrebbe sulle case e sulla qualità della vita dei residenti in termini di rumore e vibrazioni con relativi danni agli edifici.</p>
<p style="text-align: justify;">Per questo, ha spiegato Perghem Gelmi, la proposta della Rete dei Cittadini è di togliere completamente la ferrovia dalla città spostandola in Destra Adige. Anche tenuto conto che a est vi sono partite ancora aperte con i residenti per la galleria di Martignano.</p>
<p style="text-align: justify;">L’ingegnere ha segnalato che l’attraversamento di Trento prefigurato da Rfi determinerebbe a cascata analoghi problemi anche nella Valle dell’Adige a sud del capoluogo fino a Rovereto. Problemi che si aggiungerebbero all’enorme impatto sul territorio che avranno i cantieri, qualunque sarà il tracciato. Il tecnico ha aggiunto che i geologi interpellati dalla Rete dei Cittadini per appurare gli eventuali problemi idrogeologici che causerebbe il percorso in Destra Adige, hanno accertato che sarebbero interessate solo alcune sorgenti d’acqua con una portata d’acqua minima (di 2-3 litri al secondo): nulla a che vedere con gli enormi rischi che presenterebbe invece l’attuale soluzione a est.</p>
<p style="text-align: justify;">La Rete dei Cittadini ha prospettato sue possibili tracciati della galleria in Destra Adige: uno più profondo, interno alla montagna, l’altro più vicino alla valle. Tracciati che permetterebbe di trasferire su rotaia i materiali di scavo, evitando di trasportare su gomma fino a Verona con mezzi pesanti inquinanti lungo la statale del Brennero e l’autostrada, un milione e 800 mila metri cubi di detriti. Inoltre la proposta della Rete dei Cittadini, a differenza del progetto di Rfi, non avrebbe nessun impatto sulla zona a sud di Trento.</p>
<p style="text-align: justify;">Infine i tempi. Perghem Gelmi ha messo in discussione la possibilità di realizzare l’opera entro il 2026 come sostiene Rfi per intercettare il finanziamento della circonvallazione con i 930 milioni di euro del Pnrr. “Questo vorrebbe dire aprire i cantieri nel gennaio-febbraio del 2023 condizionando il territorio provinciale per almeno un secolo”. Ecco perché la Rete dei Cittadini chiede con forza a Rfi di prendersi una pausa riflessione supplementare, che – assicura Perghem Gelmi – non inficerebbe affatto la realizzabilità dell’opera”.</p>
<p style="text-align: justify;"><strong>Gli Interventi Dei Capigruppo E Le Risposte Dei Tecnici.</strong></p>
<p style="text-align: justify;"><strong>Zanella: occorre una pausa valutare il progetto nel suo complesso</strong></p>
<p style="text-align: justify;">Paolo Zanella (Futura) ha ricordato la conferenza di informazione chiesta su questo tema dalle minoranze e da svolgere al più presto. Anche per Zanella un supplemento di riflessione è quanto mai opportuno soprattutto per valutare il progetto nel suo complesso. Alle domande di Zanella i tecnici della Rete hanno risposto che la stazione provvisoria anche nel loro progetto sarebbe prevista all’Interporto da collegare con autobus alla città. E che tra Aldeno e Romagnano andranno costruite “gallerie di sicurezza”, perché ciò è necessario ogni volta che i tunnel superano i 10-12 km.</p>
<p style="text-align: justify;"><strong>Coppola: Comune di Trento e Provincia sono rimasti per troppo tempo in silenzio</strong></p>
<p style="text-align: justify;">Lucia Coppola (Misto-Europa Verde) ha apprezzato il fatto che il progetto alternativo presentato non riguarda segmenti di tracciato ma considera l’intero territorio interessato dall’opera. Quanto al Comune di Trento e la Provincia, le due istituzioni hanno sottovalutato fin dal 2003 la portata del progetto. Mentre i Comuni della Destra Adige hanno alzano barricate per difendere il territorio, l’amministrazione di Trento è stata molto silente in tutti questi anni. “Oggi ci troviamo così in una situazione paradossale e da incubo – ha lamentato – che ci è arrivata addosso all’improvviso. Al punto che anche il processo partecipativo sta coinvolgendo solo pochi cittadini. Ecc perché a suo avviso “per la Provincia questo è il momento di dire la sua, perché anche la Giunta di piazza Dante fin’ora è stata sempre zitta”. Giusta, quindi, per la consigliera la pausa di riflessione chiesta dalla Rete dei Cittadini per evitare che esploda una durissima protesta da parte di tutti i residenti interessati. Pausa che permetterebbe di arrivare alla soluzione migliore possibile.</p>
<p style="text-align: justify;"><strong>Degasperi: il rischio è che i soli atti ispettivi dei consiglieri provinciali servano a poco</strong></p>
<p style="text-align: justify;">Filippo Degasperi (Onda Civica) ha ricordato di aver sottoposto all’aula alcune criticità nella scorsa legislatura sul tunnel del Brennero e i cantieri di parte austriaca, osservazioni cadute nel vuoto e senza alcun coinvolgimento della Provincia. Oggi alcune di queste criticità emergono dalle osservazioni della Rete dei Cittadini di Trento. A questo punto per Degasperi il ruolo di protagonista è stato assunto dalla Giunta comunale. Chi decide sono sul piano locale Comune e Provincia e sul piano nazionale il governo e RFI. Il consigliere ha chiesto quali riscontri abbiano avuto le proposte della Rete dei Cittadini anche per quanto riguarda la pausa di riflessione proposta. “Perché – ha concluso – senza riscontri gli atti ispettivi e le richieste di informazione dei consiglieri provinciali sono insufficienti”.</p>
<p style="text-align: justify;">Il portavoce Paolo Zadra ha risposto ricordando che le sollecitazioni rivolte dalla Rete dei Cittadini a Rfi per approfondire e sviluppare, prendendosi tre mesi di tempo, la proposta di tracciato alternativa e rendere così confrontabili i due progetti, sono state respinte. Il no di Rfi è stato motivato dall’impossibilità di perdere tempo. Ma il punto, ha osservato Zadra, è che se poi una volta aperti i cantieri dovesse emergere qualche ostacolo importante, “è che solo noi avremo presentato un Piano B, una proposta alternativa credibile, l’unica che permetterebbe a Rfi di non perdere altri anni per trovare una soluzione. Fondamentale, per Zadra, sarà comunque la conferenza dei servizi conclusiva “alla quale si dovrà presentare la Provincia e dovremo partecipare anche noi: in quella sede si dovrà prendere la decisione definitiva”. E dovranno spiegare anche perché perché il progetto in Destra Adige sarebbe irricevibile.</p>
<p style="text-align: justify;"><strong>Ferrari sull’area ex Sloi: le norme del Pnrr superano la sentenza del Consiglio di Stato?</strong></p>
<p style="text-align: justify;">Sara Ferrari (Pd) ha osservato che vi era bisogno di questo incontro per non basarsi solo sulle informazioni della stampa. Non è prevista in tutta questa procedura di partecipazione il coinvolgimento del Consiglio provinciale. Per questo le minoranze avevano chiesto una seduta straordinaria del Consiglio e i capigruppo avevano optato per una conferenza di informazione in cui poter approfondire e valutare i timori emersi dalla Rete dei cittadini. La speranza – ha continuato Ferrari – è che nella conferenza di informazione del Consiglio, da convocare al più presto, meglio se subito dopo l’Epifania perché non avrebbe senso attendere ancora, la Giunta si faccia carico di queste preoccupazioni perché solo così l’assemblea legislativa dimostrerà di aver avuto un ruolo. Perché mai neanche in passato il tema circonvallazione ferroviaria era stato affrontato dal Consiglio provinciale. Il protocollo sottoscritto nel 2018 tra Provincia e Comune di Trento aveva dato solo un’indicazione politica sull’attraversamento ferroviario del territorio lungo la sinistra orografica di Trento. Sarebbe questa l’occasione per sentire anche la voce di Rfi. Due le questioni poste da Ferrari. La prima riguarda la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha stabilito che i terreni dell’area ex Sloi a nord di Trento, interessati dai futuri lavori per il tracciato ferroviario, non si potranno toccare finché non saranno stati completamente bonificati. La domanda è: sarà così o le norme del Prnn superano anche questo ostacolo? Seconda domanda: la tempistica. RFI ha respinto il progetto alternativo perché per approfondirlo servirebbe altro tempo e si perderebbero così le risorse messe a disposizione di quest’opera dal Pnrr. ​</p>
<p style="text-align: justify;"><strong>No al ricatto: anche se si andasse oltre la scadenza del 2026, l’Europa finanzierà l’opera</strong></p>
<p style="text-align: justify;">Zadra ha risposto che le regole legate al Pnrr non possono scavalcare la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Trento sul tema dell’inquinamento di questi terreni, perché in gioco vi è la salute dei cittadini. Si dovrà decidere se la salute dei cittadini conta di più o di meno rispetto alla realizzazione del progetto di circonvallazione ferroviaria. Inoltre il risanamento completo di quest’area costerebbe centinaia di milioni di euro. E anche gli interventi parziali per lotti chiesti dai proprietari sono stati esclusi dal Consiglio di Stato. Zadra e Perghem Gelmi si sono infine detti certi che anche sforando la scadenza del 2026 per la realizzazione di quest’opera, i soldi del Prnn non si perderanno perdono. Inoltre gli stop ai lavori che probabilmente i cantieri incontrerebbero se aprissero a inizio 2023, allungheranno inevitabilmente i tempi. Ma non per questo l’Europa rinuncerebbe a finanziare un’opera tanto importante per l’intero corridoio ferroviario dalla Scandinavia a Malta. Anche se i 930 milioni di euro previsti tre anni fa dovessero risultare insufficienti. Secondo i tecnici “vedrete che l’Europa i soldi ce li metterà per completare l’opera. “Sostenere il contrario è una balla colossale – hanno aggiunto – anzi, è un bruttissimo ricatto una parte della politica ha messo davanti ai cittadini e che purtroppo anche l’amministrazione comunale di Trento cavalca”. Infine una considerazione sulla pausa di riflessione proposta a Rfi: “altro che 3-4 anni: i cantieri per quest’opera non dureranno meno di 8-10 anni”.​ (<a href="https://www.consiglio.provincia.tn.it/" target="_blank" rel="noopener">https://www.consiglio.provincia.tn.it/</a>  )</p>
<p>&nbsp;</p>
<p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_generica"> di Antonio Girardi<br />
  (21/12/2021)</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/daltrentino/trento-circonvallazione-ferroviaria">Trento circonvallazione ferroviaria</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Transizione verso le Smart City</title>
		<link>https://www.viacialdini.it/notizie/transizione-verso-le-smart-city</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 08 Jun 2021 11:00:05 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[NOTIZIE]]></category>
		<category><![CDATA[infotainment]]></category>
		<category><![CDATA[installazioni]]></category>
		<category><![CDATA[Niccolò De Carlo]]></category>
		<category><![CDATA[PNRR]]></category>
		<category><![CDATA[Ripresa e Resilienza]]></category>
		<category><![CDATA[Sensoworks]]></category>
		<category><![CDATA[smart city]]></category>
		<category><![CDATA[Transizione]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://www.viacialdini.it/?p=20817</guid>

					<description><![CDATA[<p>Transizione verso le Smart City. Le città sono oggi al centro dell’innovazione e della crescita: il 54% della popolazione vive in aree urbane e le città sono responsabili del 70% delle emissioni di origine antropica, di queste il 65% deriva dal consumo di risorse naturali. Un consumo che deve essere gestito in maniera efficiente. Redazione Transizione verso le Smart City. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è l’occasione&#8230; </p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/transizione-verso-le-smart-city">Transizione verso le Smart City</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Transizione verso le Smart City. Le città sono oggi al centro dell’innovazione e della crescita: il 54% della popolazione vive in aree urbane e le città sono responsabili del 70% delle emissioni di origine antropica, di queste il 65% deriva dal consumo di risorse naturali. Un consumo che deve essere gestito in maniera efficiente</strong>. <br />
<em>Redazione</em></h2>
<p style="text-align: justify;">Transizione verso le Smart City. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è l’occasione perfetta per sbloccare progetti fermi ed accelerare il percorso di transizione verso un modello di economia circolare, verso le Smart City avanzate e verso una maggiore sostenibilità ambientale. A metterlo in evidenza è Sensoworks, la startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale supportata da piattaforme multilivello, secondo la quale il PNRR potrà dare un contributo significativo anche nel recupero delle nostre infrastrutture: ben 850.000 chilometri di strade, 2.200 gallerie, 21.100 ponti e 6.320 cavalcavia per cui ancora oggi non esistono dati certi.</p>
<p style="text-align: justify;">«Mancano dati essenziali su parti considerevoli del nostro patrimonio infrastrutturale e questo è un paradosso se si pensa che il nostro Paese sta avviando una transizione verso le “smart city avanzate”, in cui grandi masse di dati raccolti da sensori sparsi in ogni angolo urbano vengono rielaborati dagli algoritmi per gestire in piena efficienza sistemi automatizzati» sottolinea Niccolò De Carlo, ceo e co-fondatore di Sensoworks.</p>
<p style="text-align: justify;">Le città sono oggi al centro dell’innovazione e della crescita: il 54% della popolazione vive in aree urbane e le città sono responsabili del 70% delle emissioni di origine antropica, di queste il 65% deriva dal consumo di risorse naturali. Un consumo che deve essere gestito in maniera efficiente, ma oggi questo non è possibile a causa della mancanza di strutture.</p>
<p style="text-align: justify;">«È ormai indispensabile —prosegue De Carlo— una transizione ad un modello di economia circolare. Molti sono i processi coinvolti in questa transizione e Sensoworks si occupa di fornire lo strumento tecnologico per garantire un controllo più efficiente e accurato di una mole di dati. Cerchiamo di fornire un punto di osservazione più alto rispetto a come si comportano le città e i loro abitanti. Stiamo arrivando all&#8217;Internet of Behavior e non più all&#8217;Internet of Things».</p>
<p style="text-align: justify;">Non essendo peraltro mai stato funzionante il catasto delle strade non si può neanche conoscere con certezza il numero di ponti, viadotti e gallerie che hanno raggiunto livelli preoccupanti di degrado.</p>
<p style="text-align: justify;">Eppure è proprio in Italia che sta avanzando il progetto «Sensoworks Smart City» con le sue piattaforme software ed i dispositivi connessi —includendo lampioni intelligenti, automobili, wearables e smartphone— che interagiscono con le attività quotidiane della città, dallo «smart parking» alla raccolta dei rifiuti (smart waste management), dal supermercato intelligente allo «smart hospital».</p>
<p style="text-align: justify;">In tale ambito si stanno facendo passi da giganti: la scorsa settimana Sensoworks ha già presentato il suo primo «white paper» (www.sensoworks.com/white-paper-02). Il progetto è ambizioso, ma per la trasformazione economica e sociale in chiave sostenibile rimane fondamentale la messa in sicurezza delle infrastrutture, che devono corrispondere ai bisogni delle imprese e dei cittadini, e l’assoluta trasparenza dei processi.</p>
<p style="text-align: justify;">La startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale ha ragionato a 360 gradi, riuscendo a concepire piattaforme che chiudono il divario tra l’«IA» e lo «IoT», progettando non solo il software ma anche manufatti, spesso rivoluzionari.</p>
<p style="text-align: justify;">Nella sfida sulle città intelligenti l’Italia può ancora vincere la competizione e spiazzare la Cina che al momento detiene il primato mondiale con oltre la metà dei 1.200 progetti al mondo già finanziati. Ma certo resta da risolvere la questione delle infrastrutture.</p>
<p style="text-align: justify;">Transizione verso le Smart City. Le installazioni del nostro Paese di cui sappiamo qualcosa ammontano a non più di 65.000: delle altre infrastrutture, invece, non sappiamo quasi nulla. «Qui le nuove tecnologie potrebbero dare un contributo risolutivo, consentono interventi su larga scala ed in continuo, con acquisizione automatica dei dati e gestione da remoto, permettendo di monitorare grandezze fisiche, 24 ore su 24, 7 giorni su 7» aggiunge De Carlo.</p>
<p style="text-align: justify;">«Non è tuttavia lo strumento a fare la differenza, ma il suo utilizzo e quello che c’è dietro: la visione. Per la mobilità, ad esempio, le tecnologie ci sono tutte: semafori intelligenti, rete che guida i veicoli, infotainment e propulsioni sempre più aggiornate. Ma dietro tutto questo ci vuole una visione umanocentrica» conclude il ceo e co-fondatore di Sensoworks.  (<a href="http://www.sensoworks.com" target="_blank" rel="noopener">www.sensoworks.com</a>)</p>
<p>&nbsp;</p>
<p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione">    Redazione<br />
  (08/06/2021)</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/transizione-verso-le-smart-city">Transizione verso le Smart City</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
		<item>
		<title>Infrastrutture, sbloccare progetti fermi e attivarne di nuovi</title>
		<link>https://www.viacialdini.it/notizie/infrastrutture-sbloccare-progetti-fermi-e-attivarne-di-nuovi</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Michele Luongo]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 07 Jun 2021 07:00:13 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[NOTIZIE]]></category>
		<category><![CDATA[Infrastrutture]]></category>
		<category><![CDATA[Lavori]]></category>
		<category><![CDATA[opere incompiute]]></category>
		<category><![CDATA[PNRR]]></category>
		<category><![CDATA[Sensoworks]]></category>
		<category><![CDATA[Strade]]></category>
		<guid isPermaLink="false">https://www.viacialdini.it/?p=20811</guid>

					<description><![CDATA[<p>Infrastrutture, sbloccare progetti fermi e attivarne di nuovi. Mancano dati su 850 mila chilometri di strade, ma a caratterizzare la situazione italiana anche 1.040 opere incompiute o bloccate per un valore complessivo di 4 miliardi di euro ai dati mancanti per circa un milione di chilometri di strade e ferrovie. Redazione Infrastrutture, sbloccare progetti fermi e attivarne di nuovi. «Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è l’occasione perfetta&#8230; </p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/infrastrutture-sbloccare-progetti-fermi-e-attivarne-di-nuovi">Infrastrutture, sbloccare progetti fermi e attivarne di nuovi</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<h2 style="text-align: justify;"><strong>Infrastrutture, sbloccare progetti fermi e attivarne di nuovi. Mancano dati su 850 mila chilometri di strade, ma a caratterizzare la situazione italiana anche 1.040 opere incompiute o bloccate per un valore complessivo di 4 miliardi di euro ai dati mancanti per circa un milione di chilometri di strade e ferrovie</strong>. <br />
<em>Redazione</em></h2>
<p style="text-align: justify;">Infrastrutture, sbloccare progetti fermi e attivarne di nuovi. «Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è l’occasione perfetta per sbloccare progetti fermi e attivarne di nuovi, anche in previsione dell’incipiente transizione del nostro Paese verso le smart city» sostengono gli analisti di Sensoworks, la startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale supportata da piattaforme multilivello.</p>
<p style="text-align: justify;">Le infrastrutture sono uno dei nostri più grandi patrimoni nazionali, eppure in Italia non esistono dati certi per ben 850.000 chilometri di strade, 2.200 gallerie, 21.100 ponti e 6.320 cavalcavia.</p>
<p style="text-align: justify;">A caratterizzare la situazione italiana anche inefficienze e sprechi: dalle 1.040 opere incompiute o bloccate per un valore complessivo di 4 miliardi di euro ai dati mancanti per circa un milione di chilometri di strade e ferrovie.</p>
<p style="text-align: justify;">A metterlo in evidenza è Sensoworks, la startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale supportata da piattaforme multilivello, secondo la quale il PNRR potrà dare un contributo significativo anche nel recupero delle nostre strade.</p>
<p style="text-align: justify;">Secondo la Geografia sull’Efficienza Infrastrutturale disegnata da Sensoworks basandosi sull’analisi di dati Istat, Eurostat, Aisre, Unioncamere e Confartigianato, il divario infrastrutturale italiano dipende prevalentemente dai procedimenti burocratici, che nel nostro Paese sono farraginosi in quasi tutte le nostre regioni.</p>
<p style="text-align: justify;">Seicentoquaranta sono le grandi opere incompiute, per un valore complessivo di 4 miliardi di euro, e 400 sono le opere bloccate per motivi burocratico-autorizzativi o per contenziosi vari, per un valore di 27 miliardi di euro. Insomma in totale ci sono 1.040 opere incompiute o bloccate.</p>
<p style="text-align: justify;">A quidare la classifica delle opere incompiute è la Sicilia, la regione che ne ha il più elevato numero (162), pari al 25,3% del dato totale nazionale (640). Escludendo l’ambito statale/sovra-regionale, la Sicilia si classifica inoltre al primo posto anche per lo spreco in termini economici: 488 milioni di euro, pari al 12,2% del dato nazionale che somma 4 miliardi di euro.</p>
<p style="text-align: justify;">Per quanto riguarda poi i tempi di realizzazione delle opere pubbliche, la media italiana è di 4,4 anni. Ma a livello territoriale si toccano valori ancora più elevati in Molise (5,7 anni), Basilicata (5,7 anni), Sicilia (5,3 anni) e Liguria (5,2 anni).</p>
<p style="text-align: justify;">Le regioni più virtuose sono invece Lombardia ed Emilia Romagna, dove le opere infrastrutturali sono terminate con maggior velocità. Le due regioni si posizionano prime a pari merito con 4,1 anni di tempo medio di realizzazione.</p>
<p style="text-align: justify;">Infrastrutture, sbloccare progetti fermi. Vuoi per la vetustà delle opere che rendono attualmente molto difficile avere dati certi sulle caratteristiche delle nostre infrastrutture, vuoi per i frequenti passaggi di gestione tra attori diversi, certo è che ancora oggi —nel 2021— mancano molte delle informazioni qualitative imprescindibili per la definizione di moderni sistemi di gestione della sicurezza delle infrastrutture.</p>
<p style="text-align: justify;">Non essendo peraltro mai stato funzionante il catasto delle strade non si può neanche conoscere con certezza il numero di ponti, viadotti e gallerie che hanno raggiunto livelli preoccupanti di degrado.</p>
<p style="text-align: justify;">Eppure è proprio in Italia che sta avanzando il progetto «Sensoworks Smart City» con le sue piattaforme software ed i dispositivi connessi —includendo lampioni intelligenti, automobili, wearables e smartphone— che interagiscono con le attività quotidiane della città, dallo «smart parking» alla raccolta dei rifiuti (smart waste management), dal supermercato intelligente allo «smart hospital».</p>
<p style="text-align: justify;">In tale ambito si stanno facendo passi da giganti: la scorsa settimana Sensoworks ha già presentato il suo primo «white paper» (www.sensoworks.com/white-paper-02). Il progetto è ambizioso, ma per la trasformazione economica e sociale in chiave sostenibile rimane fondamentale la messa in sicurezza delle infrastrutture, che devono corrispondere ai bisogni delle imprese e dei cittadini, e l’assoluta trasparenza dei processi.</p>
<p style="text-align: justify;">«Sicurezza e trasparenza: questi i nostri due valori principali» assicura Niccolò De Carlo, ceo e co-fondatore di Sensoworks. Valori che hanno portato la startup romana a conquistare rapidamente una fetta importante di mercato, con progetti di monitoraggio dinamico realizzati per i player più importanti del Paese, come Acea, Anas ed Autostrade.</p>
<p style="text-align: justify;">Tra i molti progetti super-tecnologici ideati da Sensoworks, vi è anche un multisensore da inserire nei contenitori dell’immondizia, che —mediante misuratori di peso, di pH , di gas ed altri sensori, includendo anche un accelerometro— è in grado di misurare e comunicare in tempo reale la percentuale di riempimento del contenitore, il peso raccolto, la temperatura, il cambiamento di inclinazione, l’eventuale scoppio di un incendio, un impatto a causa di un’ipotetica collisione.</p>
<p style="text-align: justify;">La startup italiana specializzata in monitoraggio infrastrutturale ha ragionato a 360 gradi, riuscendo a concepire piattaforme che chiudono il divario tra l’«IA» e lo «IoT», progettando non solo il software ma anche manufatti, spesso rivoluzionari.</p>
<p style="text-align: justify;">«Non è tuttavia lo strumento a fare la differenza, ma il suo utilizzo e quello che c’è dietro: la visione. Per la mobilità, ad esempio, le tecnologie ci sono tutte: semafori intelligenti, rete che guida i veicoli, infotainment e propulsioni sempre più aggiornate. Ma dietro tutto questo ci vuole una visione umanocentrica» conclude il ceo e co-fondatore di Sensoworks. (<a href="http://www.sensoworks.com" target="_blank" rel="noopener">www.sensoworks.com</a>).</p>
<p>&nbsp;</p>
<p class="bg-success firma_articolo firma_articolo_redazione">    Redazione<br />
  (07/06/2021)</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it/notizie/infrastrutture-sbloccare-progetti-fermi-e-attivarne-di-nuovi">Infrastrutture, sbloccare progetti fermi e attivarne di nuovi</a> sembra essere il primo su <a rel="nofollow" href="https://www.viacialdini.it">ViaCialdini</a>.</p>
]]></content:encoded>
					
		
		
			</item>
	</channel>
</rss>