A Verona la Camera di Commercio di Caserta, in un première event di Vinitaly, presenta le eccellenze vinicole nel cinquecentesco Palazzo Camozzini, con Helmuth Köcher patron del Merano WineFestival.
di Michele Luongo
Verona nelle sale del cinquecentesco Palazzo Camozzini, in occasione della 54° edizione di Vinitaly, la Camera di Commercio di Caserta in una première event, sabato 9 aprile 2022, ha organizzato e presentato un incontro dal tema: “I Caratteri del Cambiamento Climatico nel Mercato Del Vino tra Sostenibilità, Business e Valorizzazione”, in collaborazione con Helmuth Köcher patron del Merano WineFestival e Dante Stefano Del Vecchio di Mistery Apple Communication.
Tematiche di attuale interesse che ha visto la partecipazione di Tommaso De Simone, Presidente della Camera di Commercio di Caserta, dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo, del Presidente Consorzio Vitica Cesare Avenia, di Guido Invernizzi, docente AIS – Associazione Italiana Sommelier, di Denis Pantini, Wine Monitor presso Nomisma, e il neo presidente OIV – Organizzazione Internazionale Della Vigna e del Vino, Luigi Moio.
Helmuth Köcher The WineHunter, presidente e fondatore del Merano WineFestival, con una premessa sulla storicità della coltivazione del vino in Campania, senza giri di parole entra subito nel vivo della tematica della sostenibilità, un aspetto che incontra sempre una maggiore attenzione e interesse del mercato, quindi suggerisce un maggiore impegno per uno standard di qualità del territorio e del vino, puntando sulla certificazione biologica, biodiversità, sostenibilità, e la realizzazione di una DOC Campania. E non ultimo di tenere presente il fattore Climatico, da non sottovalutare, il riscaldamento globale della temperatura porterà ad adattare la viticoltura.
L’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo, è intervenuto comunicando che si sta lavorando su questa linea della realizzazione della DOC Campania, salvaguardando le tipicità delle zone e sottozone.
Incontro sempre più interessante e con l’intervento di Denis Pantini, Responsabile Agroalimentare e Wine Monitor presso Nomisma, a parlare sono i numeri. L’Export del vino è in continua crescita, e le vendite oltre frontiera per il quinquennio 2016-2021 dei vini della Campania sono aumentate del 38% e nella GDO italiana, i vini fermi campani hanno messo a segno un aumento del 9%, con performance più elevate per i vini Dop regionali (+14%). Mentre, infatti, è inferiore l’incidenza del vigneto bio su totale regionale, solo 9% contro una media nazionale del 18%.
A riguardo l’export, aggiunge Denis Pantini, a tirare con forza è sempre il Prosecco ed è in crescendo anche il Rosè. Mentre la vendita nella GDO, negli ultimi cinque anni, il tema della sostenibilità ambientale (al cui interno il biologico ne rappresenta una declinazione importante) sta assumendo sempre più importanza nelle scelte dei consumatori sia a livello italiano che internazionale.
Guido Invernizzi, docente AIS, pone l’attenzione sulla valorizzazione della storia organolettica dei vini della Campania. Dante Stefano Del Vecchio di Mistery Apple Communication, richiede alla politica e agli organi competenti, sensibilità e accelerazione al tema della semplificazione delle tipologia, e portare in primo piano il valore dell’abbinamento dei luoghi e del vino.
Luigi Moio, enologo e docente dell’università Federico II, nonché presidente OIV – Organizzazione Internazionale Della Vigna e del Vino, che sottolineava il valore del vino di cui bisogna raccontare solo la verità. Il vino non è un brand alcolico, è diverso da tutti gli alcolici, esso viene dall’uva, ha una sua fermentazione, è cultura, è storia, non è un caso che ha vocazione universale.
Bell’incontro a Palazzo Camozzini, dove si sono affrontate interessanti problematiche, e messo in campo impegni e propositi che se portati avanti, daranno sicuramente una rilevante visibilità alla produzione delle eccellenze della Campania e dell’area casertana.
Cantine e i consorzi di Terra di Lavoro saranno presenti a Vinitaly, con le loro eccellenze campane, durante la serata con un attento servizio curato dall’Istituto Alberghiero “G. Marconi” di Variano Scalo, abbiamo gustato prelibatezze del territorio come la mozzarella di bufala Campana, la ricotta, i salumi del maiale nero casertano, la pastiera, e degustato degli ottimi vini.
Come il Fabula Falerno del Massicio Bianco DOP, Fattoria Pagano, una splendida Falanghina in purezza, al naso profumi di campo e note agrumate, vellutato e persistente al palato. E il Pallagrello Nero IGP dell’Azienda Il Verro, un rosso intenso, con ottimi tannini, complesso ed equilibrato. Villa Matilde Avallone Cecubo Roccamonfina, un bel profumo di prugne e sentori di frutti di bosco, note di liquirizia, sorsi di bella eleganza, morbido. Vellutato.
Un plauso alla Camera di Commercio di Caserta, per l’organizzazione e promozione di eventi che portano visibilità alle aziende produttrici di eccellenze casertane.
di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
(10/04/2022)
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