DaDong Restaurant, una filosofia di piacere dell’arte culinaria a New York, una continua ricerca, che lo porta ad andare oltre alle tendenze culinarie la sua cucina coinvolge la mente, lo spirito. Il personale si muove con garbo e assoluta professionalità.
di Michele Luongo
New York, nel centro di Manhattan, vicino alla Fifth Avenue, al Bryant Park, il Ristorante DaDong charme ed eleganza, gentilezza e rispetto per gli ospiti, qui, una massima espressione dell’arte dell’accoglienza.
Si è accolti con il sorriso, accompagnati all’ascensore, si giunge al locale ristorante, qui altro personale con squisita gentilezza ci accompagna al tavolo. Su ogni tavolo lume di candela, e fazzoletti/salviette umidificate igienizzanti per pulirsi le mani. E immediatamente acqua fresca sul tavolo ( è una caratteristica della ristorazione americana ), non manca mai, e il personale è sempre attento a riempiere il bicchiere ed è gratuita.
Due piani, al secondo e al terzo piano The Cube Building, siamo nel primo ristorante a New York del famoso chef DaDong, uno dei più influenti della cucina cinese. L’arredo è informale, moderno con ampie vetrate, sedute comode e cucina a vista, un lungo bancone bar con uno splendido lampadario, tavoli informali ma raffinati con le caratteristiche ceramiche a forma di anatra per porta bacchette e posate, con luce diretta per un ambiente distinto. Il personale in divisa nero o grigio scuro con riferimenti in rosso che danno un fine stile. Menu breve, chiaro, trasparente, e carta vini internazionale con etichette pregiate.
Ad accoglierci calice di Champagne Marguet, Shaman 14, un Rosè Gran Cru, elegante, avvolgente, intenso fruttato, fresco, minerale. Una naturale carezza “Champagne Glazed Vine Tomatoes – Crispy Mushroom Salad Stuffing”, l’eleganza della poesia nel piatto, la rotondità dei pomodori nell’assoluta pulizia del piatto con un nastro di gelatina allo champagne, una vera opera d’arte. Al palato l’essenza della leggerezza.
“Sweet And Sour Pork Ribs – Preserved Plums and Sprinkled with Powdered Sugar”, su un sasso con verdi coriandoli e piccoli petali di fiore, la perfetta cottura delle costolette di maiale e il tocco delle prugne, sono una vera leccornia in agrodolce. Nel calice il Riesling, 2016, Dönhoff, Kabinett, Nahe, Germany, intenso ampio, sentori di agrumi, persistente, lungo, lascia bocca pulita.
DaGong, un grande chef, una continua ricerca, che attinge in altri luoghi e popoli, ingredienti e tecniche, che lo porta ad andare oltre alle tendenze culinarie dall’autenticità alla fusione, dalla tradizione al molecolare, la sua cucina coinvolge la mente, lo spirito, e nel piatto i sensi percorrono un viaggio gastronomico guardando ed assaporando il paesaggio, la natura, i sapori, una filosofia dell’arte della cucina. Infatti, non è un caso che molti personaggi di fama internazionale, primi ministri, presidenti, principi, hanno assaporato la sua cucina. E non è raro che tra i suoi ospiti vi sia Michelle Obama, e molti cuochi da Feran Adria a Heston Blumenthal fino ad Alain Ducasse.
Il personale si muove con garbo e assoluta professionalità tra i tavoli, ogni ospite con discrezione riceve attenzione e spiegazioni del piatto.
Un’eccellente portata, sin dalla bella presentazione, “DaDong Kung Pao Chicken – Peanuts, Chilies and Scallions”, Il pollo, le arachidi, il peperone fresco tagliato a rondinella, peperoncino, ravanelli, porro, colori e consistenze un insieme d’intensità che orchestrati con assoluta maestria, regala un continuo rilancio di sfumature di piacere.
Un gelato con una deliziosa cremosità è il “Traditional Dried Tangerine Peel Flavored Ice Cream” con le bucce di mandarino essiccate, e le golose sfere pechinese “Traditional Beijing Snacks” con frutta secca e candidi, mandorle, avvolte nel bianco torrone. Una profonda dolcezza, che solo il Tè Jasmine può destare, un piacere che ci riporta alla filosofia dell’arte culinaria dello Chef Dadong.
DaDong Restaurant
3 Bryant Park – New York, NY 10036
Tel. 212.355.9600 – http://www.dadongny.com/
di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
(20/10/2018)
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