Sinfonia nei calici dei vini nella splendida cornice del Teatro Comunale di Bolzano per La Sesta Edizione di Top of Vini Alto Adige.
di Michele Luongo
Sinfonia nei calici dei vini dell’Alto Adige . L’Altro Adige pur essendo la zona vinicola più piccola d’Italia, grazie alla professionalità e all’impegno quotidiano che Cantine e viticoltori pongono nelle proprie aziende, hanno conquistato fette di mercato nazionale e internazionale di assoluto rispetto. Soprattutto, grandi vini bianchi: fruttati, freschi, minerali, piacevoli, caratteristiche quasi uniche, in grado di sfidare anche il tempo.
La conferma di questa ricchezza territoriale viene anche dai riconoscimenti delle guide italiane del settore come: Tre bicchieri Vini d’Italia Gambero Rosso, 3×100 vini I vini d’Italia dell’Espresso, Super Tre Stelle I vini di Veronelli, Cinque Grappoli Bibenda Fondazione Italiana Sommelier, Le Corone Vinibuoni d’Italia Touring, Grandi Vini/Vini Slow, Wine Slow Food, Quattro viti Vitae AIS, I Faccini Guida essenziale ai vini d’Italia, Doctor Wine.
Ben 119 i vini dell’Alto Adige premiati dalle guide enologiche italiane e La Sesta Edizione di Top of Vini Alto Adige, che si è tenuta venerdì 18 nella splendida cornice del Teatro Comunale di Bolzano, è l’opportunità di potere conoscere e degustare i vini in un unico incontro.
Il più premiato con sei riconoscimenti è il Gewurztraminer, Nussbaumer 2014, della Cantina Tramin, è il più premiato: riflesso dorato, inebrianti profumi, petali di rose, fiori bianchi, note esotiche, speziato, minerale, persistente, elegante. Segue con quattro riconoscimenti la famosa Cantina Terlano ma con bene tre grandi vini bianchi: Terlano Pinot bianco, Rarità 2004, Terlano I Grande Cuvée 2013 e Terlano Riserva, Nuova Domus 2013, una meravigliosa sinfonia di vini bianchi. Mentre il vino rosso più premiato è il Pinot nero Riserva, Trattmann Mazzon, 2013, della Cantina Girlan, di buona struttura, sentori di frutta matura, morbido, elegante. Segue il Lagrein Riserva, Taber, 2014, sentore di ciliegie, frutti di bosco, morbido e di ottima persistenza, della Cantina di Bolzano.
La nostra degustazione è proseguita ed in particolare ci è piaciuto l’assaggio del Terlano Pinot bianco, 2015, belle fragranze floreali, freschezza di montagna, e del Pinot nero Mason di Mason, 2013, ottimi tannini, equilibrato, bel finale, dell’azienda Manincor di Caldaro (Bz); Con due grandi Pinot bianco il Sanctissimus, 2013, in bocca si sente tutta la sua pienezza in perfetta armonia e di bella sapidità, e il Pinot bianco Riserva, Passion, 2014, sentori di pesca, mela, complesso, elegante, ottima struttura, della Cantina Produttori San Paolo Kellerei St.Pauls; Il Gewurztraminer, Vigna Kastelaz, 2015, aromi di rosa, cannella, bel nettare ma fresco e armonico, e il Lagrein Riserva, Vigna Castel Ringberg, 2012, rosso granato, note speziate, cioccolato, corposo e morbido, finale lungo, della’Azienda Elena Walch di Termeno (Bz);Da un’agricoltura biologico-dinamica controllata, l’ottimo Cabernet Lowengang, 2012, quasi delicato, elegante, fruttato, di lunga persistenza dell’azienda Alois Lageder di Magrè (Bz); Il Sauvignon, Castel Giovanelli, 2014, un fresco giardino di profumi, minerale e finale lungo, della Cantina Caldaro (Bz).
Una bella serata con i vini dell’Alto Adige al Teatro Comunale di Bolzano, un contatto diretto tra produttori, esperti del settore, consumatori, wine lovers che ha reso l’atmosfera piacevole e conviviale. Un ricco buffet a base di formaggi e speck e particolarità territoriali ha deliziato il palato tra una degustazione e l’altra, tra una chiacchiera e l’altra e naturalmente nei calici i meravigliosi vini: una sinfonia che richiama i suoni, i colori e il cuore dell’Alto Adige. ( www.vinialtoadige.com )
di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
(21/11/2016)
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