Vinitaly2023 conferma l’eccellente realtà vitivinicola italiana. Il vino sempre più un importante motore economico del nostro Paese. Veronafiere interprete del cambiamento, dell’innovazione, le aziende debbano sapere guardare avanti.
di Michele Luongo
Vinitaly2023 la conferma di una eccellente realtà dell’imprenditoria vitivinicola italiana. Una kermesse straordinaria con oltre 4mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1.000 top buyer da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. Quindi un Vinitaly attento al business con un’offerta di maggiore opportunità commerciali per le aziende espositrici.
Infatti la 55° edizione di Vinitaly dal 2 al 5 aprile a Verona, sancisce la formula vincente dell’organizzazione: business, internazionalizzazione e posizionamento, linee che vanno a potenziare il valore sostanziale del vino che rappresenta cultura e territorio nonché un grande stimolo economico per il Paese, con un fatturato in costante crescita, 14 miliardi di euro nel 2022.
Vinitaly2023, con i due saloni professionali di Enolitech con Vinitaly Design e Sol&Agrifood, il Salone Internazionale dell’Olio EVO e dell’Agroalimentare di qualità, con B/Open e Xcellent Beers, e l’importante presenza di Confagricoltura con degustazioni e promozione, e la Coldiretti con l’esposizione dei colori del vino, con l’esclusivo salone per scoprire la grande diversità cromatica del vino Made in Italy.
Mentre nell’area del Masaf, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, da ammirare l’esposizione eccezionale dei due quadri, due opere sul tema del vino, dalle Gallerie Degli Uffizi: Bacco fanciullo” di Guido Reni e “Bacco” di Caravaggio.
Vinitaly e Verona, il territorio è un insieme, sono molteplici gli eventi collaterali degustazioni, wine talk, mostre, eventi, e la città scaligera per i winelover è Vinitaly and the city.
La 55° edizione di Vinitaly, si fa interprete delle dell’esigenze del cambiamento in corso e della trasformazione del mercato, le imprese a loro volta non potranno più sottovalutare le mutazione climatiche, le competenze professionali, e il nuovo modo di raccontare il vino, debbano sapere guardare avanti, curare la promozione e il relazionarsi, e soprattutto il fare sistema sulla scena internazionale per approfittare delle grandi opportunità dell’export.
Le passerelle politiche ci hanno lasciato anni di promesse vane, questa volta sembra che ci sia una maggiore attenzione e vicinanza per la tutela delle eccellenze alimentari italiane, come l’iniziativa per la Cucina Italiana candidata a Patrimonio Unesco.
In fiera si è notato, finalmente, stand con un design elegante, più aperti, trasparenti, stanno scomparendo quei brutti cubi chiusi. I Padiglioni sono stati tutti ben curati nel loro interno, e molte aziende abbinano il vino con i prodotti del territorio, forse è una strada da seguire e valorizzare.
Di Vinitaly2023, segnaliamo l’eccellente Prosecco di Valdobbiadene Superiore Brut Villa Sandi, una bollicina delicata, sottile, dal finale aromatico elegante. Il sorso è fresco e armonioso.
E il “Beyond the Clouds”, Alto Adige DOC, Elena Walch, un bianco straordinario con una propria intensità e personalità, da non perdere. Poi, il Pinot Grigio, Castel Ringberg. Elena Walch, con un bouquet espressivo per sorsi di piacevolezza.
Friuli, Consorzio Tutela Vini Collio, degustiamo il “Collio Friulano”, 2022, dell’Azienda Raccaro, con una bella nota di mandorla, mineralità e persistenza.
Che bella bocca di sapore con il Parmigiano Reggiano 48 mesi, compatto, asciutto, friabile, o un Asiago DOP Mezzano, dolcezza e sapidità, o un gustosissimo Caciocavallo, sembrano chiamare, invitare a sorsi di ottimo vino rosso come “Appio” Irpinia Campi Taurasini, Tenuta Cavalier Pepe, sentori di frutti rossi, pieno e avvolgente. E l’Aglianico “Cinque Querce”, Irpinia DOC 2019, di Salvatore Molettieri, intenso dal gusto caldo. O il magnifico Carmione, Carmignano DOCG, di Fabrizio Pratesi, fine elegante e persistente.
Delizioso e piacevole il classico Vecchio Amaro del Capo Riserva, dell’Azienda Distilleria Caffo, liquore affinato in botti di rovere, al palato è un seducente amaro all’erbe, rotondo e pulito.
Vinitaly2023 conferma e rilancia l’eccellente realtà vitivinicola italiana, e il vino sempre più un importante motore economico e un eccellente ambasciatore del nostro Paese. Difatti da luglio Vinitaly salperà con la nave Amerigo Vespucci per promuovere le eccellenze del made in Italy, con un tour mondiale che farà scalo nelle principali città di tutti i continenti. A dare l’annuncio il ministro della Difesa Guido Crosetto. ( https://www.veronafiere.it/ – www.vinitaly.com )
di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
(05/04/2023)
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